NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Nicola Carrino

Villa Pisani Bonetti, Via Risaie 1, Bagnolo di Lonigo
Orario: da lunedì a venerdì 15-17, sabato 10-12, la prima domenica di ogni mese 10-12, tutti i giorni su appuntamento
Chiude l’8 novembre

di Maria Lucia Ferraguti

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Nicola Carrino

“La scultura è la forma del luogo, anzi il luogo stesso”. L’ispirazione per la scultura di Carrino è offerta dal rapporto diretto con il luogo che la villa palladiana Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo, interpreta e qualifica. Carrino progetta la propria scultura in dialogo con l'architettura e la considera simile ad un’estensione urbanistica finalizzata ad essere interpretata e vissuta come spazio per l’uomo.

Nicola Carrino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Così l'artista stesso descrive questo legame esplicito: "Accordandosi la mia idea di costruttività trasformativa della scultura come forma ("Costruttivi", "Trasformabili", "Decostruttivi", "Ricostruttivi"), fondata sul concetto di sviluppo organico modulare di crescita e formazione, come in natura, nei principi proporzionali dell'architettura in genere e particolarmente in quella di Andrea Palladio, riferita ai presupposti dell'architettura greco-romana e rinascimentale, nel rapporto di misura dell'uomo con lo spazio di vivibilità".

Alla base pone, per il progetto di Bagnolo dal titolo Ricostruttivo Palladio, il pensiero palladiano, e s’appoggia ai principi architettonici di I quattro libri d’architettura. principi facilitati per la comprensione da Palladio. Carrino pone quattro elementi alla fine del viale principale della villa, a contatto con il muro di cinta e disposti otticamente ad aprire verso la progettata “passeggiata della scultura”. Una precisa collocazione invitante al transito ed alla valorizzazione dell’elemento scultoreo, sul quale incide il particolare elemento della luce. Il pensiero della luminosità entra nel corso della storia artistica occidentale, passando dagli insegnamenti dell’antichità ai fondamenti rinascimentali dell’architettura. Carrino affronta il tema in rapporto con la scultura indirizzandosi per la scelta del materiale alle caratteristiche tattili specifiche, alla finalità plastica, nel seguire gli intenti palladiani presenti in I quattro libri dell’architettura”.

Così, il primo libro dedicato alle tecniche costruttive, trova corrispondenza con il parallelepipedo in lamiera nera grecata di ferro; il secondo ed il terzo libro, che riportano i progetti e le costruzioni di Palladio, -dove in apertura risalta l’immagine di Villa Pisani- impiega l’acciaio corten nel color rosso ruggine; quindi per il quarto sceglie l’elemento in acciaio inox a superficie satinata. A tal punto particolare nella caratteristica riflettente ed emanante luce, a seguito del percorso del pensiero sulla luminosità, che dalla Classicità arriva ai nostri giorni. Il gruppo plastico –spaziale misura 10 metri di lunghezza per 4 metri di larghezza e metri 4 di altezza.

Nei locali delle cantine della Villa Carrino presenta 32 moduli scalari variabili a seguire "Costruttivo 1/69 in 32 moduli scalari", disposti in diversa sequenza lungo la successione delle varie stanze; inoltre presenta materiali documentari progettuali ed audiovisivi.

Coordinatore del Progetto arte contemporanea a Villa Pisani: Luca Massimo Barbero. Mostra a cura di Francesca Pola Organizzazione: Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art in collaborazione con A arte Invernizzi, Milano Pubblicazioni: in versione italiana e inglese, editi da Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art



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