NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il grande coraggio di un lavoro a vita

Straordinaria passerella alla cerimonia di Confcommercio che tra le altre categorie ha premiato il gruppo dei Benemeriti: da bambini, con i genitori, non hanno più smesso trasmettendo poi la conoscenza del proprio lavoro ai figli - Iniziative, invenzioni, un'attività che si distingue per la fantasia e che ha davvero attraversato un secolo

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Il grande coraggio di un lavoro a vita

(g. ar.)- Hanno cominciato a lavorare da bambini, appena finita la guerra. Attorno al 46 e 47 si sono impegnati nelle attività dei genitori, mettendoci tutto quel che potevano già a quell'età, obbedienti e scrupolosi nel seguire le direttive dei grandi dai quali dovevano imparare tutto. Una intera generazione che ha vissuto tutta la seconda metà del secolo scorso e che oggi continua a lavorare proseguendo lungo quella falsariga che li ha resi non soltanto Benemeriti del lavoro commerciale, come dice il riconoscimento ricevuto durante l'ultima cerimonia organizzata da Confcommercio, ma anche primi attori di una attività molto spesso allargata oltre il semplice comprare e rivendere. Sono uomini e donne che nel corso della loro lunga vita professionale sono stati capaci di inventare, innovare, figure che quasi sempre proprio per questo particolare sono rimaste sempre a metà strada tra il lavoro commerciale e quello artigianale. La loro storia, raccontata in spizzichi, meriterebbe lunghe cronache, descrizioni minute e precise di un percorso di vita e di lavoro a cui non si può francamente trovare niente di diverso dalla dedizione e dalla genialità delle idee regolarmente messe in pratica. Una cosa colpisce fondamentalmente in questi racconti: disegnano una realtà che permane attuale soltanto grazie al loro saper continuare in tutti i progetti che hanno messo in cantiere e che portano fino alla conclusione più soddisfacente anche quando le età si sono fatte rispettabili, oltre gli 80 anni. L'altro particolare da rilevare riguarda invece quella che può essere una vera e propria analisi sociologica e antropologica legata a queste loro storie: probabilmente si tratta dell'ultima generazione che dall'inizio alla fine degli anni buoni per lavorare ha seguito sempre la stessa strada, non se ne è mai distaccata. Curioso, decisamente, se pensiamo agli anni che stiamo vivendo: chi può pensare seriamente oggi a cominciare un lavoro facendo conti a lunghissima scadenza, per tutta la vita. Forse è davvero l'ultima generazione che si è potuta permettere -a costo di fatiche e sacrifici indicibili- questo tipo di scelta, e naturalmente fa ancora più impressione quando alla premiazione di Confcommercio si è parlato di loro come di persone che sono giunte ad almeno il sessantesimo anno di attività.

LA CORNICE DEI 50ePIU'- Non è d'altra parte un caso se Confcommercio Vicenza abbia guardato e guardi con tanta attenzione a questi suoi veri e propri fenomeni che disegnano le sue stesse dimensioni associative. Lo spirito di aggregazione che lega i tantissimi soggetti di tutte le età all'esistenza dell'organizzazione dei commercianti di Vicenza e provincia frutta quasi naturalmente una successione di fatti, eventi ed iniziative che nel corso dei decenni si sono fatti sempre più precisi e ovviamente sempre più interessanti.

Uno dei motori di questo esprimere lo spirito associativo è sicuramente l'associazione 50ePIU', nata quarant'anni fa e al centro di una attività a larghissimo raggio che coinvolge per età tutti quelli che vi si possono riconoscere carta di identità alla mano. Se all'inizio lo spirito di nascita di questa entità interna a Confcommercio è stata di organizzare saltuariamente un ritrovo degli associati per ascoltarne le segnalazioni, i problemi, le eventuali aspirazioni, bisogna dire che con lo scorrere del tempo è diventata qualcosa di molto diverso, decisamente distaccata dall'origine, in grado di organizzare un calendario di avvenimenti e di richiami per tutti che si estendono praticamente a 360 gradi non dimenticando niente e mettendo quindi a disposizione di chi vuole partecipare numerosissime attività che vanno dalla consulenza tecnica alla gestione del tempo libero con cura particolare per cultura e sport in primo piano. Il presidente di 50ePIU' è da almeno una dozzina d'anni Fiorenzo Marcato che descrive minutamente tutto quel che c'è da sapere sull'associazione e sulle sue iniziative, mettendo in particolare rilievo proprio il fatto che a dominare il quadro di assieme c'è quell'ampiezza straordinaria di temi e di competenze che rende l'associazione un punto di riferimento di primo piano per tutti.

