NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Lombardi tra la Villa e il K2

In un libro curato da Andrea Savio e Luca Trevisan, viene ripercorsa l’attività di Vittorio Lombardi tesoriere e finanziatore della missione sul K2 e ricordata la sensibilità che lo portò ad acquistare e restaurare la villa di Montecchio Maggiore

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Vittorio Lombardi

Cosa lega la storica conquista italiana della montagna K2 con Villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore? Lo raccontano sessant'anni dopo due autori vicentini, Andrea Savio e Luca Trevisan, che scrivono a quattro mani il libro Vittorio Lombardi. Mecenate illuminato e tesoriere della conquista italiana del K2 (Cierre Edizioni, Sommacampagna). La storia ufficiale dice che nel 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, assieme ad una squadra di una trentina di alpinisti, ricercatori e scienziati guidata dal geologo Ardito (di nome e di fatto) Desio, raggiungevano per la prima volta nella storia la vetta del K2, la seconda vetta più alta del mondo dopo l'Everest. Un'impresa - raccontata anche in un recente sceneggiato Tv sulle reti Rai - che rilanciava l’Italia dopo gli anni della dittatura e dopo le esperienze della seconda guerra mondiale.

Vittorio Lombardi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Lombardi era un ricco industriale sensibile all’arte e amante della montagna al punto da ricoprire ruoli di rilievo nel Cai. Decise di impegnarsi personalmente come tesoriere della spedizione sul K2 per permettere che la missione, messa a rischio da alcune disavventure, potesse aver luogo. Si dice che un giorno del 1953, passando davanti alla villa di Montecchio (luogo al quale rimase legato e dove venne sepolto dopo la morte assieme alla moglie) e vedendola in uno stato di abbandono e decise di acquistarla, restaurarla e donarle una destinazione d’uso futura. Questi due episodi – che costituiscono le due anime di cui si compone il libro, rispettivamente curate da Savio e Trevisan – permettono di raccontare per la prima volta nei dettagli la figura di Lombardi, facendo riferimento a documenti fino ad oggi inediti.

Promosso e finanziato per la parte delle ricerche storiche dalla sezione Cai di Montecchio Maggiore, il libro è stato presentato in un convegno a Villa Cordellina Lombardi di Montecchio, col patrocinio del Cai nazionale. Al convegno hanno partecipato, oltre ai due autori, Remo Schiavo, curatore artistico testamentario della Villa, il presidente nazionale del Cai Umberto Martini e i presidenti del Cai Veneto Francesco Carrer e della sezione di Montecchio Maggiore Giovanni Beato. All'incontro era presente anche il responsabile culturale dell´iniziativa, Luciano Chilese, che ha raccontato l´avventura dei partecipanti al trekking al ghiacciaio del Baltoro nel 60 del K2, organizzato dalla sezione del Cai di Montecchio lo scorso agosto a memoria di Lombardi.

Vittorio Lombardi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Come scrive il presidente del Cai nazionale Umberto Martini, lo splendore delle luci giustamente puntate sul successo della spedizione al K2 alla conclusione della medesima e le forti ombre proiettate dalle polemiche e dalle conseguenti vicende giudiziarie poi, hanno per lungo tempo oscurato le figure e i ruoli di coloro che nell’ambito del Club Alpino Italiano con il loro personale impegno consentirono all’idea e al progetto della spedizione di divenire realtà. Lombardi curò in particolare gli aspetti organizzativi e amministrativi, e dopo la partenza e il ritorno della spedizione curò la gestione dei finanziamenti, anticipati dal cai. Il tutto con una incessante attività in merito alla quale Ardito Desio nella circostanza della morte di Lombardi, avvenuta tre anni dopo, dichiarò che senza Vittorio Lombardi, tale organizzazione, premessa indispensabile alla vittoria italiana sul K2, non si sarebbe certo potuta realizzare.

Secondo Chilese e Beato, le tre date 1954, 2004 e 2014 legano la sezione Cai di Montecchio a vario titolo al nome di Lombardi. Nel 1954 la giovane sezione partecipa alla sottoscrizione lanciata da Lombardi a sostegno economico alla spedizione del K2 con la somma di 5000 lire. Nel 2004 fervono in tutta Italia le celebrazioni per il 50° della salita italiana al K2, e sembrano non finire le polemiche sul contributo di Bonatti alla riuscita dell’impresa; una spedizione italiana sale vittoriosa sul K2; vari trekking risalgono il ghiacciaio del Baltoro; libri, riviste, video inondano scaffali ed edicole. In tanto proliferare di iniziative un nome non circola mai. Interviene allora Remo Schiavo1 che telefona al presidente della sezione di Montecchio: "Lo seto Luciano che Lombardi el gera uno del K2?". Che Lombardi fosse il munifico mecenate della villa Cordellina era noto a tutte le persone di Montecchio di media cultura, ma che avesse avuto parte a qualche titolo anche alla vicenda del K2 era una novità assoluta. Saltò fuori il verbale originale della Commissione organizzativa della spedizione sul K2. Viene coinvolta immediatamente la Provincia di Vicenza, proprietaria della villa, e – unici in Italia – fu organizzata in tarda estate una commemorazione di Vittorio Lombardi tesoriere. Nel 2014 infine il convegno e l'uscita del libro preceduti l'anno scorso da una lettera di Chilese al presidente nazionale Umberto Martini mettendolo al corrente dell’intenzione di iniziare seriamente le operazioni, affidando alla casa editrice la stampa di 1500 copie del volume che presenta le ricerche portate a termine.

Abbiamo incontrato uno dei due autori del libro, Luca Trevisan.

Vittorio Lombardi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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