NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Nel magazzino un polo scolastico?

L'agenzia tabacchi è finalmente del Comune. “La destinazione scolastica può essere una buona idea - commenta il sindaco di San Nazario - certamente sarà un sito a disposizione dell’intera vallata"

di Gianni Celi

facebookStampa la pagina invia la pagina

magazzino tabacchi di Carpanè

Esulta il sindaco di San Nazario, Ermando Bombieri alla notizia che, finalmente, dopo tanti anni di aspettative, l’Agenzia del Demanio ha dato l’ok per la cessione, a titolo gratuito, della vecchia Agenzia tabacchi di Carpanè.

magazzino tabacchi di Carpanè (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Il 29 agosto scorso – ci conferma il primo cittadino del Comune valligiano - abbiamo ricevuto la comunicazione della decisione di mettere a disposizione del nostro territorio quel complesso che i troppi anni di inattività hanno danneggiato non poco. La cosa più importante, comunque, è stata la notizia che lo Stato non avrebbe voluto nemmeno un centesimo in cambio”.

Ricordiamo che è dagli inizi del duemila che l’allora Comunità montana del Brenta insisteva con il Ministero delle Finanze perché concedesse quel fabbricato ai valligiani senza chiedere nulla in cambio. Il Demanio però, dopo l’arrivo del famoso Federalismo demaniale, spiegava che non vi era alcun problema di mettere a disposizione il dismesso magazzino tabacchi di Carpanè, ma a patto che si fosse versato allo Stato un importo di due milioni 700 mila euro. La stima del valore di quel complesso era stata effettuata da tecnici arrivati da Roma che , ovviamente, ben poco conoscevano la realtà di un edificio posto in una situazione non certo felice per eventuali utilizzi industriali e, comunque, bisognoso di interventi di ristrutturazione eccessivamente onerosi.

Ecco, a proposito, il testo della relazione dei tecnici del “Patrimonio dello Stato”, redatta nel 2007 dopo un sopralluogo: “Il complesso immobiliare, utilizzato per la lavorazione e l'immagazzinamento del tabacco, risulta dismesso dall'ottobre 1996. Edificato su un lotto di superficie catastale pari a mq. 12.936, con una superficie coperta di mq. 9.239 , si sviluppa in un unico corpo di fabbrica su tre livelli fuori terra. Il piano terra costituisce il fabbricato industriale vero e proprio, diviso per reparti di lavoro ed aree tecnologiche e di servizio, mentre il piano primo comprende alloggi di servizio ed alcuni locali adibiti ad uffici, cucina e mensa. Per quanto riguarda il secondo piano, questo è adibito a soffitte che presentano un'altezza variabile da 1,5 a 2,5 metri. La struttura, di forma irregolare, è realizzata in cemento armato, con solai in latero cemento e tamponature in muratura. Da un punto di vista tipologico, il complesso si articola in dieci corpi di fabbrica, diversi per forma, superfici ed altezza, ma integrati funzionalmente fra loro. I vari corpi sono separati strutturalmente dalla presenza di giunti costruttivi che rendono possibile la demolizione di un blocco senza conseguenze dal punto di vista strutturale per quelli contigui. Lo stato di conservazione del complesso immobiliare è mediocre, infatti si rilevano i primi segni di infiltrazione e fessurazione dei solai e delle tamponature. Tutti i servizi igienici e locali accessori risultano inadeguati. La zona relativa agli uffici ed agli alloggi presenta un cattivo stato di manutenzione sia per quanto riguarda la pavimentazione che per le superfici murarie; la copertura è prevalentemente costituita da lastre di cemento amianto con chiari segni di deterioramento. Le aree esterne sono in un totale stato di abbandono”.

Il magazzino tabacchi di Carpanè ha avuto i suoi momenti di gloria per una quarantina d’anni quando la valle del Brenta era tutta coltivata a tabacco. La sua realizzazione risale, infatti, al 1957 e costò la bellezza di un miliardo delle vecchie lire. La struttura era considerata un vero e proprio fiore all’occhiello per la valle e un dato della stagione tabacchicola 1959-1960 parlava di un apporto giornaliero di una decina di tonnellate di foglie di tabacco lavorate. Erano una settantina , poi, le persone impegnate nel primo dopoguerra nell’Agenzia, un numero che, negli anni sessanta, sarebbe sceso a meno di trenta. Il declino dell’Agenzia tabacchi di Carpanè fu lento ed inarrestabile, basti pensare che tra il 1961 ed il 1971 la superficie coltivata a tabacco, nella valle del Brenta, passò dai 142 ai 37 ettari (nel 1880 gli ettari coltivati a tabacco erano 457 con oltre quindici milioni di piante). Due furono i motivi principali della morte di una coltivazione che per secoli aveva rappresentato la principale fonte di reddito per i valligiani: il primo era dovuto ad una industrializzazione crescente dopo una guerra distruttrice e che richiedeva quindi manodopera specialmente giovane, la seconda dall’ingresso sul mercato delle sigarette confezionate con prodotti aromatizzanti e leggeri provenienti dall’America. Per i giovani della valle , ovviamente, era molto più appetibile un posto sicuro in fabbrica con una paga certa a fine mese e senza i pericoli atmosferici che la coltivazione proponeva (grandine, peronospora, siccità, piovosità eccessiva, vento forte)

magazzino tabacchi di Carpanè (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il 1996 segna la fine di questa azienda in sintonia con la fine della coltura del tabacco, in forma intensiva, nel territorio.

Da allora gli amministratori di San Nazario e della Valbrenta, hanno cercato invano di poter fruire di quegli spazi ampi ed ormai inservibili, ma inutilmente. Lo Stato preferiva lasciare allo sfascio un fabbricato di quelle dimensioni piuttosto di offrirlo alla comunità Dopo il decreto di cessione, ma previo pagamento di quei due milioni 700 mila euro di cui parlavamo sopra, s’era fatto avanti qualche imprenditore che però cambiava immediatamente idea nel vedere lo stato in cui versavano i locali dopo tanti anni di incuria. Un altro problema che fermava eventuali velleità di acquisizione, da parte dei privati, era dovuto alla presenza della copertura in eternit la cui rimozione richiedeva una spesa cospicua.

Adesso finalmente è arrivato il via libera alla cessione gratuita al Comune di San Nazario. “Con la consegna delle chiavi da parte del Demanio – spiega il sindaco Bombieri – cominceremo a valutare quale possa essere l’impiego più ottimale per la Vallata. La cosa importante è che il Demanio abbia già provveduto, con una spesa di 200 mila euro, alla bonifica del tetto in eternit e questo ci agevola non poco”.

“Cercheremo di trovare una linea comune – aggiunge il primo cittadino di San Nazario – per decidere il da farsi. Si parlava di un polo scolastico intercomunale e può essere una buona soluzione, ma , visti gli spazi esistenti, penso sia utile usare la struttura anche per i mezzi in dotazione dei vari Comuni, dagli scuolabus, agli oggetti in uso alla Protezione civile, all’accoglienza delle canoe del gruppo sportivo del Corpo Forestale dello Stato”.

“Anzitutto – conclude Bombieri – faremo fare una attenta perizia tecnica per capire la stabilità dell’intero complesso. Tengo, comunque, a precisare che la vecchia Agenzia tabacchi di Carpanè, diventerà un sito a servizio di tutta la comunità della Valle del Brenta, questo deve essere chiaro”.

 

nr. 41 anno XIX del 22 novembre 2014



Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar