NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Interventi

L’uomo che viene da lontano

di Mario Giulianati
24 gennaio 2015

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Interventi

L'uomo che viene da lontano

 

comunicazione_comune (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La vicenda Tav si è, per il momento, conclusa con il voto del Consiglio Comunale. In realtà non è che una delle prime tappe di un percorso che non sarà ne facile ne senza qualche intralcio. Ma non è di questo che prendo, figurativamente, carta e penna. La Tav è una opera importantissima e riguarda il futuro dell’Italia. La frazione della Tav che interessa la nostra città, e quindi i vicentini, evidentemente comporta problemi e, si spera, in futuro anche qualche beneficio. Vi è chi ne dubita e chi ne è certo. Un aspetto di questa vicenda mi ha colpito fin da subito, al di la di quello che affermano certi amministratori, Giunta in testa ma anche componenti del Consiglio, la “informazione” alla cittadinanza in larghissima parte se la sono assunta i mas media locali, e di questo vanno ringraziati. Non l’Amministrazione che, al di fuori di qualche incontro con realtà ben definite, si è guardata bene di coinvolgere la popolazione vicentina non nell’’ascolto di quello che è stato deciso altrove, ma nella scelta del suo futuro. Perché la Tav e soprattutto le opera connesse e definite quali compensazioni, stravolgono l’assetto urbanistico di Vicenza. In meglio o in peggio lo dirà il futuro. Ma una cosa buona sarebbe stata quella che i vicentini lo definissero ora cosa per loro è bene o cosa è male. Di certo non è una cosa di buon gusto mandare a dei nostri concittadini la lettera che è stata inviata a coloro che presumibilmente saranno i titolari dell’esproprio del loro bene: la propria casa. Trovo il testo della lettera del Comune e una lettera di accompagnamento del signor Alessandro Fracasso, residente nella zona est della città, su Vicenza Più. Riporto qualche riga della comunicazione della Amministrazione: “Detto Studio di fattibilità (della Tav- ndr) individua nel territorio comunale di Vicenza taluni immobili che potrebbero essere interessati… da procedure di esproprio” e prosegue: Questa Amministrazione ha però ritenuto preavvisarLa di queste ipotesi che potrebbero riguardare la Sua proprietà”.

Due elementi trovo sconcertanti, al di la dello specifico contenuto della lettera che, con ogni probabilità fa parte di una prassi. La prima è quella relativa alla firma della lettera che è quella del Direttore Generale arc.to Antonio Bortoli; la seconda è la data 24 dicembre 2014. Un direttore generale, quindi una persona che ha un ruolo importantissimo nella vicenda amministrativa, che data una lettera del genere la vigilia di Natale, non mi sembra che dimostri molta sensibilità nei confronti dei cittadini vicentini che saranno interessati all’esproprio della propria casa. Per di più scrive anche che per avere ulteriori informazioni gli uffici saranno disponibili il 5 gennaio 2015. Due settimane che per tantissimi sono giornate di gioia, allegria, festa in famiglia, trasformate in due settimane di angoscia. Se vi era l’obbligo di una tale comunicazione penso che sarebbe stato più di buon gusto magari incontrando direttamente gli interessati e far loro trovare quanti funzionari erano in grado di spiegare al meglio la delicatissima situazione.

Forse una scusante la si potrà trovare nel fatto che anche il direttore generale ha diritto a godersi il Natale, il Capodanno e le altre feste natalizie e che il medesimo signore venga da assai lontano. Tanto lontano da non afferrare il “sentire” dei vicentini.



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