NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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2015: arriva la Granfondo bassanese

Il 5 luglio andrà in scena la Granfondo bassanese, tre percorsi dedicati alla Prima Guerra, l’annuncio durante la festa dei veterani dello sport che anche quest’anno ha premiato atleti e dirigenti

di Gianni Celi

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Veterani dello sport

Veterani dello sport (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Si è rinnovato l’annuale incontro di fine anno per gli iscritti all’Associazione bassanese Veterani dello sport. Al ristorante Belvedere il presidente, Rino Piccoli, ha accolto gli associati presentando loro un bilancio delle attività svolte nel corso di questo anno che sta per concludersi e parlando delle iniziative in calendario per il 2015. Fra i numerosi impegno del 2014, Piccoli ha ricordato la presenza importante dell’associazione nell’organizzazione del campionato italiano giornalisti ciclisti, svoltosi in giugno fra Bassano e Marostica e del primo meeting di tandem in bici per disabili della vista che s’è corso nell’anello del velodromo Rino Mercante. A proposito di questa manifestazione, che ha riscosso un vivo successo sia di partecipazione che di pubblico, va detto che c’è tutta l’intenzione, da parte del presidente Piccoli e del referente per la disabilità dei Veterani dello sport, Aldo Primon, di ripetere l’iniziativa anche per i prossimi anni. L’incontro di novembre ha visto la partecipazione della pluricampionessa olimpica della specialità Silvana Valente, accompagnata dalla propria guida, di sei equipaggi del gruppo ciclistico non vedenti di Vicenza e di una rappresentativa della squadra ciclistica non vedenti di Treviso.

L’appuntamento più tosto del 2015 sarà rappresentato, invece, dalla prima Granfondo bassanese voluta da Rino Piccoli in accoppiata con l’ex campione del mondo di ciclismo su pista, Cipriano Chemello. Tre saranno i percorsi proposti per domenica cinque luglio e tutti nello spirito dell’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915. Il tracciato più corto, di 117 chilometri, si sviluppa fra Bassano ed il Montello; quello medio, di 165 chilometri, accompagna i corridori fino a Possagno inviandoli quindi verso il Monte Tomba ed il Monte Grappa con ritorno in città attraverso Campocroce. Il terzo percorso raggiunge la bellezza di 242 chilometri ed è riservato ai ciclisti davvero forti specie pensando al dislivello che si aggira intorno ai quattromila metri. I concorrenti dovranno affrontare il tracciato medio e, nel ritorno a Bassano, dovranno proseguire per la provinciale della Fratellanza verso Pradipaldo, Rubbio, Val Lastari, Asiago. Da qui continueranno per Foza scendendo a Valstagna con finale nuovamente a Bassano.

Il momento più importante di questa rimpatriata di veterani dello sport del mandamento si concretizza con la premiazione di personaggi del Bassanese, che abbiano dato lustro alle diverse discipline agonistiche o da protagonisti o da dirigenti. Un’attenzione particolare viene rivolta ai giovani e proprio parlando di ragazzi il premio della stagione 2014 è andato al diciassettenne Franco Pesavento. Merita un cenno questo giovanotto che sta studiando all’istituto Einaudi della città. La sua specialità è il triathlon. Va detto che lo studente vive a Canove e che tre volte la settimana, dopo le lezioni del mattino, va ad allenarsi per un paio d’ore nella piscina di Rosà. Finito l’allenamento arrivano o mamma o papà e lo riportano a casa dove si mette subito a fare i compiti per il giorno dopo. La specialità del triathlon lo vede impegnato non soltanto nel nuoto, ma anche nella corsa e con la bici. Nonostante impieghi un bel po’ di tempo per gli allenamenti, Pesavento eccelle anche nello studio facendo registrare una media scolastica dell’otto.

Così lo ha presentato il presidente dell’Associazione sportiva dilettantistica Padovanuoto triathlon, di cui il giovane fa parte, Leonardo Beggio, per l’assegnazione del premio annuale dedicato al compianto presidente Bruno Calmonte: “Franco è un ragazzo umile e capace che si è recentemente avvicinato al triathlon, sport multidisciplinare che combina nuoto, ciclismo e corsa. Franco è quotidianamente sottoposto a duro lavoro, ma tutto ciò non intacca la sua volontà e questo lo rende un esempio di come sport, studio e relazioni umane possano essere conciliate e come, con grandi motivazioni, si riesca a superare ogni ostacoli, sopportare sacrifici e ottenere risultati importanti come il titolo italiano 2014 nella specialità duathlon (corsa-bici-corsa) ed il secondo posto nella classifica generale di Coppa Italia 2014 (sei gare: una di duathlon, una di acquathlon con corsa, nuoto e corsa e quattro di triathlon con nuoto, bici e corsa)”.

Il premio al dirigente emerito, per la sua disponibilità massima nei confronti degli atleti che segue, è stato assegnato invece al valstagnese Giovanni Scremin. Il suo impegno lo porta a curare la preparazione dei canoisti valligiani accompagnandoli nelle trasferte che interessano tutto lo stivale. “La mica carriera di dirigente sportivo – ci spiega - nasce nel 2008 quando un gruppo di amici, fra i quali Ivan Pontarollo, più volte campione italiano di canoa slalom e Robert Pontarollo, vincitore di cinque coppe del mondo e più volte vicecampione mondiale, hanno pensato di dare vita ad una nuova società sportiva: la “Valbrenta Team Asd””.

Le soddisfazioni non sono mancate, con il passare degli anni ed infatti due atleti, poco dopo l’avvio del nuovo team, sono stati convocati agli europei: Pierpaolo Bonato (subito medaglia di bronzo a squadre in Serbia) e Stefano Scremin. Bonato vincerà poi il titolo mondiale nel K1 e quello europeo.

“Il 2014 – aggiunge Scremin – si è chiuso con grosse soddisfazioni grazie alla vittoria, nei campionati italiani juniores, di Daniele Gaudiano, Nicholas Gheno e Riccardo Mocellin. Grande risultato anche per Davide Maccagnan campione italiano nella categoria K1 sprint e bronzo nella prova a squadre ai mondiali in Valtellina”.

Un premio particolare, infine, per il fiorettista Fabrizio Capellini fresco vincitore del titolo mondiale master a squadre. Capellini, di madre eneghese e papà cremonese, ha cominciato a tirar di spada a nove anni, ma a sedici s’è stancato. Ha ripreso a 41, ma alla grande, collezionando una serie di importanti risultati. Vince il titolo nazionale a squadre nel 2004 con la formazione del Circolo della spada di Bassano, assieme a Sponza e a Galvan. È vicecampione nazionale master nel 2004; terzo ai nazionali a squadre di fioretto nel 2006; oro nella prova nazionale master di Torino nel 2011; vicecampione nazionale master di Montecatini nel 2012; terzo ai mondiali master individuali nel 2013 e, quest’anno, ha vinto il mondiale a squadre con Galvan, Abati, Miraldi e Tiberi.

 

Nelle foto i premiati: Scremin, Capellini e Pesavento (Foto: Antonio Bordin)

 

nr. 45 anno XIX del 20 dicembre 2014

Veterani dello sport (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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