NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Iscrizione alle superiori: come avviene la scelta?

Quasi alla scadenza In Piazza ha aperto un dibattito a cui hanno partecipato due presidi, due esponenti delle categorie produttive ed una sindacalista - La scuola già molto prima degli esami fornisce all'allievo un quadro delle sue possibili opzioni, spesso però queste indicazioni non vengono

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Iscrizione alle superiori: come avviene la scelta?

 

(g. ar.)- Il passaggio da un grado di scuola a quello superiore è sempre una specie di trauma che non tutti sanno o possono assorbire con la stessa agilità e disponibilità. Dalle elementari alle medie il problema si pone sempre in modo abbastanza netto, mentre nel caso del passaggio successivo, verso la scuola superiore, lo scarto di impegno, carichi di lavoro, esigenze degli insegnanti è decisamente più importante.

Ora come si sa si sta avvicinando velocemente proprio la scadenza per le iscrizioni alle scuole superiori. Inutile sottolineare che per i ragazzi delle medie e in eguale misura per le loro rispettive famiglie si tratta di un momento di svolta particolarmente importante e non solo per l'orientamento che la scelta alla fine manifesta, ma anche perchè in fondo questo momento si lega bene o male a tutto il futuro del corso personale di studi e allargandosi quindi anche verso le successive opzioni lavorative o di scelte universitarie.

Iscrizione alle superiori: come avviene la scelta? (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)I consigli di classe di ciascun istituto hanno la buona abitudine di esprimere alla fine della 3. media un parere preciso e documentato dal curriculum di ciascuno circa le possibilità e le propensioni dell'allievo. Il suggerimento spesso viene seguito, ma altrettanto spesso risulta anche disatteso. In entrambi i casi un errore di valutazione è ovviamente possibile, ma si può dire con una certa buona approssimazione che se quanto si consiglia magari può non tener conto di qualche sfumatura in più che poi emerge negli anni successivi, per quanto riguarda invece l'esclusione che gli insegnanti suggeriscono nel loro giudizio di alcune specializzazioni il più delle volte corrisponde fedelmente alla realtà. E chi non ne ha tenuto conto, magari per parere discorde delle famiglie che inseguono un loro cammino particolare, si ritrova a fare i conti con un corso di studi o troppo impegnativo o decisamente fuori misura per le sue propensioni.

In poche parole, accade molto spesso che i ragazzi affrontino le superiori ascoltando di più il parere di mamma e papà che non quello dei loro insegnanti con i quali hanno lavorato per ben tre anni dando modo di arrivare a conclusioni non occasionali, ma anzi fondate nel momento in cui si esprime il giudizio finale e si suggerisce quale sia il corso di studi successivo più adatto alle qualità dell'allievo.

Bisogna anche dire che sullo sfondo di tutto questo ragionare c'è anche quello che si chiama il rapporto tra la scuola e i suoi metodi didattici e dall'altra parte il mondo di fuori, quello in cui ci si va ad impegnare o nel momento di affrontare un lavoro o in quello dell'impegno universitario, anche qui seguiti costantemente da quel giudizio di fine scuola media che il più delle volte è da ritenersi motivato.

La scuola esprime ovviamente un suo livello di insegnamento e di preparazione, ma fino a che punto è adeguato alle esigenze del dopo? Qui nasce qualche problema non di lieve entità. Confindustria Vicenza ad esempio ha elaborato uno studio dal quale risulta una realtà quanto meno singolare: la qualità didattica della scuola è giudicata adeguata alle esigenze soltanto dalla scuola stessa. Come dire che tutti gli altri soggetti intervistati per redigere questo rapporto hanno dimostrato dubbi e perplessità sull'efficacia reale dell'insegnamento una volta che lo si misuri sul futuro dello studente una volta al di fuori della scuola. Diciamo che il problema è centrato proprio su queste considerazioni per cui va da se' che se esiste veramente qualcosa da affinare, se non da cambiare radicalmente, sicuramente va affrontato e risolto.

Ne abbiamo parlato a IN PIAZZA con ARMIDO MARANA della giunta di Confindustria Vicenza, SANDRA FONTANA ufficio scuola di Confartigianato Vicenza, GIANNI ZEN preside del Brocchi di Bassano, TINA CUPANI della CISL scuola e MARIA ROSA PULEO preside dell'Istituto Fogazzaro.

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