NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Da lettore a scrittore, il passo, talvolta, è breve

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Il ritorno di Roma

Perché un giovane come te sceglie per il suo esordio letterario un momento storico così lontano come quello dell'antica Roma? Cosa ti affascina di quel mondo?

Il ritorno di Roma (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«La scelta di un genere non semplice come il romanzo storico discende dai miei gusti di lettore. Sono un grande appassionato di storia narrata, leggo da sempre autori come Manfredi, Frediani e Cornwell, e mi sembrava che questo fosse l’ambiente giusto in cui muovere i primi passi. Venendo poi alla scelta del preciso periodo storico, fin dai tempi del liceo ho sempre amato per l’antichità classica, che nei miei pensieri appariva come uno splendido esempio di grandezza artistica e culturale. Inoltre quel periodo costituisce una delle basi più solide del mondo attuale: nella nostra lingua, nel diritto, nell’ordinamento politico, nello stile artistico è possibile ritrovare collegamenti con la Roma antica. A costo di sembrare un po’ scontato, mi piace sottolineare che la conoscenza del passato è fondamentale per comprendere il presente, anche nei suoi aspetti negativi».

Il tuo è un romanzo complesso che non parla solo di battaglie e avventure, ma elabora anche gli aspetti psicologici profondi dei personaggi. Perché hai scelto questo tipo di approccio?

«Come scrittore credo sia importante che il lettore, scorrendo il testo, familiarizzi con i personaggi; se il lettore si affeziona ai protagonisti, allora maggiore sarà l’interesse verso il testo nel suo complesso. Per ottenere questo effetto, però, è necessario curare nel dettaglio i profili psicologici. I personaggi devono apparire come esseri umani reali, sfaccettati e mutevoli nel corso delle pagine. Devono sembrare, in pratica, persone che potremmo incontrare nella vita di tutti i giorni. Nel mio stile narrativo cerco di evitare i personaggi stereotipati: la psicologia umana è molto complessa e, a mio avviso, è un errore ridurla a pochi elementi di colore. Nel mio romanzo esistono i cosiddetti buoni e cattivi, ma tanto i primi quanto i secondi lasciano intravedere comportamenti e pensieri che potrebbero collocarli anche nello schieramento opposto».

Il protagonista del romanzo è il giovane patrizio Tito Valerio Barbato: parlaci di lui.

«Tito Valerio è un giovane che cerca di vivere seguendo grandi ideali. È l’erede di una nobile famiglia di origine latina ed è stato educato come se un giorno dovesse sedere nel Senato di Roma. Quando il suo mondo rischia di cadere sotto i colpi del barbaro invasore Hryp, Tito Valerio decide di mettere in pericolo la sua vita pur di salvare le persone care. Però è anche un ragazzo come gli altri: ha degli amici, vive con difficoltà il processo di emancipazione dalla sua famiglia, ama una ragazza con cui vorrebbe sposarsi, vive una storia passionale durante le sue avventure. È, insomma, un giovane uomo che sta cercando di diventare adulto, con tutte gli aspetti positivi e negativi del caso».

Nella vicenda che narri c'è un evidente cura dei dettagli storici: quali sono state le tue fonti? Quale immagine ne esce dell'Impero Romano che volgeva ormai al declino?

«Per scrivere Il ritorno di Roma ho attinto principalmente da una serie di saggi di epoca medievale, che descrivono la Britannia nell’epoca del declino dell’Impero Romano e dell’arrivo dei popoli invasori. Inoltre, soprattutto per la descrizione del vestiario civile e militare e delle armi, ho consultato i testi storiografici latini, come Cesare e Tacito. Sì, proprio gli stessi passi che traducevo al liceo! I miei personaggi si muovono in una provincia vittima del disordine politico e militare, una terra di saccheggi e conquiste, uno stato ormai orfano delle istituzioni e della religione. Ma la Britannia è anche il regno del mistero e delle leggende, dei druidi e delle maledizioni, delle foreste impenetrabili e della natura selvaggia. Così i dati storici si mescolano con elementi folkloristici e misteriosi, concorrendo a formare un clima e un’atmosfera di incertezza e paura che finiscono per influenzare le stesse vite dei protagonisti».

Il ritorno di Roma (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar