NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Fiumi a Vicenza, una risorsa da sfruttare

Bacchiglione e Retrone, che attraversano il centro storico della città, possono essere percorsi con le canoe. La recente apertura di una "spiaggetta" apre opportunità dal punto di vista turistico

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Fiumi a Vicenza, una risorsa da sfruttare

(C.R.) Bacchiglione e Retrone, i due fiumi che attraversano il centro storico, fanno parte della storia di Vicenza. Ma balzarono alla cronache nazionali in occasione dell'alluvione del 2010. Proprio dopo quell'evento sono stati eseguiti interventi sia per il potenziamento delle sponde che anche per alcuni interventi che hanno proprio come obiettivo il miglioramento di fiumi e zone attigue. Per capire come i due corsi d'acqua possono diventare una risorsa, il portale www.ladomenicadivicenza.it ha aperto il dibattito. Ecco cosa è emerso.

 

Una "spiaggia" a Ponte Pusterla sulle sponde del Bacchiglione. Il sindaco Variati: «Spazio bello e coinvolgente, proposta suggestiva»

Fiumi a Vicenza, una risorsa da sfruttare (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)L'inaugurazione risale a poco più di un mese fa e per la verità le condizioni climatiche di un'estate (almeno sino a questo momento) indubbiamente anomala non hanno certamente favorito un afflusso costante e massiccio, in cerca di refrigerio. Eppure il bar chiamato "L'ultima Spiaggia" rappresenta una novità assoluta per la città di Vicenza, che mai in passato aveva visto nascere un chiosco, sulle sponde del Bacchiglione, attrezzato con ombrelloni, sedie sdraio, sabbia e giochi per bambini, come nei lungofiume delle principali capitali europee, dove proposte culturali, artistiche e concertini musicali da anni non sono più un´eccezione ma la regola. L'area, a due passi del centro storico pedonalizzato, è quella di piazzetta San Biagio, lungo l'ansa del fiume che si affaccia su ponte Pusterla. Un'area, non frequentatissima, che è stata per l'appunto rilanciata grazie all'iniziativa privata della signora Guendalina Feltrin, che si è aggiudicata la gestione del chiosco - costituito da un gazebo in legno, dipinto di bianco e azzurro, allestito con piante e fiori offerti dal vivaio “De Antoni” di Camisano Vicentino - sino a fine settembre e poi da maggio a settembre dell'anno prossimo per 350 euro al mese: una cifra dunque limitata da parte del comune che crede in questa iniziativa magari con la speranza che altre iniziative simili possano sorgere in altri punti del capoluogo berico.

«Si tratta – la posizione del sindaco Achille Variati – di un angolo davvero suggestivo nel cuore della città. Mi auguro che i vicentini imparino subito ad apprezzarlo, venendo a prendervi il sole, portando i bambini a giocare nella sabbia o ascoltando un concerto sorseggiando un aperitivo in riva al fiume. Nessuno avrebbe mai pensato che un luogo così inusuale potesse trasformarsi in uno spazio così bello e coinvolgente. Sono convinto che l'idea piacerà e che possa avere successo perché lo merita».

"L'ultima Spiaggia" sarà aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 22.30, con una fascia di dodici ore consecutive al giorno con servizio bar che contempla tutte le fasi della giornata: dalla colazione al pranzo (con insalate, panini e proposte alternative gustose), dalla merenda pomeridiana all'aperitivo pre-cena con cocktail esotici e serate a tema. Molte le idee già in cantiere e che saranno via via svelate nel corso dell'estate: dalla presentazione di libri di autori locali a un evento di writers, da una serata dedicata alla scoperta dei segreti di San Biagio e del fiume alla possibilità all'organizzazione di sedute di yoga. Particolarmente ricca la programmazione musicale, con dj set ogni venerdì sera e musica live il sabato sera.

 

Vladimiro Riva, consigliere delegato Vicenza E': «Percorrendo in barca i due fiumi si ha della città di Vicenza una visione unica»

Fiumi a Vicenza, una risorsa da sfruttare (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Per capire gli eventuali sviluppi a livello turistico dei fiumi che attraversano la città di Vicenza abbiamo sentito il parere di Vladimiro Riva, consigliere delegato del Consorzio Vicenza E'. «Il sogno di rilanciare Bacchiglione e Retrone dal punto di vista turistico – spiega Riva – è un progetto di vecchia data, anche se di fatto irrealizzabile in quanto entrambi i fiumi sono privi della cosiddetta "navigabilità" ossia la possibilità di essere percorsi interamente a bordo di barche. Il Retrone ad esempio ha una portata bassa e quindi in certi momenti l'altezza dell'acqua non sarebbe sufficiente per certi tipi di imbarcazioni, mentre il Bacchiglione presenta delle problematiche reali, tra cui la strettoia all'altezza della base militare "Del Din", il salto a ponte Pusterla e l'area in cemento all'altezza del ponte sulla ferrovia nella zona del nuovo Tribunale. Poi anche all'altezza dei ponti di Debba esistono degli ostacoli fissi che non permettono il proseguimento verso Padova».

«Premesso questo – precisa il consigliere delegato del Consorzio turistico Vicenza E' – i nostri due fiumi continuano a rappresentare una risorsa che può essere sfruttata, in quanto la visione, lo dico per esperienza personale, che si ha della città di Vicenza percorrendo Bacchiglione e Retrone è davvero straordinaria e unica nel suo genere. Questo per dire che, se pur per tratti brevi e in condizioni di massima sicurezza, offrire la possibilità di ammirare la città in quell'ambito, magari a bordo di una canoa o di un'imbarcazione leggera sarebbe comunque un'iniziativa che rappresenterebbe comunque un importante business: penso ad esempio al tratto tra ponte Pusterla, dopo il salto, sino alla zona stadio. Ma c'è a mio parere un altro tratto che andrebbe sfruttato dal punto di vista turistico ed è quello compreso tra il passaggio successivo al nuovo Tribunale, all'inizio della Riviera Berica, sino alla storica "Baracca" che consente anche di ammirare Villa La Rotonda, oltre che Monte Berico».

«Ben vengano – conclude Vladimiro Riva – tutte le altre iniziative per il rilancio, come l'apertura delle "spiaggette" o l'allestimento di tratti di percorsi ciclopedonali lungo il fiume, che anche in questo caso consentono di visioni uniche. Credo sarebbe bello organizzare, anche una volta all'anno, una festa con il tentativo di riappropriarsi dei corsi d'acqua che fanno parte della nostra storia».

Fiumi a Vicenza, una risorsa da sfruttare (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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