NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La Parola luogo d’incontro tra Dio e l’uomo

X edizione Festival Biblico
AxA Associazione Artisti Arte
Biblioteca Civica Bertoliana - P.zzo Cordellina
Orario: 10-18, chiuso lunedì
Chiude il 13 giugno

di Maria Lucia Ferraguti

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La Parola luogo d’incontro tra Dio e l’uomo

La Biblioteca civica Bertoliana ha curato per la X edizione del Festival Biblico una coinvolgente mostra di libri antichi, manoscritti, incisioni, pitture e libri d’arte, sviluppata su un itinerario suddiviso in nuclei tematici: La Parola creatrice, La Parola si fa chiamata, La parola si fa dialogo e preghiera, La Parola si fa carne e La Parola compimento.

La Parola luogo d’incontro tra Dio e l’uomo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nel seguire lo scritto del bel catalogo che accompagna la mostra dal titolo “La Parola luogo d’incontro tra Dio e l‘uomo” aumenta l’interesse verso i manoscritti ad iniziare dalla sezione “La Parola creatrice”, che si apre con il libro “a leporello” della Genesi prodotta da Ivano Ziggiotti, amanuense contemporaneo: con la vocazione dell’artigiano ricrea, sullo studio di antichi ricettari medioevali, libri manoscritti. Della fine del secolo XIII è la Bibbia sacra, in piccolo formato. È un manoscritto realizzato su due colonne ed è aperto sulla carta d’incipit della Genesi.

Porta la firma di Jacobus Philippus de Bergamo il Supplementum chronicarum del 1492, una particolare cronaca universale dove confluiscono notizie provenienti da vari testi.

Entra nella sezione “La Parola si fa chiamata”, il Liber chronicarum di Hartmann Schedel, del 1493, più noto come “Cronaca di Norimberga” diffuso anche nei secoli successivi per le coinvolgenti xilografie che lo arricchiscono. È stato stampato da Anton Koberger con la collaborazione di Michael Wohlgemut, di Norimberga, dall’officina allora frequentata da Albrecht Dürer. Segue la prima edizione che risale al 1590 del Sommario historico del sig. Chrisostomo Milani, raccolto dalla Sacra Bibbia dal flauto, da Egesippo, da Beroso, da Filone, & da altri…. Il suo successo fu tale da essere ristampato nel 1593. L’editore si espresse così “ hebbe tal fortuna di spazzo, che non prima fu veduta, che venduta”. Il famoso episodio dell’asina di Balaam appartiene al secondo esemplare della “Cronaca di Norimberga”, il Liber chronicarum di Harmann Schedel del 1493, stampato a Norimberga nell’edizione tedesca. La pagina aperta della Biblia latina del 1495 rappresenta “…la visione della gloria di Dio da parte del profeta Ezechiele. Dio chiama: Ezechiele, attraverso una delle rappresentazioni più complesse che la mente umana abbia formulato, tenta di descriverne l’immensità…”

 Nella sezione “La Parola si fa dialogo e preghiera” appare il Psalterium-hymnarium diurnum del 1483 circa. Il codice raccoglie i testi e alcuni inni articolati per la preghiera dell’ufficio e pervenne alla Biblioteca Bertoliana nel 1868. Prima era conservato presso il convento dell’Osservanza di San Biagio, dopo la soppressione dell’Osservanza di San Giuliano che in precedenza lo custodiva.

Si trova anche il secondo dei tre volumi della Biblia sacra. Vetus testamentum della fine del sec. XIII, che apparteneva al convento di santa Corona: mostra nella pagina aperta il sacerdote Esdra con il libro della Legge; quindi la Biblia sacra.VetusTestamentum dell’ultimo quarto del sec. XIII. È una miniatura dell’Italia settentrionale con influenze bolognesi, dove due mani diverse hanno realizzato l’ornato acantiforme, le figure dei profeti ed i personaggi biblici.

Appartengono alla sezione “La Parola si fa carne” “I quattro Vangeli” membranacei di 200 pagine di Ivano Ziggiotti, anno 2000, steso in stile gotico textur, una delle forme più diffuse del carattere gotico. Le decorazioni dei capolettera sono in stile “laubwerk”, con cornice oro su asiso. È inoltre notevole la lettera L, capolettera istoriato che raffigura il tronco di Jesse della Biblia sacra. Vetus et Novum Testamentum del XIII sec. ultimo quarto. L’iniziale miniata è posta all’incipit del Vangelo secondo San Matteo e contiene, nelle raffigurazioni ridotte, la genealogia di Gesù; mentre è stata pubblicata per la prima volta dal monaco certosino di Laer, Vestfalia, Werner Rolewinck, nel 1474, il Fasciculus Temporum omnes antiquorum cronicas succincte complectens, del 1518, che si presenta da compendio di storia universale con l’inizio posto nella Creazione del mondo fino all’epoca di Papa Sisto V; si distingue Officium beate Mariae Virginis del 1503: ogni pagina è incorniciata da una ricca decorazione sempre varia ed è unita ad episodi della vita di Gesù e di Maria illustrati a tutta pagina secondo uno stile nordico.

Dalla famiglia Sadeler, incisori ed editori fiamminghi proviene l’ Emblemata evangelica del 1585. Attrae l'incisione esposta dedicata al Buon Pastore proveniente dal Vangelo secondo San Giovanni., cap. 10. Il Missale, del 1475 circa, donato da Paolina Porto Godi Bissari, nel 1825, alla Biblioteca Bertoliana è aperto alla pagina dove entra la Crocifissione racchiusa da una cornice arricchita da decorazioni a fogliami, opera miniata di un maestro veneto ferrarese. Le Tabulae secretorum, sono contenute in una pergamena del sec. XV, che presenta alcune orazioni della Messa, appartenente a Ludovico Chiericati (1482-1573), arcivescovo di Antivari. Probabilmente pervenne nel 1866 alla Biblioteca Bertoliana con il legato di Antonio Porto, erede dei conti Alessandro e Leonardo Trissino e, forse, ricevuta in dono dal bibliofilo Francesco Testa. Il Missale della prima metà del sec. XV mostra nella miniatura della pagina esposta la discesa dello Spirito Santo sui discepoli. Proviene con tutta probabilità dalla Pieve di Barbarano dall’archivio totalmente distrutto in epoca napoleonica.

Con “La Parola Compimento” una testimonianza della contemporaneità porta alla firma di Giorgio De Chirico. L’Apocalisse, del 1941 mostra nella litografia esposta la Gerusalemme celeste che scende dal cielo. Di Gustave Doré è La Sacra Bibbia - Nuovo Testamento. La prima edizione ebbe un successo incredibile. In esposizione si trova, pubblicato da Treves, l’incisione “L’angelo mostra Gerusalemme a San Giovanni”, che risale al 1870, dall’immagine che offre la fantastica visione dell’incisore.

Biblioteca Bertoliana: curatori della mostra: Giorgio Lotto- direttore, Annalisa Gonzati-responsabile catalogazione, Sergio Merlo- conservatore, Laura Sbicego- responsabile libro antico, Adele Scarpari-responsabile manoscritti.



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