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Interventi

La decrescita dell’assessore

di Mario Giulianati
19 aprile 2014

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Interventi

La decrescita dell'assessore

 

BULGARINI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Da quello che si legge e si sente raccontare in questi giorni, il Vice Sindaco sig., Jacopo Bulgarini D’Elce, assessore alla crescita, o meglio alle decrescita della città culturale, non pare proprio che regga all’urto dei problemi che riguardano la parte più importante e delicata del suo mandato: la tutela del patrimonio d’arte e della espressione più alta di questo settore: l’attività del Teatro Olimpico. Titola il Giornale di Vicenza “Impianti da rifare Lavori d'urgenza al teatro Olimpico “ e sottotitola “È stato ordinato il temporaneo stop agli spettacoli tuttavia il monumento resterà sempre visitabile Progetto da 350 mila euro: è corsa contro il tempo. In poche parole la manutenzione degli impianti anti-incendio – obbligatoria per rispettare i requisiti di sicurezza prescritti dalla Legge- non è stata eseguita in tempi compatibili con l’avvio degli spettacolo della stagione primaverile. Non è una banalità, da qualche parte, qualcuno non ha fatto quel che si presume dovesse fare, ma non si può ignorare che esiste un assessore che è responsabile politico e amministrativo del settore. E questo, fino a prova contraria è proprio il Vicesindaco che dice «È una scelta sofferta, ma non ci sono alternative». Nemmeno una parola per ammettere che, quanto meno vi è stata una dimenticanza di cui dovrebbe assumersene la responsabilità ma che pare proprio non ne abbia alcuna intenzione. Eppure dalla stampa si sa che la questione era sul tavolo assessorile da molti mesi. Nel frattempo gli spettacoli dell’Olimpico verranno trasferiti al Teatro Comunale che per quanto dignitoso sia non ha certo l’atmosfera straordinaria dell’Olimpico con la conseguenza che ad essere beffati sono proprio coloro che ritenevano di potersi godere uno spettacolo nel teatro palladiano. Ma sempre parlando di crescita, anzi di decrescita, si trova che La Nuova Vicenza presenta una dettagliata analisi di un altro piccolo mistero della Amministrazione Variati e più specificatamente della gestione del settore culturale da parte del Vice Sindaco. Titola La Nuova Vicenza “Musei civici senza guida: l’esperto Villa in forse”.

La qual cosa sembra una bazzecola ma non lo è per niente. Il patrimonio artistico sotto la tutela di u direttore qualificato, l’ultimo è stato la dott.sa Maria Elisa Avagnina, non riguarda solo i musei pubblici cittadini ma anche la cura dei monumenti di proprietà pubblica vedi il Teatro Olimpico. La Basilica Palladiana, lo stesso Palazzo Chiericati come edificio oltre che come museo e altro ancora, il tutto affidato dall’agosto del 2013 alla pur brava dott.ssa Loretta Simoni che però abbisognava di un supporto esplicitamente ferrato in cose d’arte che non sono la specialità della dott.ssa Simoni. Ed ecco la grande invenzione del signor Vice VILLA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sindaco che (sempre da Nuova Vicenza): annuncia un accordo con l’Università di Bergamo per una consulenza quinquennale da 40 mila euro lordi annui. Scelta spiegata così da Bulgarini: «Dopo l’accorpamento della dirigenza amministrativa dei musei con quella del settore cultura e turismo, anziché indicare un’unica persona alla guida della conservatoria del Chiericati, ci è sembrato più efficace, oltre che meno costoso, individuare un soggetto istituzionale altamente qualificato» Nuova Vicenza suppone anche che questa consulenza, individuata nella persona del prof. Giovanni Carlo Federico Villa, in possesso di un notevole curriculum professionale, sia in parte già pagata dal Comune di Vicenza ma che, fino ad ora non abbia avuto alcun seguito operativo da parte del consulente. Le ragioni di questa non partecipazione pare risiedano nel rifiuto della Amministrazione di riconoscere al prof. Villa l’autorità di scegliere e decidere come operare nella organizzazione delle mostre. Se le cose stanno veramente così allora si apre uno scenario del tutto nuovo ed estremamente delicato. Mi auguro che il Vice Sindaco nonché Assessore alla crescita faccia sapere al popolo vicentino come stanno veramente le cose magari evitando di utilizzare terminologie non adatte a un pubblico amministratore, per di più, come è stato ricordato, nominato e non eletto. Forse saremo in grado di comprendere il perché autentico del mancato concorso per la direzione artistica dei civici musei vicentini.  

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