NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Fare “centro”, obiettivo rilanciare il cuore urbano di Bassano

Residenti, commercianti fissi e ambulanti hanno risposto ad un questionario per individuare la ricetta per riqualificare e rivitalizzare economicamente l’area storica della città. Due dati significativi oltre il 40 per cento dei frequentatori viene da fuori e solo il 4 per cento arriva con i mezzi pubblici

di Gianni Celi

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Fare “centro”, obiettivo rilanciare il cuore urban

Il centro storico, cuore pulsante della città, da troppo tempo ormai, lentamente, lentamente, sta morendo. È la denuncia lanciata, non soltanto ora, dalla Confcommercio bassanese. Attorno a questo problema s’è dipanata, giovedì scorso, la trasmissione de “Sul Ponte di Bassano” di Tva Vicenza, diretta dal collega Fabio Carraro. A discutere sull’argomento sono stati chiamati il presidente mandamentale della categoria, Luca Chenet, l’assessore alla mobilità urbana, Andrea Zonta, il referente per l’Urban Center, Denis Bordignon ed il presidente del comitato del centro storico, Erio Piva.

Interessanti alcuni dati riferiti dal presidente Chenet: dei 597 negozi esistenti in centro, ben 147, negli ultimi anni, hanno abbassato definitivamente la saracinesca con una perdita, dagli anni ottanta ad oggi, di circa 500 posti di lavoro. Cosa fare per rilanciare questo antico pezzo di storia patria? Lo scorso giugno è stato siglato un accordo di collaborazione fra la Confcommercio ed il Comune nell’intento di “avviare uno studio progettuale finalizzato a definire le possibilità di intervento sui temi della qualificazione urbana e della rivitalizzazione economica del centro storico di Bassano”.

Quali gli obiettivi che si sono posti i due soggetti con questo accordo? Vediamoli: “Valorizzare il ruolo del centro storico di Bassano migliorando le relazioni che intercorrono tra lo stesso , il commercio ed il resto del territorio, con particolare attenzione alle iniziative tese ad intercettare i flussi commerciali; promuovere e concertare un approccio integrato relativamente alle politiche ed agli strumenti di governo del territorio; riconoscere il centro storico come centro commerciale naturale definendo le possibili azioni per la sua valorizzazione e sviluppando programmi congiunti che permettano la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse sia pubbliche che private”.

Da questa premessa è nato il “Laboratorio di progettazione partecipata” composto da Urban Center, come coordinatore del lavoro, dall’Amministrazione comunale, dalla Confcommercio, dal quartiere del centro storico, dalla Parrocchia di Santa Maria in Colle e dalla Pro Bassano.

Fare “centro”, obiettivo rilanciare il cuore urban (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Si è partiti, con l’analisi delle tematiche legate al problema originario, da una considerazione statistica e cioè che Bassano è una città di 45 mila abitanti, ottavo centro della regione Veneto, che la sua influenza si estende anche a ben nove Comuni vicini (Pove, Solagna, Campolongo, Cartigliano, Nove, Romano, Cassola e Rosà) per una popolazione complessiva di circa 70 mila abitanti che, se aggiunti ad altri centri più periferici che, comunque gravitano su Bassano, arriva a 150 mila abitanti.

Il primo passo compiuto è stato quello di ascoltare tre categorie importanti che gravitano attorno al centro storico: i commercianti fissi, gli ambulanti ed i residenti. A loro è stato consegnato un questionario (400 in tutto), cui hanno risposto in 200. I risultati di questo sondaggio, ha spiegato Bordignon dell’Urban Center, saranno presentati nel giro di un mese. Merita qualche cenno sapere che, stando alle risposte avute, i clienti dei negozi del centro arrivano per il 28 per cento dal centro stesso, per il 31 per cento da altri quartieri della città e per il 41 per cento da altri Comuni. Con quale mezzo arrivano i clienti? S’è visto che il 78 per cento arriva in auto, il 34 a piedi, il 26 in moto o in bici, solo il 4 per cento con i mezzi pubblici (non risponde il due per cento).

Sarà interessante conoscere gli altri dati per avere un quadro globale della situazione. Dal dibattito è emerso che sicuramente, fra i motivi più importanti della chiusura dei negozi vi è la proliferazione dei centri commerciali, con i quali è sempre più difficile competere, unita ad una recessione economica strisciante. S’è anche detto però che una delle ragioni, non certo ininfluente, sta nella sovrabbondanza di un’offerta univoca di prodotti. Infatti gran parte di quei negozi che hanno chiuso in questi anni appartiene al settore dell’abbigliamento, superinflazionato nelle vie della città. Il presidente Chenet ha portato l’esempio di uno storico negozio in Via Matteotti che non conosce crisi: è quello del commerciante Concato che offre alla clientela, in arrivo non soltanto dal territorio, ma anche da altre province, baccalà di alta qualità. È una realtà improponibile in un centro commerciale. Questo sta a dimostrare che un più variegato spettro di proposte commerciali, ovviamente di qualità, potrebbe attirare maggiormente la clientela.

Sempre a proposito di centro storico, l’assessore Zonta ha poi ricordato la presentazione del progetto “Bassano nel cuore” dell’importo complessivo di 524 mila euro, che ha ottenuto il finanziamento di 200 mila euro sul bando regionale per la valorizzazione dei centri storici e delle attività commerciali. Promosso dall’Amministrazione comunale in partenariato con la Confcommercio, la Pro Bassano, l’Uban Center ed il Quartiere del centro storico prevede la costituzione di un organismo di gestione che diventi una struttura permanente di riferimento per il centro storico e per una serie di interventi ed attività. Quanto agli interventi già effettuati, ha ricordato Zonta, vi è la sistemazione di Via Vittorelli e delle vie limitrofe. Per quanto concerne invece i prossimi campi d’azione si dovrà intervenire con una promozione coordinata, la stesura di un calendario degli eventi, lo sviluppo di un sistema informativo di marketing, il rilancio del sistema museale cittadino, l’utilizzo degli spazi sfitti, la creazione di iniziative di animazione del centro e degli spazi pubblici, la formazione degli esercenti che operano in centro, la ricerca di uno spazio per i bambini, la riproposizione della Bassano da scoprire sotto le stelle anche per quest’anno.

 

nr. 05 anno XIX dell'8 febbraio 2014



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