Un ritratto si può definire tale se un’energia meccanica lo trasforma con finalità artistiche? È quanto accade alle gigantografie di Emanuela Bedeschi e di Carlo Bonetti, esposte nello spazio straordinario del salone palladiano di villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo per l’intervento di Arcangelo Sassolino. L’artista imprime una deformazione ai volti dei committenti fissati nelle immagini fotografiche ad altissima definizione a distanza ravvicinata, e stampate su grandi lamiere, per l’azione pressoria di una particolare macchina a pistoni idraulici, finalizzata per questo scopo: un intervento dall’esito di un cubofuturismo postmoderno. Sassolin agisce sulla superficie piatta di una lastra d’alluminio che nel passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità spiegazza i volti, rende le forme instabili, muta il rapporto per il trauma con le variazioni della luce.
L’artista chiarisce l’influenza sull’opera che gli ha permesso lo scarto qualitativo del Ritratto di Manuela Bedeschi dalla Donna cucchiaio di Giacometti, mentre per Ritratto di Carlo Bonetti attinge a Pier della Francesca per la luminosità geometrica e costruttiva dei volti, accentuati dall’acuta penetrazione psicologica. Così, le opere nell’unità della fotografia e della scultura -“antigrazioso” contemporaneo- (Barbero) sospese da terra, danno la possibilità di essere osservate nella reciproca frontalità, girando loro attorno cogliendo il loro pathos visivo e psichico.
Sassolino, quindi, con i due lavori si stacca dalla ricerca del punto di resistenza dei materiali sottoposti a sforzo che caratterizza le sue ricerche cariche di tensione: “Creando mi domando: perché non provare a forzare i materiali al limite della loro resistenza? Perché non forzare verso il limite le caratteristiche della materia facendone uscire l’imprevisto come forma e come suono?” inaugura, così una nuova possibilità di ricerca.
Negli spazi delle cantine della villa Sassolino si trova il video che descrive le fasi esecutive dei due ritratti. L’artista, in questo spazio inaugura una “macchina” pneumatica Schizzo, finalizzata a suscitare delle reazioni improvvise, tramite il rilascio ad intervalli regolari di getti rumorosi di pressione atmosferica.
Le opere di Arcangelo Sassolino si trovano unite ai lavori di Nicola Carrino, artista a sua volta invitato a villa Pisani Boschetti.
Coordinatore del Progetto arte contemporanea a Villa Pisani: Luca Massimo Barbero. Mostra a cura di Francesca Pola Organizzazione: Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art in collaborazione con A arte Invernizzi, Milano Pubblicazioni: in versione italiana e inglese, editi da Associazione Culturale Villa Pisani Contemporary Art.