NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Cielo fosco, noir in salsa vicentina

Giuseppe Frigo, racconta una storia torbida e intricata che ruota intorno ad una filastrocca

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Cielo fosco

Cielo Fosco sul mar che non riposa

cavalca la barca l'onda perigliosa

Una tempesta sta per arrivare

il male sento nell'ombra tramare

 

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)È l'inquietante ritornello della filastrocca scelta dal misterioso protagonista di Cielo fosco, noir in salsa vicentina di Giuseppe Frigo che racconta una storia torbida e intricata ambientata a Vicenza, in quell’industrializzato Nord Est di inizio millennio ritratto con i suoi pregi ma anche con tutte le sue zone d'ombra. Enrico Guggi, manager di un’azienda vicentina, viene trovato ucciso da una scarica elettrica che ha incendiato l’ufficio dove lavorava. Poco prima di morire stava leggendo la posta elettronica, quando all’improvviso era apparsa sullo schermo la strana filastrocca che aveva riportato alla sua mente un ontano ricordo. L'ambiente in cui si dipana la storia è popolato da personaggi corrotti e a tratti anche moralmente spregevoli, accomunati da un oscuro episodio accaduto anni prima e le cui conseguenze non sono ancora smaltite. Anzi, un misterioso assassino sta eliminando, uno a uno, i superstiti di quel fatto, un tragico naufragio avvenuto sul Mar Nero dieci anni prima. La stampa, tra cui l'autore cita - ovviamente nell'ambito della fiction - anche la nostra emittente cittadina, lo ha ribattezzato Cielo fosco. Ma chi è il serial killer che firma i suoi delitti con questo slogan? E quale oscuro mistero si cela dietro questa catena di omicidi?

Spetterà all’ispettore Giacomelli, detective più disilluso che cinico, divorziato e un po' misogino, indagare sull’efferato gesto, uno di tanti in una lunga catena di morte, l’ennesimo gesto cruento compiuto dal fantomatico Cielo Fosco, così come ribattezzato dalla stampa. Una sequenza di uccisioni legate da un filo conduttore che trae le sue origini da una tragica crociera. Sullo sfondo dell’indagine una realtà che sta cambiando, un mondo dove, dietro una facciata di perbenismo, possono nascondersi vizio, corruzione e violenza. Cielo fosco è un romanzo giallo dalla trama articolata e coinvolgente, dotato di un ottimo equilibrio narrativo, dove colpi di scena e indagini vengono miscelati con mano sapiente. Tra omicidi e vendetta, il romanzo procede per meccanismi narrativi anglosassoni, narrando una vicenda che ricalca felicemente i canoni più ortodossi della letteratura gialla d’autore. La figura enigmatica del cattivo acquisisce statura in divenire, fino al finale nel quale la trama lascia aperta qualche incognita, non chiudendo i confini di un percorso molto avvincente. Un'indagine spinosa per Giacomelli, che si muove con circospezione e senso del dovere in un mondo popolato da personaggi sempre pronti ad eleminarsi l'un l'altro. Costretto dalle circostanze e dalla superiore e giovane commissario donna ad essere affincato da un "collega" dell'Arma dei Carabinieri, l'ispettore porterà avanti un'indagine che si rivela fin da subito infida.

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il romanzo -scrive Frigo in postfazione- fu scritto di getto, in forma di manoscritto, durante i mesi centrali del 2001, all’incirca tra i fatti di Genova e gli eventi dell’11 settembre, in un periodo in cui non avevo molto da fare. Dopo aver ripreso in mano più volte il manoscritto, decisi di completarlo e conclusi la mia opera nel maggio del 2012. Nel frattempo avevo fatto qualche aggiunta, come i riferimenti all’attentato alle Twin Tower, del tutto assenti nel manoscritto originale per il semplice motivo che lo avevo completato prima dell’11 settembre. Una precisazione doverosa: nel romanzo vengono descritti scontri avvenuti a Vicenza, durante i quali sarebbe stato distrutto il McDonald in Corso Palladio. Tali scontri non sono mai avvenuti e l’esercizio commerciale in questione non ha mai, fortunatamente, subito alcun attentato. Ero tuttavia rimasto molto impressionato dai fatti di Genova e questo deve aver influito sulla mia decisione di narrare degli eventi analoghi nel romanzo. Purtroppo, mentre ci stiaamo occupando della pubblicazione, sono venuto a sapere che il McDonald in questione si sta trasferendo (da ottobre 2013), aggiungendosi alla lista delle attività che hanno abbandonato il sempre più desolato centro storico di Vicenza.

Eppure, tra tanti delitti colpi di scena, c'è anche spazio per altro. Così Frigo apre il capitolo 19 - Romantica. La domenica mattina Vicenza tornava calma, sonnacchiosa, quasi in catalessi. Alcuni partivano la mattina presto per andare in montagna. In quella stagione dell'anno le Prealpi Venete, nella zona dell'Altopiano dei Sette Comuni Vicentini, erano ancora molto frequentate. Altri si recavano alle funzioni religiose. L'intervallo tra una messa e l'altra era scandito dal maestoso suono delle campane che risuonava nel silenzio della città, richiamando i parrocchiani a raccolta. Nelle chiese, anche se non più frequentate come un tempo, si alzavano i canti religiosi. Verso le dieci, le piazze iniziavano a riempirsi di quelli che tornavano dalle funzioni religiose e di quelli che, alzatisi tardi, non avevano nessuna intenzione di andarci. Lentamente le strade tornavano a essere frequentate, anche se mancava la frenesia dei giorni feriali e la ressa del sabato pomeriggio. A Monte Berico, che a dispetto del nome è semplicemente un colle a tutti gli effetti facente parte del Comune vicentino, arrivavano bus carichi di pellegrini che visitavano la Basilica, dove nel quattrocento, durante una terribile peste, apparve la Madonna.

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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