NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Montagna, un'estate da conti in rosso

Il meteo sfavorevole e il perdurare della crisi economica hanno contribuito alla flessione: a Recoaro -30% di presenze, bilanci negativi anche ad Asiago e Tonezza del Cimone. Il Governatore Zaia chiederà lo stato di crisi

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Montagna, un'estate da conti in rosso

(C.R.) È stata un'estate negativa, soprattutto a causa del meteo sfavorevole e il perdurare della crisi economica, per il turismo italiano e veneto, come evidenziano i primi dati ufficiali di Federalberghi. Una crisi da cui anche il turismo vicentino, legato alla montagna, non ha fatto eccezioni. Da Asiago, Tonezza del Cimone e Recoaro, pur ancora in mancanza di numeri definitivi, vengono confermati i conti in rosso. E intanto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato che chiederà lo stato di crisi. Ne abbiamo parlato con sindaci e operatori turistici della montagna vicentina. Ecco cosa è emerso.

 

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: «Chiederemo lo stato di crisi, serve un occhio di riguardo per la montagna»

Montagna, un'estate da conti in rosso (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)I dati ufficiali dell'estate 2014 non sono ancora definitivi, ma Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha già deciso le strategie da adottare. «La crisi del turismo estivo - le parole del Governatore - rischia di avere conseguenze catastrofiche sulla prima economia d’Italia e il Veneto, prima Regione turistica del Paese, non intende stare con le mani in mano. È ora di darsi una mossa a livello nazionale, con misure concrete per mettere l’imprenditoria turistica nelle condizioni di non crollare oggi e di prepararsi adeguatamente alla prossima stagione. In Veneto, come già annunciato, stiamo raccogliendo tutti i dati necessari per chiedere, a fine stagione, lo stato di crisi, perché siamo di fronte ad una situazione che incide profondamente non solo sul settore alberghiero, ma anche su quello degli stabilimenti balneari, del commercio, della ristorazione».

Il presidente della Regione Veneto ha ben chiara la situazione di difficoltà che riguarda la montagna, quella vicentina e bellunese. In Veneto si indica una media di presenze calate del 30%. «Un occhio di assoluto e particolare riguardo - le sue parole - deve essere rivolto agli operatori della montagna che il maltempo, prima invernale e adesso estivo, ha letteralmente martirizzato. La montagna veneta, in particolare, deve trovare al più presto risposte reali alle sue difficoltà, ingigantite dalla vicinanza di un’offerta confinante identica (il Trentino, ndr.) ma pesantemente agevolata dagli statuti speciali. È ora di agire».

Proprio per andare sul concreto Zaia ritiene non più procrastinabili misure non convenzionali, con la necessità di aiuti sostanziali e vantaggi concreti. «Mi riferisco ai sostegni al credito - precisa il Governatore - alla defiscalizzazione degli investimenti, all'incentivazione della promozione, alla riduzione dell’Iva portandola al livello enormemente inferiore con cui viene applicata in Paesi diretti competitori come Francia e Spagna. E in ultima, ma non certo per importanza, a previsioni meteorologiche più precise e meno spettacolarizzate, visto che come avvenuto anche quest'estate, le indicazioni meteo del giorno precedente sono state poi smentite dai fatti».

 

Roberto Rigoni, sindaco di Asiago: «Giusta la richiesta di Zaia, noi continuiamo a lavorare e ad investire per il futuro»

Montagna, un'estate da conti in rosso (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il calo di presenze non ha risparmiato l'Altopiano dei Sette Comuni, anche se nel capoluogo Asiago, soprattutto nelle due settimane centrali di agosto, l'afflusso è stato massiccio, nonostante le giornate di maltempo. «Giusta la richiesta del Governatore Zaia - il parere di Roberto Rigoni, sindaco di Asiago e presidente uscente del Consorzio Turistico Altopiano (che a breve eleggerà i nuovi vertici, ndr.) - qui si vive di turismo e in effetti le condizioni meteo di quest'anno hanno rappresentato un innegabile danno a tutta l'industria. Detto questo i nostri operatori si stanno già rimboccando le maniche in vista delle prossime scadenze: pur con tutto il dispiacere e rammarico per quanto avvenuto, diciamo che si tratta pur sempre di un rischio di impresa e non serve a nulla piangersi addosso, ma piuttosto iniziare a pianificare la prossima stagione invernale e quella dell'estate 2015».

Roberto Rigoni, nello scorso mandato elettorale vicesindaco e assessore al turismo, ha già seguito queste problematiche. E ha già pronte le contromosse. «Sappiamo bene - precisa - che il meteo può condizionare la stagione turistica, sia quella estiva che quella invernale. Già in passato abbiamo avuto estati caratterizzate dal maltempo e temperature più basse della media, cosa che si è verificata quest'anno o inverni con pochissima neve. Una località turistica di spicco, come è in effetti Asiago, deve essere pronta anche a queste situazioni, proponendo valide alternative, come noi stiamo facendo da anni, quali incontri culturali e con personaggi di spicco a livello nazionale, mostre d'arte e culturali e puntando sull'enogastronomia. In questo senso il bilancio di quest'estate è positivo visto che ad esempio gli incontri in piazza, spostati al coperto nei giorni di pioggia, sono sempre stati affollatissimi. E lo stesso dicasi per il centro di Asiago che nel tardo pomeriggio, anche quando piove, viene sempre preso d'assalto nel mese di agosto e in tutti i week-end dell'estate».

«La nostra intenzione - conclude il sindaco di Asiago - è continuare a lavorare per il futuro, magari investendo sui quei settori dove siamo carenti, ad esempio nel comparto del wellness, il cui turismo non è condizionato dall'aspetto meteo».

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