NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Candidati giù la maschera

Ecco i primi aspiranti sindaco, facile prevedere che ai nastri di partenza ci sarà una squadra numerosa di pretendenti ala fascia tricolore, intanto temporeggia il centrodestra

di Gianni Celi

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candidati sindaco

Quello che ci attende per il mese di maggio sarà l’appuntamento elettorale più travagliato del dopoguerra. Credevamo, con la storica e sicuramente irripetibile esperienza di Cimatti, di avere messo fine ai pluridecennali contrasti fra destra, sinistra e centro; fra i partiti ed i partitini. La formazione di una squadra vincente formata da amministratori provenienti dalle più diverse aree dei vecchi schieramenti politici; l’unione di ben sei liste convergenti sul nome di Stefano Cimatti e sul suo programma in un abbraccio che sembrava cancellare antiche prese di posizioni, arcaici schemi di potere, combattive opposizioni, doveva dare il là ad un nuovo corso del governo della città, basato esclusivamente sulla scelta del modo migliore per risolvere i mille problemi di un pur piccolo territorio di questa nostra regione. Così non è stato perché, sia pure agli sgoccioli della legislatura, i nodi sono arrivati al pettine e la vecchia sinistra ha presentato il conto, la vecchia destra ha fatto la stesso così come la vecchia Democrazia cristiana. Morale della favola quella geniale intuizione cimattiana che aveva precorso impensabili alleanze venute a galla, poi, anche a livello nazionale, non si potrà più ripetere. E a dirlo non siamo noi, ma proprio i protagonisti di quell’avventura che si sta spegnendo lentamente in attesa dello stop finale.
Alla luce di queste considerazioni non avranno certo vita facile i due candidati che si dovranno contendere il ballottaggio, partendo da un dato di fatto inconfutabile e cioè che, con quello che sta accadendo in queste settimane di preparazione delle liste, sarà impossibile che una lista esca vincente al primo turno con il massimo della percentuale prevista dalla legge elettorale. E allora si dovrà lavorare più per il candidati sindaco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)dopo che per il prima cercando, però, nel frattempo, di tessere probabili accordi da utilizzare per la volata finale.
Ma com’è la situazione delle liste che si presenteranno per chiedere il voto agli elettori della città? Va dato atto a Maria Nives Stevan, ex Lega Nord, dopo diciotto anni di onorata militanza, ed ex assessore ai servizi sociali della Provincia di Vicenza, di avere battuto tutti sul tempo. Senza tanto tergiversare, a metà febbraio è scesa in campo presentando la sua lista dal nome: ”Progetto Veneto Bassano”. Va detto, sfogliando nomi ed età dei componenti quella lista, che non è che la Stevan abbia scelto dei coetanei (compie 76 anni a luglio) per questa avventura, anzi. I ventenni, infatti, sono sei su 24 candidati. Ambizioso anche il progetto con un’attenzione particolare ai quartieri (propone il gettone di presenza per la partecipazione ai Consigli ed alle commissioni comunali), la valorizzazione di edifici importanti della città, dal Tempio Ossario all’Astra, a Palazzo Bonaguro, la sistemazione adeguata delle rive del Brenta e molto altro ancora.
Ed eccoli i candidati scelti, come ha sostenuto la candidata sindaco, senza alcun colore politico: Cinzia Arcamone, docente di Scienze Motorie, 54 anni; Andrea Bertosin, studente universitario, 22 anni; Riccardo Bonanno, floricoltore vivaista, 28 anni; Matteo Busatto, impiegato in Networker Event Promotion, 24 anni; Luca Buttazzi, impegnato nel settore della ristorazione, 27 anni; Gaspare Canonico, manager, 54 anni; Diana Caretta, commerciante, 65 anni; Claudia Fietta, mediatore interculturale, 40 anni; Fabio Franchetto, impiegato con disabilità, 45 anni; Maurizio Geronazzo, orafo, 44 anni; Francesca Lunardon, pubblicitaria, 49 anni; Graziella Meneghetti, scrittrice, 56 anni; Chiara Moretto, impiegata, 41 anni; Tiziana Margherita Mozzi, avvocato, 52 anni; Franco Munari, ceramista, 66 anni; Giovanni Rizzo, imprenditore agricolo, 27 anni; Romeo Ruffato, maestro artigiano e nonno vigile, 78 anni; Bortolino Sartore, imprenditore e consigliere provinciale uscente, 46 anni; Caterina Scomazzon, commessa, 54 anni; Sara Secco, maestra di tennis, 24 anni; Giovanni Taverna, consulente informatico, 51 anni; Darcisa Tonelotto, infermiera, 59 anni; Silvio Umberto Zilio, artigiano, 66 anni; Susanna Zonta Graser, titolare di un’attività orafa, 63 anni.
Il secondo a metterci la faccia è stato il candidato del Partito Democratico uscito vincitore dalle primarie di un paio di settimane fa: Riccardo Poletto, insegnante di religione, consigliere comunale uscente della lista di opposizione “Un’altra Bassano”. Pur non essendo un tesserato del PD s’è portato a casa un bel 63,65 per cento di consensi lasciandosi alle spalle gli altri tre contendenti: il giovanissimo Giovanni Cunico (16,01 per cento), il segretario cittadino del partito Giovanni Reginato (12,53 per cento) e la consigliera Paola Bertoncello (7,81 per cento). Adesso si sta costruendo la lista.
