NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Siringhe infette e prezzi stracciati: riecco l'eroina

Dal Sert di Vicenza un forte allarme sul fronte di spaccio e consumo: sembra di essere tornati ai terribili anni 80 quando prese il via il diffondersi dell'Aids - Dosi a pochi soldi, la droga è tagliata e di pessima qualità, ma rifà mercato e di nuovo si rischia grosso

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Siringhe infette e prezzi stracciati: riecco l'ero

(g. ar.)- Ed ecco che torna a comparire quello stesso terribile spettro già visto tanti anni fa sugli spalti del castello di Vicenza; le tinte sono tra il grigio e il nero, le prove sono soltanto indiziarie, ma ce n'è d'avanzo per arrivare ad una conclusione che davvero deve rallegrare ben poco, anzi niente: sul mercato degli stupefacenti sta tornando l'eroina. I segnali sono vari, non pochi, le testimonianze più che affidabili anche se non abbondano, il nervosismo cresce sensibilmente anche perché quelli che di queste cose se ne intendono davvero in quanto ci lavorano quotidianamente, cioè l'équipe del Sert del San Bortolo, dicono non a bassa voce che il verificarsi di alcune coincidenze molto sospette deve allarmare seriamente. Non solo i medici, naturalmente, ma anche le forze dell'ordine che per la verità non hanno mai sospeso per un attimo la loro azione in questo settore, come in altri, ma che forse questa volta non hanno percepito la novità vera. Cioè quella che si ricava dalle coincidenze di cui abbiamo parlato: quattro morti per overdose in estate, un numero crescente di tossicodipendenti che vengono a farsi curare sostenendo di aver utilizzato droga comprata per pochi soldi, ma tagliata malissima, un numero sempre più rilevante di siringhe sporche che vengono ritrovate nei punti cruciali della città, soprattutto i più noti luoghi di spaccio.

Siringhe infette e prezzi stracciati: riecco l'ero (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)RITORNO AGLI ANNI ‘80- E così un addetto ai lavori di primissima trincea, Vincenzo Balestra, responsabile del servizio per le tossicodipendenze e alcolismo al San Bortolo, scende in campo direttamente con una dichiarazione davvero preoccupante per la prospettiva che disegna: sta tornando l'eroina, ma non solo, sta tornando con il sistema dell'utilizzo di siringhe dopo a lungo essere stata usata "solo" per... sniffata. In poche parole, dice il dott. Balestra, si sta profilando una situazione da fine anni 80, quando mentre il decennio si chiudeva l'ottimismo "reaganiano" che vi si era impresso nel culto del cosiddetto superfluo e senza shockminimi sull'incertezza economica, si capì che passato il boom della cocaina e dei cocktail di pastiglie o di allucinogeni, il sentiero piegava verso una discesa vertiginosa favorita dalla nuova realtà dei rapporti sociali, dall'inizio della prima crisi economica e del lavoro che cominciava a mancare, oltre che nel quadro di quel dissolvimento progressivo dei punti di riferimento normalmente accettati che lasciava un vuoto spaventosamente profondo. Quello era stato il secondo momento chiave per l'eroina e il mercato si era difatti subito riacceso con la solita tecnica dello spaccio che vuole riprendere quota: prezzi bassi per un certo periodo, molto breve, dosi tagliate ma che non fossero troppo tagliate, raccolta di nuovi adepti, ed infine prezzi che lievitano, nuovi adepti che non si staccano, incassi più che soddisfacenti.

DROGA FACILE E BRUTALE- Questa volta però la prospettiva di assieme, quella che circonda la realtà quotidiana nella quale tutti viviamo, è peggiorata notevolmente. Mentre in Europa si discute sul gravissimo problema dello 0,3% dei conti finanziari da far quadrare, la quota di disoccupazione si è ingigantita, ma soprattutto oltre al freno reale dell'economia che stenta molto a ripartire c'è lo stato di non lavoro di 30 giovani su 100. In Italia questa quota peggiora al sud perché supera il 40. Tutto pare organizzato a bella posta per ricreare incubi che parevano superati, almeno in parte. Ed ecco che l'eroina rifà capolino per affermare una volta di più che la droga per iniezione endovenosa, la più povera ma anche la più pericolosa e brutale per il metodo utilizzato, riappare come magicamente su un mercato occupato in altre faccende di stupefacenti: cocaina, pasticche, forse ancora allucinogeni. E torna il sistema dello spaccio più accorto, quello dei commercianti che allungano una mano prima di tutto "amica, che ti porge una bustina a prezzo stracciato e tu la consumi. E ti va bene se non ci resti secco subito. Come i quattro dell'estate scorsa. Perché il prezzo basso non vuol dire vantaggi per il compratore, ma al contrario significa che ti stanno dando la quantità di stupefacente più o meno corrispondente a quanto paghi. La differenza è nel peso della bustina. Sembra vantaggioso per quei pochi soldi, mentre è il contenuto che non va: tagliata che di più non si può. Il tutto, per vedere di arrivare al momento in cui il mercato avrà ripreso e si potrà cambiare prezzo e (meno) qualità, allo stesso tempo. Quanti ragazzi ci sono caduti e ci cadranno ancora? Al Sert fanno previsioni indiziarie che verranno approfondite con le prossime statistiche, ma bastano per dare i brividi.

Siringhe infette e prezzi stracciati: riecco l'ero (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PIU' DI QUALCHE INDIZIO- Del resto Vincenzo Balestra quando è stato chiamato in Prefettura per partecipare alla riunione insieme con i rappresentanti delle forze dell'ordine è stato molto chiaro. Dice che per lui si è trattato di riferire una sua riflessione, ma chiaramente la fonte è tanto tecnica da dover essere presa molto sul serio. Balestra dice: "Ho parlato dell'esperienza che stiamo facendo proprio in queste settimane, dopo i quattro morti di qualche mese fa; parlo sulla base di quanto ci dicono i nostri pazienti. Ci dicono che la droga è tagliata, che costa poco, ci chiedono aiuto e noi naturalmente glielo diamo assistendoli, ma si sta facendo strada anche un'altra realtà a cui credo che nessuno pensasse più e cioè quella delle siringhe scambiate e con utilizzo multiplo, le siringhe che passano di mano in mano prima di venire gettate, che nel percorso da un consumatore all'altro vengono ripulite sotto l'acqua di una fontanella, quelle stesse siringhe che fino a non molti anni fa, quattro o cinque, venivano distribuite gratuitamente, operazione che aveva eliminato appunto il pericolo delle siringhe usate e poi buttate via nei luoghi pubblici, sporche, infette, con gravissimi pericoli per chi le toccasse. Il problema è evidentemente molto preoccupante perché riprendendo a funzionare questa catena ammalata quel che si rischia è di esporsi ad una serie malattie che vanno dall'epatite all'Aids. Ho detto questo a quella riunione ed ho visto che il Prefetto ha immediatamente preso atto dell'allarme promettendoci una volta ricevuto le nostre statistiche aggiornate di stabilire un'azione concertata per mettere sotto controllo il nuovo fenomeno. È una mia riflessione su base indiziaria, ma sono convinto purtroppo che si trattati di qualcosa che avremo purtroppo modo di verificare molto presto proprio basandoci sulla casistica che ci verrà presentata dalla quotidianità del servizio".



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