NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie ritrovate.

Palladio Museum
Contra’ Porti, 11
Orario: dal martedì alla domenica 10-18
Chiude il 5 ottobre

di Maria Lucia Ferraguti

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Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie r

Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie r (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie r (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Una partecipazione di Palladio Museum alle celebrazioni veronesiane avviene per la presenza dei dipinti “Quattro Veronese venuti da lontano- Le Allegorie ritrovate”: quattro allegorie di Paolo Veronese (Verona, 1528 – Venezia, 19 aprile 1588), che simili ad un quartetto musicale si distinguono, e si uniscono allo straordinario evento di Verona.

Le tele con le quattro allegorie appartengono alla sfera delle novità. Si trovano riunite, infatti dopo la dispersione avvenuta nel passato. I dipinti, opere giovanili di notevoli dimensioni, appartenevano ad un unico ciclo e si trovano, si suppone, inizialmente riuniti in un palazzo veneziano. Due delle quattro tele emersero dal mercato antiquario e furono acquistate dal Los Angeles County Museum of Art, nel 1974.

Per l’intervento di Cristina Moro laureanda impegnata in una tesi sulla collezione di Villa San Remigio a Verbania di Pallanza, sul Lago Maggiore, le due tele genericamente definite” veronesiane” stimate dal valore venale piuttosto modesto (7.000 euro), vengono riconosciute autentiche, ed attribuite a Paolo Veronese.

Così ci si trova al cospetto di capolavori, imponenti nelle identiche dimensioni (cm.200x110). Tre sapienti antichi hanno in mano strumenti per la misurazione del cielo e della terra, mentre la figura femminile, rimanda all’allegoria della Scultura. Osserva Vittoria Romani dell’Università di Padova, di come le opere giovanili potrebbero essere assegnate ai primi anni cinquanta, quando Veronese s’inserisce a Venezia.

Il sapiente dai richiami greci nelle vesti regge l’astrolabio. Il filosofo dalle eleganti vesti arabe di color verde, rosa ed azzurre di Verbania, stretto tra un un’imponente roccia ed elementi d’architettura stringe tra le mani una sfera armillare. Diversamente il personaggio dalla mantellina bianca, in vesti rosa e verdi, indica la finalità della balestriglia appoggiata al fianco, nell’atteggiamento del capo rivolto al cielo. La figura femminile della scultura, nell’elegante veste rosa, accentua il legame con l’architettura: si appoggia sul basamento di una colonna scanalata, ed osserva un putto che regge una stecca da scultore ed un modellino di terra. Gli strumenti da posizioni diversi della ricerca conducono allo studio della volta celeste.

Per richiamare il contesto della villa San Remigio del marchese partenopeo Silvio della Valle di Casanova e di Sophie Browne, pittrice e scultrice, sono presentati due dipinti di Umberto Boccioni; opere dal titolo “Il Paesaggio” e il Paesaggio- con lago e montagne, entrambi del 1916.

Mostra a cura di Giovanni Agosti, Guido Beltramini e Vittoria Romani. Catalogo a cura di Vittoria Romani.

Quattro Veronese venuti da lontano. Le Allegorie r (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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