NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Sofia Rocchetti

Idea Piazza dei Signori, 56. Dal Martedì a Sabato 9.30-12.30 – 15.30-19.30 Chiude il 15 marzo 2014

di Maria Lucia Ferraguti

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Sofia Rocchetti

Sofia Rocchetti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La frenesia dell’oggi, l’andare oltre l’aggressività e contro la solitudine sostengono l’ottica di Sofia Rocchetti volta a recuperare una delle tecniche espressive delle avanguardie storiche racchiusa in un filo da cucito, per un ricamo d’artista. L’immagine di un volto femminile, su un grande cuscino, si collega alla tradizione del ricamo ed esprime la reazione di Rocchetti al vuoto dell’oggi. È lo sviluppo del cucire, punto dopo punto, le proprie esperienze, su una morbida superficie. Il viso di donna ricamato deriva da un’immagine fotografica, quindi il ritratto accoglie nell’istante di un grido l’identità del volto. La foto ingrandita, rielaborata al computer è adatta al soffice cuscino dalla grande misura, ed il ricamo ha il compito del recupero anche imperfetto della finitezza dell’immagine. È un ritratto a dire il vero, inquieto, che stimola lo spazio con una moltitudine d’aghi inseriti, per la reazione di Rocchetti all’indifferenza del contesto. Completano la mostra, accanto al cuscino ed ad alcuni croissant rinforzati da chiodi, alcuni dipinti.

Rocchetti rinuncia al pennello e distende il colore affidandosi alle qualità percettive delle mani, direttamente sulla tela. S’affida, la pittrice, alla sensibilità dell’epidermide, che mentre la guida chiede grande attenzione.

Sono opere meditate e di richiamo, dai rari accordi cromatici, che passano nelle variazioni di colori severi, di marroni e neri illuminati da sotterranei bagliori. Entrano “aculei respingenti” dipinti in un colore più chiaro, che offrono, anche loro, il senso di una nuova minaccia, quella oscura legata al quotidiano.

La mostra entra nello show–room di “Idea” che coinvolge, come laboratorio di progetti e scuola di idee, aziende, artigiani, creativi, studenti, artisti uniti ad uno chef. Una cultura contemporanea a 360 gradi, attraverso percorsi e relazioni interpersonali di ricerca e di realizzazione, che pur mantenendo tutte le caratteristiche storiche del passato, media tra diverse creatività. Lo spazio ha un respiro nuovo: è luogo d’incontro e di valorizzazione delle migliori esperienze e vive della presenza di giovani designers e laureati selezionati durante mini specifici workshops.



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