NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Una mostra per una… modella speciale

Nell’ambito della rassegna Vicenza e la Montagna è possibile godere della bellezza di una serie di scatti che Tommaso Forin ha dedicato alle Pale di San Martino immortalata in diverse situazioni di luce all’alba e al tramonto

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Una mostra per una… modella speciale

È uno degli scenari montani più affascinanti del Trentino quello al centro di una bella mostra fotografica visitabile fino al 26 ottobre al Galla Caffè della libreria Galla di Vicenza che ha dato il via nei giorni scorsi alla sesta edizione della rassegna Vicenza e la Montagna. La mostra di Tommaso Forin Pale di San Martino dall’alba al tramonto, presenta scatti scenografici di vedute d’alta quota nelle quattro stagioni illustrando una montagna diversa, vissuta di notte bivaccando nell’attesa di albe e tramonti. Forin é anche autore di una pregevole pubblicazione fotografica sulle Pale di San Martino che ha ispirato la mostra fotografica e che si trova in vendita nelle migliori librerie.

Un libro di 184 pagine con 120 fotografie a colori di grande formato panoramico che prima di tutto suscitano emozioni. Un viaggio che esplora integralmente il più vasto gruppo Dolomitico e lo ripropone nei momenti più spettacolari, quando il sole si alza o si abbassa sull’orizzonte, quando le nuvole sembrano ricoprire e fagocitare anche le vette più alte. L'appassionante racconto fotografico per immagini, che l'autore ha proposto al pubblico vicentino con ben tre filmati da lui stesso realizzati in occasione della vernice della mostra lo scorso 2 ottobre al Galla Caffè, è un percorso in cui le atmosfere suggeriscono agli occhi di chi guarda qualcosa di speciale che riprende vita e forma nelle fotografie. Si respira lo spirito e l'anima della montagna e l'aria fresca del creato nella sua incredibile unicità e ricchezza.

Una mostra per una… modella speciale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)E chi mai avrebbe immaginato, solo tre anni fa, di poter realizzare un libro che raccogliesse le mie foto più belle e sudate? - si legge nell'introduzione del volume a firma dello stesso autore - . L'idea di un libro fotografico nacque quasi per caso, scorrendo velocemente le foto di uno dei miei calendari con il mio amico tipografo che mi lanciò l’idea quasi per gioco. Ho sempre amato la montagna: mi piace scrutarla, abbracciarla attraverso l’obiettivo della mia reflex, appena posso la raggiungo. Perché il tempo per la mia passione non è facile da trovare, stretto come sono tra gli impegni lavorativi e le esigenze dei miei tre figli. Ma le passioni non si riescono a sopire tanto facilmente; come il fuoco, che continua ad ardere sotto la cenere, anche quando sembra che ormai sia spento: così è stato per me, appassionato da sempre di montagna, come può esserlo un ragazzo di pianura, che sin da piccolo subiva il fascino ammaliante delle cime così lontane e a volte irraggiungibili. E allora eccomi a migliorare la preparazione fisica, indispensabile per poter raggiungere quegli angoli che la montagna conserva gelosamente, proteggendoli dagli sguardi indiscreti di chi non sa apprezzare tesori tanto preziosi; la montagna è anche tanta fatica, chiede di guadagnarti letteralmente con il sudore ogni passo, ma quando arrivi alla meta si svela con una dovizia che ripaga per tutto l’impegno profuso.

E leggendo le parole di una cara amica dell'autore – “Quando sei a quell'altezza tu non sei più solo, sei così vicino al cielo che la sensazione è quella di farne parte, non sei più un uomo ma sei parte dell'universo, ed ogni volta che ci pensi vivi la nostalgia di questa bella emozione" - torna alla mente un recente sceneggiato Tv trasmesso dalla Rai col titolo A un passo dal cielo, interpretato dall'inossidabile Terence Hill nei panni di un forestale tutto d'un pezzo e ambientato nel magnifico scenario dell'Alta Val Pusteria e del lago di Braies. Momenti vissuti per lo più in solitaria, perché non è facile trovare compagni disposti ad alzarsi alle tre del mattino, a dormire in tenda a 2.400 metri, a camminare nella notte alla luce della frontale. Quello di Forin è un percorso che parte da San Martino di Castrozza e si snoda da un rifugio all’altro, dal Rosetta al Pradidali, dal Velo al rifugio Treviso per valicare la catena sud delle Pale e passare nella zona meridionale Veneta. Da qui l’itinerario virtuale sale nuovamente da est, attraversando le Pale di San Lucano e risale da Gares per arrivare al cospetto delle vette, del Cimon della Pala, della Vezzana, e i Bureloni che dominano la Val Venegia. Valica infine il passo delle Farangole per chiudere il viaggio tra Mulaz e Castellazz.

Abbiamo incontrato Forin in occasione della presentazione al Galla Caffè.

Una mostra per una… modella speciale (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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