Le chiese veneziane, raggruppate secondo un cromatismo che le distingue, trovano nel percorso espositivo dal titolo "Des églises de Venise" di NiK, pseudonimo di Nicholas Herdon, una loro precisa identità. Non la ricerca della luminosità tipica della laguna nello sguardo del pittore, piuttosto una sperimentazione sulla percezione del colore più intrinseco dell'architettura e della sue pietre in relazione con lo spazio. Da qui la forza della loro evidenza, l'indipendenza del colore sostenuto dalle variazioni emotive, la singolarità dell'apparire in cromatismi nella velocità di una pennellata degli accostamenti tra verdi e blu, guizzi di gialli, fulminei apparizioni dei rossi.

Emergono per protagonismo cromatico Santa Croce degli Armeni, la Chiesa dei Carmini, Sant'Alvise, San Giorgio e risaltano vigorose nei volumi, plastiche nelle strutture, mosse nei profili di cupole, vitali nell'urto espressivo tra facciate e campanili, inserzioni di archi, profondità improvvise. Ogni forma d'edificio, sono diciannove le chiese, diventa per Herdon, elemento detonatore di espressive relazioni cromatiche, esaltate da morbidi impasti, consegnate ad una luminosità improvvisa e variata. «I colori esistono per essere usati, sperimentati e sfruttati, senza preclusione alcuna», afferma il pittore, e così per questa parola d'ordine ogni chiesa abbandona la luce lagunare mobile e trasparente che plasma e trasforma piazze ed architetture, per emergere con estrema forza cromatica. Herton vive da più di trent'anni a Venezia, dove è arrivato dopo aver vissuto in Paesi del Medio Oriente. Ha studiato ad Ampleforth con lo scultore John Bunting e successivamente ha frequentato a Venezia l'Accademia delle Belle Arti sotto la guida di Emilio Vedova, artista astratto, rinforzando, attraverso moltissimi disegni e pitture, la sua adesione all'arte figurativa. Ha esposto da Paoletti-Follina, Milano, alla Libreria San Pantalon -Venezia (2007), e alla Galleria d'arte Marchesi - Ferrara nel 2009.