NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Liceo sportivo, Vicenza fa da apripista

Ad Asiago avviato il primo corso autorizzato dal Ministero, ma nel Vicentino ci sono diverse sperimentazioni. La novità (in esclusiva per noi) dell'assessore Elena Donazzan: dal prossimo anno probabile via libera per più istituti in ogni provincia

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Liceo sportivo, Vicenza fa da apripista

(C.R.) È il liceo sportivo la novità principale dell'istruzione a livello nazionale nella stagione 2013-2014. Il Ministero ne ha attivato una per provincia (nelle metropoli un numero maggiore), delegando le regioni alla scelta della città, non sempre il capoluogo di provincia, come accaduto nel Vicentino, dove il nuovo corso è stato assegnato ad Asiago. «Il liceo sportivo è un’articolazione del liceo scientifico e prevede un incremento delle ore di educazione fisica e delle discipline connesse alla gestione del fenomeno sportivo», la presentazione del Ministro della pubblica istruzione, Francesco Profumo, del nuovo corso di studi.

Quello avviato ad Asiago all'inizio di questa annata e inaugurato la settimana scorsa è, come detto, il primo in provincia approvato dal Ministero, ma non l'unico. A livello sperimentale e grazie all'autonomia scolastica un esperimento in questo senso viene portato avanti per il secondo anno al liceo "Tron" di Schio e da quest'anno anche al "Da Ponte" di Bassano del Grappa. Lo stesso avviene anche all'istituto "Farina" di Vicenza, che nelle proposte della scuola secondaria di secondo grado propone per l'appunto il liceo scientifico a livello tradizionale e quello ad indirizzo sportivo. Sperimentazione in atto anche all'Istituto Santa Dorotea di Thiene, che già diversi anni garantisce agli studenti la possibilità di scegliere l'educazione motoria di base nel biennio. Tornando nel capoluogo da anni l'indirizzo di liceo sportivo rappresenta un fiore all'occhiello dell'istituto "Baronio", che tuttavia non è una scuola pubblica ma privata, dove si può conseguire un diploma che consente poi di accedere all'Università.

 

Mario Porto, preside dell'istituto comprensivo di Asiago: «Primo anno del liceo sportivo con 17 iscritti, 4 di loro arrivano dalla pianura»

È stata dunque Asiago la località vicentina prescelta per ospitare il primo liceo sportivo del Vicentino. Una scelta non facile, anche viste le pressioni (politiche e non) che hanno riguardato tale decisione: in lizza c'erano anche Bassano del Grappa e Schio ma alla fine la scelta è caduta sul capoluogo dell'Altopiano dei Sette Comuni dove l'Istituto di istruzione superiore, intitolato allo scrittore Mario Rigoni Stern, comprende il liceo Pertile (all'interno del quale è stato per l'appunto aggiunto l'indirizzo sportivo), l'istituto tecnico commerciale (ora "economico" con la riforma scolastica) e l'istituto Lobbia, che comprende anche la scuola alberghiera, con quest'ultima che continua a restare un fiore all'occhiello. Nelle scuole superiori di Asiago gli studenti iscritti quest’anno sono 701, rispetto ai 632 della stagione scorsa, con un saldo attivo di +69.

Liceo sportivo, Vicenza fa da apripista (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Siamo felici di proporre il liceo sportivo - spiega il professor Mario Porto, preside di tutti gli istituti superiori di Asiago, personaggio molto noto in Altopiano per essere stato per alcuni mandati sindaco del comune di Roana - siamo convinti possa diventare un'eccellenza, come lo è stato sin dall'inizio l'alberghiero. Ci riteniamo soddisfatti delle iscrizioni del primo anno: sono infatti 17 gli studenti, tra cui 10 ragazze e il rimanente maschi, dei quali 4 provenienti dalla pianura. Riteniamo che dal prossimo anno tale numero possa aumentare, anche tra i ragazzi non residenti in Altopiano. Da normativa il tetto massimo fissato è di 30 studenti, oltre non si potrà andare».