Il grande coraggio di un lavoro a vita (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PARLARE DI TUTTO, PARLARE A TUTTI- Se si potesse chiudere in uno slogan espressivo il tipo di attività che caratterizza 50ePIU' forse parlare di tutto e parlare a tutti sarebbe il più adatto. Fiorenzo Marcato sottolinea proprio questa caratteristica che distingue l'associazione e dice che appunto attraverso questa molteplicità di interessi e di capacità di dialogo si ottiene alla fine di poter dare risposte soddisfacenti ai soci: "Posso dire che tutto sommato lo spirito dell'associazione lo vedo anche e soprattutto in queste occasioni di festa, quando ci si ritrova tutti assieme e ci si accorge che davvero c'è qualcosa di molto importante da dividere. Prendiamo anche soltanto la categoria dei Benemeriti del commercio: ci dimostrano che nonostante i cambiamenti profondissimi a cui abbiamo ed hanno assistito, alla base di tutto c'è sempre e comunque questa incredibile capacità di lavorare e di continuare ad avere iniziative, inventiva, passione per quello che si fa. I Benemeriti hanno cominciato da bambini con i loro genitori in tempio in cui subito fuori dalla guerra non c'erano problemi di limiti di età perché prevalevano i problemi di avere un lavoro o di impararne uno. Erano ragazzini di appena dieci o dodici anni quando hanno cominciato, hanno passato al banco o nei laboratori qualcosa come sessant'anni di vita, hanno avuto successo, hanno saputo trascinare con il loro esempi anche i figli per cui sanno di aver cresciuto un'altra generazione che si è potuta avvicinare e impratichire gradualmente giungendo alla fine ad un grado di ottima conoscenza delle cose che bisogna sapere. È un cambio generazionale in piena regola che tra l'altro ha ancora alla testa gli iniziatori di tanti anni fa. Davvero mi riesce difficile, a meno che non si parli di qualche artigiano, trovare un confronto possibile con questo fenomeno che proprio in casa nostra è cresciuto e si è sviluppato fino a questo punto".

DALLA CONSULENZA AL TEMPO LIBERO- Tornando a parlare con il presidente di 50ePIU' degli aspetti specifici che caratterizzano le attività dell'associazione, la descrive come un lavoro di assieme che negli anni si è gradualmente dilatato fino a raggiungere i livelli di oggi: "Le nostra attività a questo punto spaziano molto oltre quel che ci si proponeva all'inizio. L'associazione in questi quarant'anni è arrivata ad una offerta molto importante di servizio, ma anche di proposte che non hanno niente a che fare con il lavoro. Chiaro che le prime cose di cui ci preoccupiamo nel rispondere alle richieste degli associati riguardano sempre la realtà quotidiana di tutti. Diamo consulenza così su temi come la pensione, la previdenza, i problemi fiscali, l'assistenza di patronato, tutto insomma quel che davvero è espresso come una necessità da chi ci consulta. Ma c'è anche tutto il resto, legato ad una visione più ampia della realtà di cui ci occupiamo. Il che vuol dire curare lo sviluppo di altre attività che spontaneamente ci sono state sottoposte e che sono diventate oggetto di veri e propri programmi. Parlo delle attività culturali, cioè anche del tempo libero, settore in cui abbiamo moltissime iniziative come incontri di prosa e poesia, mostre di pittura e mostre fotografiche, uno sguardo alle esigenze della migliore qualità della vita, cioè del benessere, con incontri specifici. Dopo di che ci tengo a dire che da almeno tre anni abbiamo una certa presenza nei vari sport, in particolare nel ciclismo, dove grazie anche ad alcuni soci simpatizzanti abbiamo messo assieme tre titoli regionali. Come dire, insomma, che occupandoci di tutte queste esigenze che nei decenni sono affiorate nei nostri rapporti crediamo di rispondere in modo positivo e per niente distratto ad una domanda effettiva. Questo è in poche parole offrire un servizio vero ed efficace anche su terreni diversi rispetto a quello principale del tema principale che rimane quello della quotidianità".





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