NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La “coop” dei teatri vicentini

Il circuito Vi.Vi. è una sorta di consorzio della cultura, il vicentino è tra le poche provincia a riuscire a fare squadra, interessante la proposta di un abbonamento itinerante, valido per 6 spettacoli in 6 diversi teatri

di Elena De Dominicis
elenadedominicis@virgilio.it

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spettacoli 2014-2015

Anna Cappelli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)@artiscenichecom

 

Mercoledì mattina al Teatro Comunale di Vicenza è stata presentata la stagione di spettacoli 2014-2015 di tutti i teatri di Vicenza e provincia appartenenti al circuito teatri Vi.Vi.. Una delle novità di quest’anno è la possibilità dell’abbonamento itinerante: 6 spettacoli in 6 teatri a 60 euro. Anche quest’anno sarà attivo il progetto di servizio sociale “inOltre, la salute dell’imprenditore” in collaborazione con la Dr.ssa Emilia Laugelli, responsabile dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell’Ospedale ULSS nr 4 Alto Vicentino, finalizzato all’assistenza psicologica agli imprenditori in difficoltà mettendo a disposizione dei biglietti. Il primo spettacolo della Stagione del circuito TeatriVi.Vi. sarà il 4 e il 5 novembre a Schio, con Neri Marcorè e la Banda Osiris in “Beatles Submarine”. Il Comunale di Thiene aprirà la stagione il 6,7 e 8 novembre con “Amadeus” con Tullio Solenghi, Aldo Ottobrino e Roberto Alinghieri. Il Comunale di Vicenza l’11 novembre con Filippo Timi in “Schianto”. Il 19 novembre il Mattarello di Arzignano aprirà la stagione con Giorgio Albertazzi ne “Il mercante di Venezia”. Il 22 novembre il teatro di Lonigo ospiterà fuori abbonamento il VII Festival del Fantastico. Il 24 Il Remondini di Bassano del Grappa apre con Lella Costa e Paolo Calabresi in “Nuda proprietà”. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.teatrivivi.it. Abbiamo incontrato il presidente dell’AGIS del Triveneto Franco Oss Noser, intervenuto alla conferenza stampa.

spettacoli 2014-2015 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Questa del circuito dei 6 teatri è una novità, anche nell’ottica che nel Triveneto in cui non c’è una grande città che centralizza come possono essere Milano, Geneva o Torino. L’offerta è molto “spalmata” e diffusa sul territorio.

Franco Oss Noser: “Succede soprattutto nell’ Italia del centro settentrione, si sta sviluppando molto il Sud da questo punto di vista, il fatto che l’offerta sia spalmata sul territorio non è un incentivo per mettersi assieme, perché sarebbe molto più facile se l’offerta fosse poca. C’è poi il discorso dei programmatori, del sapore di campanile: “io sono meglio di quello- l’altro ha imparato da me”; Gli operatori dello spettacolo sono come tutti gli uomini e tutte le donne, c’è molto amor proprio soprattutto nell’arte perché compilare programmi è un fatto molto importante, forse a pari dignità che realizzare lo spettacolo. Collocarlo insieme ad un altro, in quel dato periodo, con un pensiero, è come fare un palinsesto: se parliamo di letteratura è come il pool di lavoro che sceglie quali romanzi o testi pubblicare per una casa editrice, ci vuole competenza".

In conferenza stampa diceva che il Veneto è capofila in questo tipo di iniziativa, che in Trentino non l’avete.

“Neanche in Friuli, se è per questo".

Come mai non c’è questo tipo di consorzio della cultura?

“Perché in tutti i territori la politica non ha ancora espresso, secondo me, quello che dovrebbe esprimere in termini di governo delle attività culturali e quindi neanche la Regione Veneto l’ha fatto. Qui evidentemente un paio di comuni ( che poi si moltiplica se funziona, come sempre) hanno avuto questa intuizione. Secondo me il pensiero che questa parte del Veneto, Vicenza e queste cittadine, siano una città diffusa, avere questa coscienza, è la scintilla del motore, poi evidentemente qui gli operatori si stimano, terzo, gli assessori non hanno mire di primazia. Sono tre argomenti molto importanti da questo punto di vista per cui, in assenza di un’attività di governo politica sono le professionalità e i pensieri degli operatori e dei politici locali che prendono il sopravvento".

