NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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L’Ottocento e il primo Novecento nella Collezione Banca Popolare di Vicenza

Palazzo Thiene
Contra’ S. Gaetano Thiene, 11
Orario: 10-18 da venerdì alla domenica
Chiude l’8 febbraio 2015

di Maria Lucia Ferraguti

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L’Ottocento e il primo Novecento nella Collezione

L’Ottocento e il primo Novecento nella Collezione (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

L’avvio al patrimonio artistico della Banca Popolare di Vicenza è segnato dalla presenza di alcuni dipinti collocabili ai primi del Novecento: un grande trittico pittorico di Andrea Bissoni, presente in una foto del 1912 e la tela dell’artista vicentino Carlo Potente firmata nel 1916, alcuni decenni dopo la fondazione della banca nel 1866. Da queste date si snoda il continuum con l’arte posto alla base della mostra “L’Ottocento e il primo Novecento nella Collezione Banca Popolare di Vicenza”, curata da Fernando Rigon, in occasione dl 19diciannovesimo appuntamento “Capolavori che ritornano”. La mostra di circa 50 dipinti, segna, con la centralità della sede di Palazzo Thiene, il punto di svolta espositivo aggiornato dalla presenza di quadri inediti e da acquisti recenti per l’attenzione e il monitoraggio posto nei confronti dei diversi mercati internazionali d’arte. Un patrimonio non più latente che conferma il livello museale di straordinario valore artistico raggiunto dall’istituto. Ne traccia con la storia anche la passione di chi si è rivolto a Beppe Ciardi, Noè Raimondo Bordignon e Francesco Lojacono, artisti celebri accanto ad altri considerati “minori” autori di opere provenienti da diverse sedi bancarie dove ritorneranno.

 Le quattro sezioni raggruppano le opere per generi, soggetti e stili. Si aprono nel richiamo di Venezia, le vedute della laguna, i chiari orizzonti accordati nel titolo “Serenissima, ancora”; i ritratti di carattere familiare e allegorico in “Antenati prossimi”, le scene di vita quotidiana ottocentesca raccolte in “Eravamo così” per richiamare il valore della pittura italiana imbevuta di luce e di colore in “Luce d’Italia”. Così s’avvia dalle due vedute di Chioggia di Attilio Bozzato (Chioggia-Venezia, 1886-Cremona, 1954), opere influenzate per luminosità da Ettore Tito, Luigi Nono e Giuseppe Ciardi e, per la pregnanza del colore esercitata da Angelo Pavan. Alla luce nella laguna è dedicata l’opera di un artista “foresto”, Carlo Follini (Domodossola-Novara 1848-Pegli, Genova 1938) in Veduta della laguna di Venezia, (1889) allievo dell’illustre paesaggista romantico Antonio Fontanesi. Quindi lo sguardo si posa sui ritratti per far emerge lo charme di una figura femminile “moderna” nel dipinto Ritratto di Memmi dedicato alla figlia di Vittorio Corcos (Livorno 1859-1933); mentre, accattivante quanto dall’ignota identità è la protagonista con la maschera del Ritratto di signora di Umberto Brunelleschi (Montemurlo, Prato 1879-Parigi-1949). Entra nelle scene di vita quotidiana la tela dedicata al liston lungo la Riva degli Schiavoni di Alessandro Zezzos (Venezia 1848- Vittorio Veneto-Treviso 1813), dal titolo Al molo di San Marco, che evidenzia intenti sociali nell’incontro tra il mondo popolare e la borghesia. Si inserisce in questa sezione Primo Conti (Firenze 1900-Fiesole-Firenze 1988) che dipinge nel 1925 la figura trasformata dalla luce di un nuotatore sul richiamo, caro ai futuristi, della velocità. Quindi l’emblema stesso in omaggio alla luce italiana e al programma Capolavori è l’opera di Carlo Ferrari, detto il Ferrarin (Verona 1813-1871) della splendida Veduta di piazza dei Signori di Vicenza (1845), che presenta” un composito campionario di vari ceti sociali, dediti alle più diverse attività”. Alcuni pescatori visti di spalle nel dilatare della luce azzurra e rosata divengono i protagonisti dei dipinti il Il ritorno dalla pesca di Giovanni Battista Filosa (Castellamare di Stabia, Napoli, 1850- Resina, Napoli, 1935). Filosa, allievo del famoso pittore ed intellettuale napoletano Domenico Morelle, aveva approfondito la formazione a Roma e a Parigi.

Catalogo a cura di Fernando Rigon. Testi di Marzia Casini, Stefania Portinari e Fernando Rigon. Banca Popolare di Vicenza.

Una serie di conferenze, con la partecipazione di Fernando Rigon, Nico Stringa, Carlo Sisi, Susanna Ragionieri, Isabella Lapi Ballerini, attinenti al tema della mostra, si svolgono alle ore 16,30 nelle date: 11, 18,25 gennaio e 1e 8 febbraio nel Salone Palladiano di Palazzo Thiene.

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