Al "Pertile" il liceo ad indirizzo sportivo affiancherà i due già presenti, quello tradizionale (lo scientifico) e quello delle scienze applicate: si strutturerà su un biennio di 27 ore settimanali e un triennio di 30 ore come tutti i licei. Anche se è prevista la settimana corta (niente scuola al sabato), non sono previsti rientri pomeridiani nelle aule, anche se comunque buona parte dei pomeriggi sarà comunque utilizzata per l'attività sportiva, di squadra o singola, eventualmente anche con la presenza dell'insegnante di educazione fisica.

Ma come è strutturata la settimana al liceo sportivo? È lo stesso professor Porto a spiegarlo. «Delle 27 ore di lezione 6 sono dedicate allo sport, sia attività da svolgere negli impianti sportive del comprensorio che di materie specifiche, come ad esempio scienze motorie, poi nel triennio diritto ed economia dello sport. E poi anatomia e fisiologia umana, biologia, chimica e scienza della terra e. In compenso non c'è il latino e un'ora in meno di filosofia. Una scuola rivolta non solo agli atleti, ma anche a chi vorrebbe un futuro come dirigente sportivo oppure come allenatore, ma anche come imprenditore nel settore impiantistico, giusto per restare in tema con gli sport invernali. Ma il percorso formativo è indicato anche a chi intende intraprendere la strada di accompagnatore, fisioterapista o medico sportivo».

Asiago dunque fa da apripista. «Noi puntiamo - conclude il preside - sugli sport invernali: dallo sci alpino al fondo, dal salto con gli sci allo snowboard, sino al pattinaggio su ghiaccio, con l'Altopiano che vanta ora tre impianti, i palazzetti ad Asiago e Roana e la pista in quota a Busa Fonda di Gallio. Ma qui si può praticare anche il golf, abbiamo una piscina a Canove a cui vanno aggiunti anche i maneggi e i boschi considerati ottimi per nuove discipline come il nordic-walking e l´orienteering. Comunque non abbiamo preclusioni: dei nostri 17 studenti la maggioranza pratica lo sci ma abbiamo anche una pallavolista, un pattinatore e un ciclista».

 

Elena Donazzan, assessore regionale all'istruzione: «Il Ministero sta decidendo di non limitare un solo liceo sportivo per provincia: Schio e Bassano sono pronte»

«Con orgoglio e felicità abbiamo dato l'avvio ad Asiago al primo liceo sportivo che la Regione ha autorizzato a partire da questo anno scolastico. Ma c'è una novità proprio di questi ultimi giorni: il Ministero sta pensando di non limitare un solo corso per provincia, quindi dall'anno scolastico 2015-2016 anche Schio e Bassano del Grappa, che avevano fatto richiesta, potrebbero avere il loro liceo sportivo. Io sono d'accordo su questa possibilità aperta a tutti». È quanto dice, in esclusiva al portale www.ladomenicadivicenza.it l'assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, che esprime con slancio la sua personale soddisfazione e quella dell’ente veneto per l’avvio di una realtà scolastica inusuale, la prima nel panorama regionale e che la Regione ha fortemente voluto.

Liceo sportivo, Vicenza fa da apripista (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«L'avvio del liceo sportivo è un bel successo per tutti - afferma la Donazzan - perché apre importanti prospettive. Ed è importante per tutto il comprensorio montano per continuare a rafforzare e diversificare l’offerta d’istruzione e formativa della scuola dell’Altopiano di Asiago e farla diventare punto di riferimento anche fuori provincia. Le premesse, dunque, ci sono tutte per poter sviluppare progetti ad ampio respiro, in grado di garantire una qualificata preparazione didattica e anche un possibile sbocco lavorativo, con potenziali diversificate offerte occupazionali. Devo ammettere che scegliere una sola località non è stato facile, perché io abito a Bassano e alla fine scegliere la città del Grappa poteva essere una decisione contestata. In ogni caso nessun dubbio sulla scelta di Asiago perché è una piazza unica, ma soprattutto perché si è voluto dare una un aiuto concreto e una risposta alla montagna, spesso penalizzata: mi auguro che ad Asiago possa sorgere anche un convitto che è un modo per costruire i gruppi, come avviene in tutti i team sportivi».

