Rami d’albero di bronzo e figurette maschili in ceramica entrano in simbiosi nello spazio di una parete e, subito nell’opera si ritrova racchiusa con la leggerezza un richiamo all’universo del poetico e del favoloso. Pino Deodato introduce la fragilità della ceramica in legame con l’energia del metallo per assicurare al suo personaggio brevi percorsi aerei, conversazioni solitarie sul filo di un ramo pensile. La piccola scultura assorbe lo sguardo sull’idea di catturare i pensieri per lo sviluppo di una storia. Anche il paesaggio su ceramica nella casa, per la strada che sale rivela l’incanto di una solitudine evocativa. Tocchi di giallo, fuochi notturni, impreziosiscono le tonalità soffici del magico paesaggio. La poetica di Deodato conduce all’essenziale nel risalto di qualità liriche.

L’artista ha esposto al Salon dela Jeune Peinture” presso il Musèe D’Art Moderne di Parigi e al Musèe du Luxemburg, alla galleria Alvarez di Lisbona e Oporto, dove rappresenta la giovane pittura italiana all’estero. In Italia alla Quadriennale d’arte nazionale di Roma.