Terza in ordine di apparizione Tamara Bizzotto, consigliera di opposizione della Lega Nord. Presentata questa settimana dal segretario cittadino, Luciano Todaro e dal consigliere regionale, Nicola Finco, ha mostrato apprezzabili doti di conduttrice nel suo pur breve ruolo di presidente del Consiglio comunale dopo la promozione di Mauro Beraldin ad assessore all’urbanistica per le dimissioni di Rosanna Filippin appena eletta senatrice.
Cinque anni fa la Lega aveva siglato un accordo con il centrodestra unito, allora, nel Pdl. Dopo quell’esperienza i maggiorenti del partito padano hanno preferito andarsene per i fatti loro proponendo un candidato scelto dal direttivo. E lo hanno fatto anche alla luce di un’attesa infinita sul futuro delle ceneri di quel Pdl, atterrato da Cimatti cinque anni fa,complice proprio una Lega i cui elettori avevano dimostrato ampiamente di non gradire il nome del candidato sindaco pidiellino, Egidio Torresan.
E, a proposito di centrodestra, staremo a vedere che cosa succederà nei prossimi giorni. È questione di ore perché venga lanciato il nome del candidato e questo perché, nel corso di questi mesi e di queste ultime settimane, si sono confrontanti opposti schieramenti interni. Da una parte l’assessore regionale Elena Donazzan la quale ha portato avanti con determinazione il nome dell’ex assessore al sociale nell’era Bizzotto, Federica Finco, e dall’altra l’ex vicepresidente della Provincia, Dino Secco, pronto a mettersi in gioco. A coordinare gli incontri fra queste diverse posizioni è l’ex assessore Mauro Lazzarotto. S’è parlato, a proposito più volte, di una sua possibile candidatura, ma si pensa che fra i due “litiganti” (Lazzarotto e Finco) a vincere possa essere un candidato esterno che nulla avrebbe a che fare con il vecchio centrodestra ormai sepolto. Ecco allora apparire i nomi di Gianni Zen, ex parlamentare ed attuale preside del liceo Brocchi e, da ultimo, quello di Sandro Venzo, presidente dell’Associazione artigiani del Bassanese.
 C’è poi una terza area di centrodestra che si identifica con i santacrociani Sergio Martinelli e l’ex sindaco Gianpaolo Bizzotto, favorevoli alla candidatura dell’ex consigliera comunale, Stefania Amodeo.
Sempre nel pianeta del centrodestra si poteva collocare l’ex assessore ed attuale consigliere di maggioranza, Stefano Giunta, ma i silenzi dell’ex Pdl lo costringeranno a presentare la sua lista, ormai pronta da tempo.
Nella puntata di giovedì “Sul Ponte di Bassano” di Tva, presenti i candidati Nives Stevan, Tamara Bizzotto e Riccardo Poletto,Giunta ha anzi spiegato che gli era stata fatta una proposta “indecente”. Dal centrodestra gli era stato chiesto di aderire alla nuova coalizione con l’obbligo, però, di cambiare nome alla lista “Bassano ConGiuiunta”.
In sala d’attesa troviamo quindi l’assessore Dario Bernardi che potrebbe pescare tanti consensi dall’indeciso centrodestra e dall’insoddisfatto centrosinistra, nonché D’Agrò il quale si vuole inserire nella zona centrista per giocarsi poi la partita finale al ballottaggio, così come ha fatto in occasione dell’esperienza vincente di cinque anni fa di Stefano Cimatti.
Ma non solo soltanto queste le candidature che saranno presentate per le amministrative del 25 maggio. Si dovrà vedere, anzitutto, come andrà a finire il diverbio fra i due “grillini” già in battaglia per la lista. Francesco Celotto, del Movimento 5 stelle del Grappa, ha già lanciato la terna di candidati da affidare alla scelta degli iscritti per individuare il nome da mettere a capo della lista: Alessandro Ceccon, consulente commerciale; Giampietro Finzi, consigliere del comitato di quartiere Angarano ed Alessandro Mursia, impiegato in una società di sicurezza. Il Movimento 5 stella di Bassano del Grappa, guidato da Flavio Ferrazzi, se ne va invece per proprio conto e sarà il guru Beppe Grillo a decidere a chi affidare il simbolo o se, come è successo per le amministrative di Rossano, lasciare a casa entrambi i contendenti.
Altre liste minori sicuramente non mancheranno, vuoi per una corsa solitaria, vuoi per appoggiare alcuni candidati forti. Intanto Poletto ha già annunciato la nascita di un altro paio di liste in appoggio a quella del PD. Ma sicuramente saranno altri candidati ancora a seguire le sue orme.
Cinque anni fa erano undici le liste presentatesi al primo turno. Le elenchiamo mettendo, fra parentesi, la percentuale di voti raccolta: PDL (28,29); PD (15,84); Lega Nord (13,93); Bassano ConGiunta (12,84); Città vostra (8,65); Cittadini per Bassano (5,91); Un’altra Bassano (5,30); Unione di centro (3,89); Italia dei valori (2,63); Liga Veneta Repubblica (1,38); L’Autonomia per Bassano (1,31). Quest’anno quante saranno? Ai posteri l’ardua sentenza!

 

nr. 11 anno XIX del 22 marzo 2014

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