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Corresponsabilità e buon gusto
Leggo una dichiarazione, su Vicenza Più, del Consigliere Claudio Cicero, che entra a gamba tesa nella vicenda, tristissima, del personale comunale richiesto, per ora dal Comune di Vicenza e quindi dalla Amministrazione Variati, della restituzione di somme che avrebbero “indebitamente” ricevuto negli anni passati. Dico subito che a mio parere nel caso che questa vicenda dovesse avere un seguito, almeno sul piano della morale pubblica, dovremmo cominciare a dire che il personale ha ricevuto legittimamente del denaro “indebitamente erogato” da qualche “superiore” (si fa per dire) politico o amministrativo. 
Il Consigliere Cicero scrive, a proposito della partecipazione o meno del personale comunale alla emergenza alluvione, che “Nella gestione dell'emergenza i sindacati sbandierano, con continue dichiarazioni, una "straordinaria risposta del personale comunale" che nonostante lo stato di agitazione avrebbe generosamente prestato servizio. Purtroppo non è così! Da informazioni che ho raccolto nei vari Settori comunali, i dipendenti che si sono generosamente resi disponibili senza neppure un ordine di servizio sono, purtroppo, molto pochi, sull'ordine di poche unità. A loro, dei quali non conosciamo i nomi, vanno i ringraziamenti miei e dell'intera città”. Ma poi si comprende meglio quale sia il suo obbiettivo, quando scrive: “I sindacalisti che operano nel Comune di Vicenza - e che hanno piena e condivisa responsabilità nella sottoscrizione dei contratti sui quali il Ministero delle Finanze ha compiuto l'ispezione- non tentino di dimostrare senso di responsabilità quando, invece, i dipendenti con vero spirito di servizio si sono dimostrati, in questa emergenza, ben pochi” La puntualizzazione, tutta da verificare, che il Consigliere Cicero fa nei confronti della presunta mancata partecipazione del personale comunale alla emergenza alluvione, è semplicemente, a mio avviso, il cavallo di Troia, per immettere nella controversia tra Amministrazione Comunale, cioè Giunta Variati e dipendenti, un terzo soggetto chiamato a condividere le responsabilità dei vertici comunali. Una azione da “quinta colonna” a favore della Giunta Variati.
Rapida la risposta del CUB, nelle persone di Patrizia Cammarata e Maria Teresa Turetta del CUB Vicenza che dichiarano, fuori di ogni metafora, che il Consigliere nel suo attacco a sindacati e dipendenti cerca solo un po’ di visibilità “Il tentativo maldestro di ricavare uno spazio di visibilità cercando di delegittimare i sindacati e cercando di mettere la popolazione vicentina contro i dipendenti comunali…”.
Se il tentativo di cui parlano le rappresentanti del CUB è proprio questo allora oltre che maldestro è anche poco rispettoso della dignità del personale comunale che oltre alla alluvione si trova anche a dover far fronte a una richiesta di rifusione del denaro onestamente guadagnato, che, almeno per la maggioranza dei dipendenti comunali, diventa pesantissima. Ma appare ancor più di cattivo gusto, sempre che l’interpretazione delle sue parole da parte del CUB abbiano consistenza, perché pare che il Conigliere Cicero si dimentichi di essere stato componente della Giunta al tempo in cui è iniziata la triste novella che oggi riversa tanto affanno sul personale in servizio, quello già andato in pensione e, perfino, sugli eredi di coloro che hanno percorso l’ultimo cammino. Magari accade che una qualche responsabilità l’abbia anche lui.
