NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Lungo le acque del Veneto

di Alessandro Scandale

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Lungo le acque del Veneto

Molti turisti conoscono il Veneto per le imponenti montagne e per le piste da sci... eppure la nostra regione è ricca di acqua: fiumi, laghi e mare, come lei ha ampiamente illustrato nel suo nuovo volume.

«Non dimentichiamo che, dal punto di vista turistico, Venezia, la città d’acqua per antonomasia, è una delle mete più gettonate e anche il Lago di Garda è frequentatissimo. Ovviamente ci sono moltissimi altri luoghi dove l’acqua è protagonista, ma viene quasi data per scontata, penso per esempio a città come Treviso, Vicenza, Padova o Verona, dove i fiumi creano con il loro corso angoli dal fascino incomparabile, oppure zone naturalmente create dall’acqua, come le cascate di Molina o i Cadini del Brenton, spettacolari oltre che importanti geologicamente. Queste come molte altre zone potrebbero, opportunamente gestite, diventare un valore aggiunto al turismo, non tanto di massa, quanto a quello più attento e partecipe, che non viaggia secondo i dettami scontati delle guide ma va alla ricerca di nicchie ancora disponibili».

Lungo le acque del Veneto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Qualcuno la definisce un "fotografo - poeta"... crede che ci sia anche una vena di poesia nell'immagine catturata da una fotocamera?

«La definizione deriva dalla prefazione del mio primo libro, scritta dallo studioso bassanese Giorgio Pegoraro, che mi descrisse come un poeta del colore. A parte questo titolo, meritato o meno, sicuramente nella fotografia ci può essere una vena poetica, per il semplice fatto che dietro la macchina c’è una persona che interpreta soggettivamente quello che riprende e può far risaltare oppure escludere qualsiasi particolare e attraverso questo può essere poeta o scrittore o molte altre cose ancora».

Lei ha fotografato il Veneto in lungo e in largo... esiste una provincia più "fotogenica" delle altre, se così si può dire? E Vicenza quali spunti speciali offre ad un fotografo?

«Difficile rispondere, di getto potrei dire Belluno, per il semplice fatto che da amante della montagna ho una particolare predilezione per le Dolomiti, ma in generale tutto il Veneto offre spunti fotografici senza fine. Per quanto riguarda la provincia di Vicenza direi che è sufficiente ricordare che nel 2008, sempre per l’Editrice Artistica Bassano, ho realizzato il libro Terre di Palladio – Viaggio memorabile nella provincia vicentina e questo dà la misura di quanto interessante sia questa zona, ricca di ville e di cultura ma anche di paesaggi naturali straordinari».

C'è un'immagine del libro o un paesaggio al quale si è particolarmente legato?

«È una delle immagini relative alle cascate di Molina: un raggio di sole che illumina l’acqua e la trasforma in una cascata dorata; la particolarità è che è un fenomeno che dura pochi minuti e in ben precise condizioni atmosferiche e quindi non semplice da cogliere».

Correva l'anno 1870, quando Antonio Minchio conobbe il conte Roberti: aveva undici anni e chiedeva di essere assunto come apprendista nella tipografia del nobile bassanese. Iniziava così una tradizione di famiglia. Un'educazione al gusto che la pratica quotidiana e la lettura dei manuali ottocenteschi di composizione hanno via via affinato. Il passare degli anni e il succedersi di quattro generazioni hanno confermato nella famiglia Minchio il rispetto per una regola elementare, quasi un codice d'onore: l'amore per il classico. Una tradizione nell'attività editoriale, più recente ma subito improntata alla divulgazione e alla valorizzazione dei molti tesori che accompagnano il cammino dell'uomo. Un percorso di conoscenza, una storia che narra di uomini e sentimenti, un racconto che si dipana tra le pagine delle varie pubblicazioni. Riviste, libri, quaderni, strenne, volumi d'arte, guide turistiche. Romanzi, saggi, ricerche, documenti, racconti, indagini, interviste. Fotografie, dipinti, incisioni, illustrazioni, disegni. Reportage, ritratti, panorami.

Maurizio Sartoretto, trevigiano, si dedica alla fotografia dal 1981 e ha iniziato la sua attività realizzando lavori in campo pubblicitario. Successivamente ha prodotto immagini destinate a cataloghi, calendari, poster, riviste e libri, tenendo mostre e proiezioni personali. Negli ultimi anni il suo lavoro si è indirizzato prevalentemente al reportage paesaggistico e da questa scelta è nata la collaborazione con alcune case editrici e la successiva realizzazione di fotolibri dedicati ai luoghi più affascinanti del Triveneto. Attualmente, oltre ai reportages dedicati a luoghi e manifestazioni in Italia e all’estero, ha iniziato a sviluppare alcuni temi a sfondo sociale su fatti d’attualità.

 

nr. 01 anno XVIII del 12 gennaio 2013

Lungo le acque del Veneto (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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