Si possono incontrare nel modo della pittura slanciate forme di fari. Li dipinge, accanto alle figure femminili Mino Faccin attraverso una ricerca particolare, da soggetto in dipinti legati negli ultimi anni alla sua vocazione per la pittura. Si addentra in un itinerario marino, su un percorso anche geografico, di fari su coste frastagliate, a picco sulle onde, su scogli isolati nel mare, puntati verso il cielo nello slancio verticale, coronati da lanterne, nella dimensione di una consegna dell’uomo che da sempre affida ai loro potenti segnali luminosi la propria vita di navigante. La riflettono nelle forme riflesse dall’ingegneria, suggestive nei colori del bianco, a strisce rosse e bianche, di un altero rosso, tinti d’ocra, di un azzurro marino, toccato dal viola in un invincibile rapporto con la natura dove i flutti virano spesso in tempesta marina. Così Faccin instaura un dialogo tra i fari con il mare e tra certe lingue di terra adatte a coinvolgere lo sguardo su una realtà pari alla resa tra un’istantanea fotografica e nel richiamo seduttivo del colore. Dipinti non dalle grandi misure, dove piccole barche, dalle vele spiegate, su acque tranquille riportano l’attenzione sulla presenza dell’uomo.
Sono paesaggi marini sulla linea dell’orizzonte e brevi brani di terre nella solitudine; mossi da rapide pennellate di verde e marroni, resi da una luce tranquilla, inseguita sul racconto di una realtà resa dal faro, che diventa misura precisa della vastità del mare e dello spazio. Accanto al tema dei fari, Faccin unisce dipinti di figure femminili racchiuse nello sviluppo da linee avvolgenti, dalle tonalità monocrome, stese con cura. Ed altre più plastiche, protagoniste tutte di un mondo che parla al femminile, nel racconto di una pittura attenta ai dettagli della quotidianità. Un profilo sotto l’ala ondulata di un grande cappello, gli occhi di un bianco viso valorizzati da un mazzetto di fiori, l’assorta lettura mentre la linea scorre, racchiude il corpo, lo impone in primo piano in una forma sicura. Entra la delicatezza di certi nudi toccati da brevi e vivaci pennellate, altri, più lievi e privi di peso lievitano nello spazio della pittura.
Faccin è stato segnalato con una menzione particolare alla mostra dedicata ad Antonio Fogazzaro tenutasi presso il chiostro di San Lorenzo - Vicenza.
Giuria G. Barbieri.