Si ritrova Fabio Santagiuliana nel cromatismo particolare delle sue foto. Dice parlando dei grigi e dei neri: “…Del bianco e del nero ho sempre amato l’astrazione e l’eleganza, non ritengo esistano dei vantaggi rispetto al colore e viceversa...”. Esperienze di valori cromatici acquisiti durante quarant’anni di professionalità dedicati alla moda, cedono all’attuale interesse di Santagiuliana per un rapporto più diretto con la figura umana, fino a condurre una scelta per certi oggetti, come legni corrosi, foglie e conchiglie per così arrivare alla ripresa di alcuni paesaggi. Soggetti apparentemente semplici si trasformano in perfette e solenni apparizioni. Così la mostra sviluppa immagini giocate su variazioni minime di morbidi accordi fra neri e grigi coinvolgenti, modulati da un sofisticato variare delle tonalità. Santagiuliana racconta la sua poetica, di come prenda le distanze da accattivanti effetti speciali, per seguire piuttosto un indirizzo minimalista. La sua è una scelta mirata, che richiede allo spettatore uno sguardo attento ed indagatore. Da qui l’inquadratura del corpo del ballerino dall’esito pittorico, nell’attimo che garantisce con la fissità il risalto. Gli rimane l’esperienza di un lavoro a contatto con il corpo di vari modelli, individui con la loro personalità, da seguire con sensibilità e professionalità. Le sue immagini riconducono a fotografi tra i più importanti degli anni sessanta, da David Bailey a Peter Lindbergh e sono essenziali: “… i miei preferiti…e lo rimangono tuttora…” Anche se “Ora” dice “sono più concettuale”. La foto di una grande foglia dalle nervature simili ad una plissettatura vegetale occupa l’intero spazio. Qui una luce grigia ne assorbe lo sguardo sul primo piano; più avanti su bassi orizzonti marini vaporose nuvole viaggiano lente in un’atmosfera dai variati grigi che tutto avvolgono. Sono i “suoi” grigi, saturi di luce che assorbono l’intera immagine nel sapiente contatto di un vellutato nero, e trasformano questi paesaggi e le cose per fotografia in soggetti in grado di trasmettere una diversa realtà, quella della poesia.

Fabio Santagiuliana, nato a Recoaro Terme (Vicenza) dopo un’esperienza presso un importante laboratorio fotografico si è orientato verso la fotografia di moda, lavorando come assistente di Oliviero Toscani.