NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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L’onda che aiuterà il Ponte

Appuntamento sabato a partire dalle 15 su Tva Vicenza per la diretta Tv, organizzata assieme al Giornale di Vicenza, per raccogliere fondi da destinare a salvare il monumento simbolo di Bassano

di Gianni Celi

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L’onda che aiuterà il Ponte

 

Chiama aiuto il vecchio caro Ponte di Bassano, ma non tanto perché vi siano problemi per la sua staticità, cioè non certo perché stia cadendo, quanto perché è malato. La malattia, la sua, non è sicuramente di vecchiaia, dal momento che, nei secoli, ha ricevuto cure appropriate e continue, quanto per quell’acqua del fiume che scorre giorno dopo giorno sotto i suoi piloni. Da un lato, intendiamoci, il fluire più o L’onda che aiuterà il Ponte (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)meno minaccioso del Brenta è la caratteristica principale di questa struttura secolare, ma dall’altro l’”artrite” lignea di cui soffre si fa sempre più sentire con il passare dei decenni. E oggigiorno, purtroppo, il “proprietario” di questo pregevole manufatto (il Comune di Bassano) non ha certo i mezzi per metterci le mani come dovrebbe, per garantirgli quelle “medicine” di cui ha bisogno. Proprio da queste considerazioni è partita la maratona di solidarietà per “aiutare il Ponte” grazie alla sinergia fra “Il Giornale di Vicenza” e “Tva Vicenza”. Settimane fa, proprio dalla sede degli Alpini, i proprietari morali del Ponte, è stata lanciata una proposta quanto mai singolare, vale a dire una sottoscrizione aperta a quanti, non soltanto di Bassano, ben s’intende, volessero donare un qualcosa per favorire la sistemazione adeguata del Vecchio Ponte. Possiamo ben dire che la risposta è stata davvero sorprendente. Tanti sono stati, fino ad ora, i donatori e il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Romano d’Ezzelino e Santa Caterina, rag. Umberto Martini, alla quale è stata affidata la raccolta fondi con questo numero di IBAN: IT 24 N 0830 9601 6100 7000 024953, ci assicura che sono arrivati contributi da posti più impensati, non soltanto d’Italia, ma dall’intero globo terrestre. Una donazione, pensate un po’, è giunta persino dal Giappone.

Qualcuno ha obiettato che non è giusto scomodare i privati per un’opera di pubblica proprietà e di valenza storica a livello nazionale. È giusta, sicuramente, questa considerazione, ma, con i tempi che corrono e con le dimostrazioni che quotidianamente abbiamo sotto gli occhi, aspettare che siano le pubbliche istituzioni a farsi carico di un problema del genere, vuol dire andare alle calende greche e cioè affrontare tempi biblici prima che quel “qualcuno” di turno intervenga per sborsare i denari occorrenti alla bisogna.

Indovinatissima, allora, l’iniziativa delle due testate giornalistiche (“Il Giornale di Vicenza” e “Tva Vicenza”), in supporto al Comune di Bassano i cui mezzi finanziari non bastano, con i chiari di luna che si stanno vivendo, a coprire la somma ipotizzata (ma ne occorreranno di più) di mezzo milione di euro per i lavori di consolidamento del Ponte.

Ma di che cosa soffre esattamente il Ponte Vecchio? Anzitutto di un cedimento strutturale tra la seconda e terza campata in sinistra Brenta, nella parte a nord, di poco meno di 55 millimetri. Trattandosi di un’opera lignea, i risultati di questo cedimento sono abbastanza visibili anche se, come ha assicurato ripetutamente l’assessore ai lavori pubblici, Dario Bernardi, non vi è alcun pericolo relativamente alla stabilità del Ponte.

Siamo certi quindi che non vi sono problemi di cadute imminenti, ma sta di fatto che serve un intervento tempestivo ed incisivo.

Inutile star qui a ricordare la storia di questo manufatto ligneo progettato dal grande architetto Andrea Palladio nel 1569 dopo che questi, un paio d’anni prima, aveva proposto un’opera in pietra a tre arcate.

In tempi più recenti è da ricordare la terribile piena del quattro novembre 1966 quando l’acqua del fiume arrivò a lambire il calpestio del Ponte piegandolo in maniera quanto mai preoccupante. Chi visse quella nottata al di qua e al di là del manufatto ricorda ancora gli scricchiolii delle campate lignee ed il continuo piegarsi della struttura verso sud.

L’onda che aiuterà il Ponte (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Da allora sono stati fatti diversi interventi per solidificare il Ponte, ma ciononostante, c’è ancora bisogno (e lo sarà per sempre) di un intervento particolarmente incisivo per garantire la sua staticità per qualche decennio ancora.

Per sensibilizzare bassanesi e non alla proposta di una raccolta fondi a favore dei lavori di consolidamento del Ponte degli Alpini, sabato 5 aprile, TVA Vicenza trasmetterà una diretta televisiva dalle 15 alle 19,15. Molti saranno gli attori coinvolti in questa maratona: più di dieci band musicali, tanti testimonial dal territorio, politici, imprenditori e volti noti dello spettacolo, dal Governatore del Veneto Luca Zaia fino al patron della Diesel Renzo Rosso.

 Le dirette interesseranno due località importanti della città: il Centro Commerciale Emisfero di via Alcide De Gasperi e ovviamente il Ponte di Vecchio, vero protagonista della maratona di beneficenza. Il tutto sarà visibile su TvA Vicenza, canale 10 del digitale terrestre per tutto il Veneto, canale 832 di Sky e Tivù Sat.

 Sono “TVA Vicenza” e “Il Giornale di Vicenza” a promuovere una campagna di raccolta fondi per finanziare i lavori di restauro e messa in sicurezza del Ponte degli Alpini. I fondi saranno versati su un conto corrente intestato all’Associazione Nazionale Alpini che garantirà l’utilizzo della somma raccolta esclusivamente per la causa “Aiutiamo il Ponte di Bassano”.

 

nr. 13 anno XIX del 5 aprile 2014

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