NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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L’agricoltura è cambiata così!

Attraverso la storia delle macchine agricole Piergiorgio Laverda descrivere i mutamenti e l’evoluzione del lavoro nei campi

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Laverda

Laverda (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Chi ha la fortuna di avere ancora viventi i nonni - vissuti nella prima metà del secolo scorso - avrà sicuramente ascoltato da loro qualche storia o racconto a proposito della campagna e del duro lavoro dell'uomo sulla terra. E alcuni di quei racconti di vita vissuta saranno sicuramente rimasti impressi nella memoria di molti. Il libro di cui ci occupiamo questa settimana si riallaccia in un certo senso a quelle storie, e racconta a sua volta una storia di tecnica e passione, un affascinante percorso che ha portato l’agricoltore ad affrancarsi dalle grandi fatiche del lavoro manuale affidandosi alle macchine per raccogliere il grano o tagliare il foraggio per gli animali. Dalla mano alla macchina - La fiengione e il raccolto nelle campagne italiane del secolo scorso (Edizioni L’Informatore Agrario, Verona) scritto dal vicentino Piergiorgio Laverda, è un itinerario tra storia, tecnica e personaggi che l’autore percorre mettendo a fuoco i passaggi salienti di questa grande rivoluzione che ha interessato l’agricoltura italiana in particolare nel secolo scorso. Perchè raccontare oggi la storia delle macchine agricole da fienagione e da raccolto significa ricostruire l’evoluzione stessa dell’agricoltura italiana da una situazione di estrema arretratezza fino alla moderna realtà efficiente e competitiva.

Laverda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Presentato qualche settimana fa alla Biblioteca La Vigna di Vicenza in collaborazione con l’archivio storico Pietro Laverda di Breganze, il volume spiega come la falciatrice meccanica o la mietitrebbia siano oggi considerate tra le più importanti creazioni dell’ingegno umano, capaci di sostituire il duro lavoro di decine di uomini e di permettere risultati produttivi in grado di garantire cibo ad una popolazione umana in costantemente in aumento. Il percorso tecnologico che ha portato a questi risultati rappresenta un capitolo importante della nostra storia ed ha visto coinvolte centinaia di aziende italiane, dalle maggiori società meccaniche ai modesti artigiani di provincia, nello sforzo comune di affrontare e risolvere i complessi problemi legati alla raccolta e alla lavorazione dei prodotti agricoli. Inoltre, l’estrema varietà del territorio italiano e delle tecniche colturali utilizzate nelle singole regioni ha portato alla costruzione di macchine con caratteristiche particolari che non hanno riscontro nel resto d’Europa. Il libro presenta una esauriente carrellata delle varie soluzioni tecniche e dei modelli più significativi utilizzati nelle nostre campagne a partire dalla metà dell’Ottocento, agli albori della meccanizzazione, fino agli ultimi decenni del secolo scorso, quando l’agricoltura italiana ha raggiunto il livello di industrializzazione che oggi conosciamo.

Laverda (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La stagione del raccolto evoca immagini di fertili campagne traboccanti dei frutti del lavoro dell’uomo che stanno per essere colti. È il momento, che può durare molti giorni, della ricompensa dopo tanta attesa, fatica e preoccupazione ma è anche la verifica, senza appello, dell’impegno profuso dall’uomo nei mesi precedenti - scrive Marco Limina, direttore della rivista Macchine Agricole Domani, nella prefazione - . Questo libro racconta quasi 200 anni? di evoluzione della meccanizzazione agricola mondiale nelle operazioni di fienagione, raccolta dei cereali e preparazione dei mangimi con uno sguardo particolare a quanto è successo nel nostro Paese. Uno sviluppo tecnologico che l’Italia ha iniziato soltanto negli ultimi decenni dell’Ottocento, in notevole ritardo rispetto ai Paesi più progrediti del Nord America e dell’Europa del Nord. Un vuoto ampiamente colmato nei decenni successivi, tanto che oggi siamo tra i principali produttori mondiali di macchine agricole che esportiamo in ogni continente.

In occasione della presentazione a Vicenza abbiamo incontrato l'autore.

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