Si parla anche di imprenditoria dello spettacolo: lei ha parlato di utente-cliente-cittadino. Quindi non è soltanto vendere uno spettacolo ma continuare nella proposta e nella fidelizzazione del pubblico. Qual è il rischio? Magari con proposte nuove, a volte bisogna anche un po’ “sconvolgerlo” il pubblico per “educarlo”: nell’ambito della fidelizzazione come si educa il pubblico a qualcosa di nuovo, secondo lei?

“Il discorso ha due “corni”: il primo corno è quello che l’operatore, il compilatore, deve capire che il rinnovo e l’ampliamento del pubblico è un fatto determinante per l’attività di quel teatro e della sua attività professionale. Il secondo, è la comunicazione. Molto spesso noi riserviamo poche risorse alla comunicazione e spessissimo la nostra è una comunicazione vecchia: si pensa che lo spot radiofonico, la locandina, il dépliant siano il mondo della comunicazione, è sbagliato. Noi come AGIS abbiamo messo a punto e stiamo cercando i finanziamenti per un’app per lo spettacolo sia cinematografico che dal vivo, dove il cittadino può dire: io stasera voglio andare a teatro, sono a Vicenza o a Schio, dove trovo teatro stasera?”

spettacoli 2014-2015 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Quindi sfruttando la tecnologia della geolocalizzazione.

“Bravissima: questo è lo strumento dei ragazzi e dei giovani. Loro non guardano la televisione in senso informativo, la guardano solo nel senso ricreativo, l’informazione è sulla app. Allora noi dobbiamo esserci sullo smartphone ma in maniera allettante: ti do un prodotto che vedrai, dei punti che ti interesseranno moltissimo e ti farà godere, allora l’app comprenderà dei trailer dello spettacolo, sull’attore, su quel regista, sempre approfondimenti tali per cui noi dobbiamo incuriosire. I nostri ragazzi non sono sciocchi, parlano e comunicano in un altro modo e noi dobbiamo comunicare con loro".

Per accattivarsi il pubblico più giovane molto spesso si fanno delle proposte e delle scelte artistiche e stilistiche che siano compatibili con i loro gusti e il loro mondo, che però non soddisfano magari il pubblico tradizionale.

“Io ho 70 anni: a me non interessano le automobili sfiziose, a me interessa l’automobile prevedibile. La stessa cosa vale per il pubblico dello spettacolo, allora io devo chiaramente dividerlo il pubblico, perché non esiste IL pubblico, esistono I pubblici. Come la musica: tu ascolterai musica ma non ascolti tutta la musica, ma una parte di musica, allora io devo comunicare con te per quella parte che ti interessa e dirti: questo ti interessa poi, se vorrai, c’è anche questo ma questo è la roba per te. Non intercettarlo dicendo bugie facendo un melange di tutto, io devo intercettarlo proponendo quello che a lui interessa: quando tu mordi la Sacher dopo ti interessano anche i cannoli!”.

spettacoli 2014-2015 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Quest’anno c’è il centenario della Prima Guerra Mondiale. Farete un programma in tutto il Triveneto fino al 2018? Come sta reagendo il pubblico giovane? Anche perché trattandosi di Prima Guerra Mondiale è praticamente impossibile che ci siano persone che possano dare una testimonianza diretta, quindi c’è meno il fascino della “nonna che racconta”.

“Le iniziative che si stanno mettendo a punto nelle tre regioni sono iniziative molto forti e molto larghe. A differenza del Veneto, che è tutto italiano, allora,sia il Friuli che il Trentino Alto Adige appartenevano all’Impero per cui hanno combattuto dall’altra parte, quindi è un punto molto delicato ed importante".

Si sono ritrovati a combattere tra familiari, le vallate sono state divise, le famiglie sono state spezzettate.

“Esatto, per cui le tre regioni, si stanno organizzando in maniera diversa ma si stanno collegando rispetto a questo: è anche importante che il pubblico veneto comprenda che nel Trentino Alto Adige eravamo nemici. Secondo me le tre regioni ancora non dialogano come dovrebbero dialogare. l’AGIS ha fattola sua parte e ha insistito da subito però vedo qualche segno di miglioramento". 

 

nr. 37 anno XIX del 1 novembre 2014


spettacoli 2014-2015 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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