Dalla stagione 2015-2016 i licei sportivi autorizzati dal Ministero potrebbero essere più di uno per provincia. «Schio e Bassano - riprende Elena Donazzan - avevano già fatto richiesta, il primo sfruttando il fatto di essere un centro Coni per quanto riguarda l'atletica, che come noto garantisce il fatto di poter praticare un elevato numero di discipline, diverse tra loro. Per quanto riguarda la città del Grappa è alta la presenza di sport di squadra, sicuramente avrebbe un bel successo. Mi ha un po' sorpreso che la richiesta non sia arrivata da Vicenza, ma sono convinta che se ci sarà il via libero dal Ministero la proposta del capoluogo arriverà sicuramente, se si considera l'alta presenza di squadre, una società di atletica leggera fiore all'occhiello a livello nazionale (l'Atletica Vicentina, ndr.) e un bacino di udienza molto ampio».

«Anche per la Regione Veneto si tratta di un successo - conclude l'assessore - visto che abbiamo investito molto sull'impiantistica sportiva, sul progetto +Sport a scuola e su Assosport, l’associazione che riunisce le aziende del settore. I risultati ci danno ragione, bisogna crederci sino in fondo».

 

Gianfranco Bardelle, presidente Coni regionale: «La convenzione è pronta, manca solo la firma. Lavoreremo con le federazioni dall'anno scolastico 2015-2016»

 

Liceo sportivo, Vicenza fa da apripista (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)(Nella foto: Il presidente Gianfranco Bardelle (a sinistra) con il presidente nazionale Coni Giovanni Malagò)

Chi avrà comunque una regia in questo progetto dei licei sportivi, che ha come obiettivo principale quello di aumentare la diffusione e della pratica sportiva nelle scuole italiane, è il Coni nazionale e regionale, che tuttavia coinvolgerà le singole federazioni per il ruolo di partnership con i singoli istituti.

«La convenzione tra Coni e Ministero - spiega Gianfranco Bardelle, presidente del Coni regionale - è pronta ma deve essere ancora firmata. A me piace dire le cose come stanno e quindi mi ritengo dispiaciuto e amareggiato che questa firma non sia arrivata prima dell'inizio dell'anno scolastico, visto che di questo progetto si parlava da un anno. Noi al Coni eravamo pronti mentre al Ministero non hanno fatto in tempo, probabilmente avevano altre incombenze. Il problema è che se la firma arriva anche in tempi brevi, diciamo fine anno solare, non c'è più la possibilità per intervenire, in quanto i programmi didattici sono già in corso. Vorrà dire che lavoreremo per l'anno scolastico 2015-2016 mettendo a disposizione come Coni le varie federazioni anche in base alle esigenze e alle peculiarità dei vari territori. Avremo il tempo per prendere contatto con le varie realtà, che nel Veneto sono sette, visto che ce n'è una per provincia».

Una volta firmata la convenzione Bardelle e i suoi più stretti collaboratori avranno modo di mettersi in contatto anche con i vertici del liceo sportivo di Asiago. «La decisione della località a scapito di altre - spiega il presidente regionale- è stata fatta dalla Regione Veneto e in particolare dall'assessorato allo sport. Sicuramente si tratta di una scelta fatta proprio per favorire la pratica delle discipline sportive invernali, peculiarità che non avrebbero potuto avere altre località della provincia vicentina. L'Altopiano, lo dice la storia più che il sottoscritto, è stata una fucina di campioni, a cominciare da Enrico Fabris che ha vinto tre medaglie, di cui due d'oro, alle Olimpiadi di Torino 2006. Ma il comprensorio dei Sette Comuni ha lanciato anche sciatori, fondisti, saltatori e hockeisti. Un grande patrimonio per lo sport veneto ma anche nazionale».

Per l'istruzione in Italia si tratta di un importante passo in avanti. «Come Coni siamo felici di questo passo storico - conclude Bardelle - perché due ore di educazione fisica alla settimana, che poi sono non più di 45' alla volta, rappresentano troppo poco per i nostri ragazzi. Ma i licei sportivi, a mio parere, consentiranno di aiutare anche quei ragazzi che magari a 17-18-19 anni svolgono attività sportiva a medio-alto livello. Sino ad ora non sono stati tutelati: spesso, magari costretti a non andare a scuola il sabato perché in trasferta con la loro squadra, venivano interrogati il lunedì».

 

nr. 38 anno XIX del 1 novembre 2014



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