Sembrano tratte dalla letteratura e dalla sfera del mito le figure solenni e misteriose di Annalisa Filippi. I soggetti dei dipinti dai titoli Cornelia, girotondi di nuvole, L’abito di piume hanno corpi allungati, simili ad oscure divinità, reincarnante in forme auliche deformate: vivono da protagonisti forti e belli in spazi tormentati resi in suggestivi cromatismi dalle tonalità controllate di rossi e di arancioni. Filippi inventa le immagini attraverso un sicuro segno grafico, libero ed espressivo e le fissa in pittura tra visionarietà e realtà, assegnando a loro un’esistenza resa attraverso una forma, che mentre racchiude un racconto di segni automatici dagli esiti di chiaroscuro accentua la monumentalità delle figure, il loro senso fisico. L’artista trentina, è stata allieva di Riccardo Guarnieri e di Ennio Finzi; si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nell’anno 2007 ha frequentato il corso di perfezionamento in incisione arti presso Kaus di Urbino, in qualità di allieva di Mario Guadagnino e Giovanni Turria. Ha esposto, nel 1995, alla mostra collettiva dei giovani artisti alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; nel 2006 ha esposto nella biblioteca Civica Mart di Rovereto. Ha ottenuto premi e riconoscimenti in mostre personali nazionali.