NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Provincia, strategie e obiettivi

Inizia il nuovo corso di Palazzo Nievo dopo l'elezione alla presidenza di Achille Variati. Con quattro sindaci, che fanno parte del consiglio, abbiamo cercato di capire gli scenari futuri

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Provincia, strategie e obiettivi

(C.R.) A Palazzo Nievo è iniziativa la “nuova era” della Provincia di Vicenza, il cui primo consiglio è in calendario per giovedì 30 ottobre. Dopo l'elezione alla presidenza di Achille Variati e la contemporanea elezione di 16 consiglieri ne abbiamo parlato con quattro sindaci, che fanno parte dello stesso consiglio, per capire soprattutto strategie, obiettivi, priorità e programmi: ecco cosa è emerso.

 

Chiara Luisetto, sindaco di Nove: «Porteremo anche le istanze dell'Altopiano, non rappresentato in consiglio»

Provincia, strategie e obiettivi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Chiara Luisetto, sindaco di Nove ed esponente del Partito democratico, è risultata la prima degli eletti. Un risultato a sorpresa visto che la Luisetto è stata eletta primo cittadino la scorsa primavera e quindi rappresenta un volto nuovo della politica vicentina. «Non sappiamo il lavoro che ci attende in Provincia - esordisce la Luisetto - e anche per questo motivo non sarebbe giusto fare promesse alla gente. Per quanto mi riguarda non le ho fatte neanche durante la campagna elettorale del mio comune, tanto meno possiamo farle adesso, visto che la Provincia di Vicenza intesa come nuovo ente si avvia a una "vita" diversa da quella precedente».

«Il compito principale - prosegue Chiara Luisetto - sarà quello di poter rappresentare tutti i comuni del Vicentino, anche di quelle zone, come l'Altopiano di Asiago, che non hanno propri consiglieri. Sarà proprio compito di noi sindaci bassanesi, mi riferiscono oltre alla sottoscritta anche Mauro Beraldin e a Morena Martini, di portare le istanze dei colleghi dei Sette Comuni, che fa parte del nostro comprensorio essendo inserito nell'Ulss n°3. Lo stesso discorso vale anche per le altre zone della provincia: serve una rete da sindaci per recepire le richieste di tutti e poi procedere con le valutazioni. La posizione del presidente Variati? Durante il confronto elettorale lui aveva auspicato una lista unica proprio per garantire un equilibrio a livello territoriale. Questo non è avvenuto, tuttavia sono sicura che, al contrario di come teme qualcuno, non ci sarà il rischio di accentrare i vantaggi sul capoluogo Vicenza, ma si darà risposte per quanto possibile all'intera provincia. Sono inoltre convinta che l'esperienza di Variati da amministratore e la sua competenza professionale, porteranno alla creazione di un gruppo di lavoro capace di crescere e di lavorare assieme, con l'obiettivo finale dell'equilibrio».

«Inutile nasconderci - conclude il sindaco di Nove - che il problema maggiore è legato alle risorse economiche di cui disporrà la Provincia e in tal senso la situazione è abbastanza triste, visto che non sarà comunque far fronte a buona parte delle necessità, come invece era stato possibile fare nei decenni scorsi. Ci sarà da lavorare, ma questo non ci spaventa».

 

Valter Orsi, sindaco di Schio: «È necessaria l'unità di intenti, alla fine possiamo vincere questa sfida»

Provincia, strategie e obiettivi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nel nuovo consiglio della Provincia fa parte anche Valter Orsi, a livello politico rappresentante delle cosiddette "liste civiche", dalla scorsa primavera sindaco di Schio, il terzo centro per numeri di abitanti dopo Vicenza e Bassano del Grappa.

«Sono appena rientrato da un faccia a faccia con Variati (l'intervista è stata fatta nel pomeriggio di martedì 21 ottobre, ndr.) - spiega Orsi - che mi ha ampiamente soddisfatto, perché mi ha ribadito la sua intenzione di fare squadra, creando un gruppo il più coeso possibile proprio per cercare, in questi due anni, di portare a termine gli obiettivi prefissati. Mi ha confermato, dopo averlo fatto anche nelle settimane precedenti le elezioni, l'intenzione di coinvolgere tutti i consiglieri, anche attraverso la distribuzione dei ruoli. Le varie deleghe saranno fondamentali, perché in un territorio molto esteso, con 120 comuni e oltre 850 mila abitanti la suddivisione dei compiti sarà più che necessaria quasi obbligatoria».

«Mi sembra il modo migliore per iniziare con il piede giusto - tiene a precisare Orsi - anche se inevitabilmente in Provincia ci troveremo a fare i conti con risorse limitate a causa dei continui tagli dei fondi destinati agli enti pubblici. In questo il compito di far quadrare i conti, ma credo che il discorso vada esteso anche ai singoli comuni, sia sempre più difficile e ingrato. Anche per questo motivo il lavoro che ci attende dovrà essere supportato da una forte coesione all'interno della grande conferenza dei sindaci che controlla il territorio: in altre parole sarà necessaria l'unità di intenti, alla fine questa è una sfida che possiamo vincere, ma servirà fare squadra e fare in modo che si proceda tutti nella stessa direzione per il bene comune».

Ma quali saranno le priorità della nuova Provincia di Vicenza? È lo stesso sindaco scledense a provare a dare una risposta. «Uscendo dagli schemi classici - spiega Orsi - sarà fondamentale sfruttare le potenzialità economiche del territorio, ma anche gli agganci con la politica nazionale. Vista la situazione attuale un aspetto importante riguarderà il patto sociale e a tal proposito serve un tavolo unico per tutto il Vicentino. Un settore quest'ultimo che noi conosciamo bene visto che facciamo da capofila, avendo avviato a Schio una nuova sperimentazione. Anche gli interventi sull'edilizia scolastica e sulle strade contribuiranno a mettere in moto l'economia, in quanto si fanno lavorare le aziende».

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