NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Bed&breakfast, Vicenza "sposa" la nuova proposta

Queste strutture recettive risultano in continuo crescendo, anche nel centro storico della città. La correlazione con i posti letto negli hotel e l'influenza con le grandi mostre in Basilica Palladiana

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Bed&breakfast, Vicenza "sposa" la nuova proposta

(C.R.) Sono definiti, con uno dei tanti termini inglesi entrati nel vocabolario italiano, bed-and-breakfast. O più semplicemente b&b. “Importati” dall'estero si sono sviluppati dapprima nelle grandi città italiane e nelle località turistiche, e anche se in ritardo sono iniziati a sorgere anche a Vicenza e provincia: inizialmente a partire dall'Altopiano di Asiago, ma ultimamente anche nel centro storico del capoluogo berico. Con gli addetti ai lavori abbiamo cercato di capire questo fenomeno che, da quanto emerge, non è solamente legato a scelte per motivi economici.

 

Ernesto Boschiero, direttore Ascom provinciale: «Fenomeno monitorato, fondamentale rispettare le norme. E serve investire sulla qualità»

Bed&breakfast, Vicenza "sposa" la nuova proposta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La Confcommercio di Vicenza ha da tempo sotto controllo la situazione riguardante la nascita e lo sviluppo dei bed&breakfast, che rientrano nelle strutture ricettive "complementari" (tra queste ci sono anche gli ostelli) mentre l'altra categoria è quella delle strutture "alberghiere".

«Non si tratta di un fenomeno completamente nuovo - tiene a precisare Ernesto Boschiero, direttore dell'Ascom provinciale - ma in città medio-piccole come Vicenza, si è sviluppato in maniera più lenta rispetto alle grandi città italiane, ma soprattutto alle metropoli europee, dove è un sistema molto diffuso. Diciamo che all'inizio poteva essere considerato una scelta più economica, in realtà le indagini di mercato dimostrano che si tratta anche di scelte ben ponderate, soprattutto da parte dei giovani. Come associazione sicuramente la priorità è legata al rispetto delle norme, ma questo vale non solo per le strutture ricettive, ma per tutte le attività del commercio. Ovviamente da parte nostra teniamo monitorato questo fenomeno, che vanta sfumature diverse: ad esempio da qualche anno i bed&breakfast hanno conglobato gli "affittacamere" di un tempo, termine che non viene più utilizzato e che non si trova in internet, ma che di fatto svolgeva la stesso ruolo.

«Non possiamo sapere quale sarà l'ulteriore sviluppo di queste strutture a Vicenza e in provincia - il parere di Boschiero - ma se devo fare una previsione ritengo che il boom di aperture sia già avvenuto e che nel breve-medio termine ci sarà una stabilizzazione di queste strutture, che così come avviene per gli alberghi è fondamentale siano di qualità. In altre parole per chi va in vacanza è importante trovare buone occasioni, ma sempre nell'ambito di un buon rapporto qualità/prezzo. Fondamentale quindi investire su queste strutture per garantire un ottimo servizio e garantire la doverosa professionalità».

Un'altra possibile correlazione riguarda il numero di b&b aperti nel centro di Vicenza con le grandi mostre pittoriche in Basilica Palladiana. «Indubbiamente l'organizzazione di questi grandi eventi - conclude Ernesto Boschiero - sta creando ottime opportunità per tutto il commercio, come dimostrano anche i vantaggi ottenuti da negozi, bar e ristoranti. Per queste mostre, visitabili in un paio d'ore, arrivano turisti che arrivano e partono in giornata, ma spesso la bellezza di Vicenza li spinge a ritornare per una visita più estesa della città o delle ville palladiane. Da parte nostra ci siamo accorti della notevole crescita di accessi internet ai nostri siti su turismo, negozi e piatti tipici locali. Necessità di nuovi strutture ricettive? Con sicurezza possiamo dire che gli alberghi e i bed&breakfast risultano sufficienti per le richieste dei turisti, semmai quello che manca è un hotel da 4-5 stelle, quindi di altissima qualità».

 

Massimo Chiovati, ufficio legale commercio di Ascom: «Il titolare di un bed&breakfast deve risiedere nella stessa struttura e alloggiarvi»

Bed&breakfast, Vicenza "sposa" la nuova proposta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)A Massimo Chiovati, funzionario dell'Ascom provinciale Vicenza, che opera nell'ufficio legale della sezione commercio, abbiamo chiesto alcune delucidazioni riguardanti l'apertura e la gestione di un bed&breakfast. «L'aspetto predominante - precisa Chiovati - consiste nel fatto che il titolare deve risiedere nello stesso edificio, eventualmente dotato di una dependance, e alloggiarvi realmente: in altre parole questa struttura recettiva, che per legge deve avere da una a tre stanze, per un massimo di quattro posti letto ciascuna, deve trovarsi all'interno della medesima casa. A conferma di come a livello normativo è nata come un'attività creata appositamente come "sostegno al reddito familiare": non è un caso che la colazione del mattino deve essere servita al turista dal titolare o da uno dei suoi familiari. L'identikit di un gestore di bed&breakfast? Impossibile farlo, ma secondo quanto appena detto l'ipotesi più normale è quella di un nucleo familiare, eventualmente composto solo da marito e moglie, con compiti diversi. Difficile quindi pensare che un imprenditore single o un molto ragazzo giovane, possa gestire da solo un b&b».

«Per quanto riguarda invece l'avviamento di una simile struttura ricettiva - aggiunge Chiovati - le norme in materia sono abbastanza simili, nel senso che il titolare deve procedere con la cosiddetta "Scia" (segnalazione certificata di inizio attività, ndr.), secondo una procedura e un iter che in associazione consente di guidare il commerciante in tutti i suoi passi. Attualmente è in vigore la legge regionale 11 del 2013, riguardante le strutture alberghiere e quelle complementari, ma siamo anche in attesa di una nuova delibera della Giunta regionale, che tuttavia non cambierà la sostanze delle cose. Per i bed&breakfast le procedure sono simili a quelle di tutte altre strutture ricettive, ossia c'è la necessità di registrare i clienti, anche per un questione fiscale e legata alle statistiche delle presenze turistiche. Ogni arrivo va dunque segnalato giornalmente, così come avviene negli hotel».

«Non ci sono statistiche precise - conclude il funzionario della Confcommercio - ma sono indubbiamente cresciute le iscrizioni, così come coloro che si rivolgono in associazione per chiedere informazioni o delucidazioni sulle possibilità di aprire un'attività del genere. Un concentramento di b&b in centro storico di Vicenza? Anche qui mancano dati certi, ma dal nostro osservatorio questo aumento è avvenuto in maniera diffusa in tutta la provincia e nel capoluogo, senza concentrazioni particolari».



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