NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vicentino di Italo Francesco Baldo; Il macigno inamovibile della legge Fornero di Mario Giulianati

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Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vicentino

 

Dopo l’importante convegno tenuto a fine ottobre 2014 all’Università dell’Insubria (Varese) La filosofia nella storia della filosofia e della scienza, per ricordare i cento anni della nascita del filosofo vicentino Mario Dal Pra (Montecchio Maggiore 1914- Milano 1992), alla presenza di numerosi studiosi italiani e stranieri che hanno riferito sulle ricerche, sull’attività culturale, l’impegno civile e la promozione culturale del pensatore, l’Università Statale di Milano ha allestito: Presentiamo Mario Dal Pra: l’uomo, il filosofo. Una mostra biografico-documentaria dall’archivio inedito.

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nell’ateneo milanese Mario Dal Pra fu dal 1946 docente di discipline filosofiche e ha contribuito significativamente alla “scuola di Milano” di filosofia, fondata da Piero Martinetti e Antonio Banfi, dapprima presso l'Accademia Scientifico-letteraria e in seguito presso l'Università degli Studi di Milano (sorta nel 1924). Tra gli esponenti di questa scuola si annoverano importanti filosofi italiani del secolo scorso come Giovanni Emanuele Barié, Mario Dal Pra, Ludovico Geymonat, Enzo Paci, Mario Untersteiner, Giulio Preti, Remo Cantoni, Dino Formaggio, Fulvio Papi, Franco Alessio e altri che ancor oggi continuano l’opera di così illustri maestri. Alla Biblioteca del Dipartimento di Filosofia dell’Università Mario Dal Pra ha legato la sua importante Biblioteca privata affinché fosse disponibile agli studiosi e soprattutto agli studenti; la consorte, Signora Ines, dopo la morte del marito ha donato l’archivio personale. Nel sito del Dipartimento è possibile conoscere l’entità della donazione e il catalogo dei volumi.

Mario Dal Pra si era trasferito a Milano nel settembre 1943 per partecipare alla lotta contro il fascismo e in seguito alla sua adesione al partito d’Azione, che a Vicenza faceva riferimento in particolare ad Antonio Giuriolo. Nella città berica insegnava nel Ginnasio-Liceo “A. Pigafetta” di Vicenza Storia e Filosofia e fu, come lo ricorda ancor oggi una sua alunna: “ un bravo insegnante” che mi ha permesso di capire come studiare e comprendere la materia.

La mostra allestita nella Biblioteca di Filosofia dell’Università milanese nella parte centrale, ci fa conoscere molti documenti relativi alla vita del pensatore fin dagli anni giovanili, quando frequentò il Ginnasio e il Liceo presso il Seminario diocesano di Vicenza, seguito da don Mario Scapin, che poi celebrerà le sue nozze nel 1945 con Ines Rizzoli (è presente il certificato di matrimonio).

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)In bella mostra il “papiro di laurea”. Dopo gli studi liceali, Mario Dal Pra frequentò la Facoltà di Filosofia dell’Università di Padova, dove si addottorò con Erminio Trailo ottenendo la summa cum laude e la dignità di veder stampata, a spese dell’Università, la dissertazione di laurea.

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Della partecipazione alla lotta al fascismo vi sono interessanti documenti; di particolare rilievo l’attestato a firma del generale Harold Rupert Alexander che riconosce al filosofo la qualifica di “patriota” perché aveva partecipato all’opposizione armata al fascismo dal luglio 1943 alla fine del secondo conflitto mondiale nelle file del Partito d’Azione con il nome di “Procopio”; successivo è il “Brevetto di partigiano”.

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

Per i fatti cui partecipò Mario dal Pra ebbe la croce di guerra nel 1971 ed è da sottolineare come egli avesse ben intravisto che la nuova prospettiva politica intrapresa dallo Stato repubblicano, che non si era rinnovata all’indomani del conflitto, non avrebbe risposto alle autentiche e innovatrici istanze che il mondo dell’opposizione al fascismo aveva pure indicato. Importanti a questo proposito i suoi articoli sul quotidiano socialista “L’Avanti” negli anni Cinquanta del secolo scorso.

Presentiamo Mario Dal Pra, l’uomo, il filosofo… vi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La mostra ci ricorda come il filosofo abbia avuto un’intesa attività accademia e di relazione con altri pensatori e con numerosi studenti. Al centro della mostra campeggiano le sue opere che furono moltissime fin dalla prima maturità, quando giovane cercò, come fece sempre nella sua vita, di indicare come la vera via della filosofia sia la coniugazione della teoria con la prassi in una prospettiva valoriale dove l’ideale sa coniugarsi nella dimensione dell’impegno della persona sia nel campo proprio dove si svolge la sua attività sia nell’impegno civile sia si estrinseca prima di tutto: facendo il proprio dovere.

 Diversi altri documenti ci propongono quanto intensa sia stata l’attività del filosofo nelle relazioni con altri pensatori e nella partecipazione a varie istituzioni, come l’Accademia Nazionale dei Lincei.

 Infine ricordiamo come al centro della sala, come risulta dalla prima fotografia, campeggino le opere del pensatore, che furono numerose e in molti ambiti della storia della filosofia e del dibattito storiografico. Tra queste quella recentemente riedita proprio a Vicenza, città nella quale si attende ancora un ricordo del pensatore, del docente al Ginnasio-Liceo “A. Pigafetta” e del partigiano, che segna un punto di svolta della vita di ricercatore e di uomo impegnato nella vita sociale dell’Italia, quella Necessità attuale dell’universalismo cristiano, a cura della Editrice Veneta che ha pure edito testi di Antonio Giuriolo che con il pensatore pubblicò nel 1943 un’interessante collana di saggi, cui doveva partecipare anche Luigi Meneghello.

 Rivisitare con convegni e mostre l’opera di un filosofo, che ha rivestito importanza, costituisce sempre un momento importante, perché i centenari servono a riproporre questioni e soluzioni che ci consentono quel legame con il passato che non va mai dimenticato perché può portare sempre frutti di intelligenza anche quando non sono in sintonia con il nostro personale e spesso piccolo pensiero.

 

Italo Francesco Baldo

 

Di Piero Martinetti e Antonio Banfi, dapprima presso l'Accademia Scientifico-letteraria e in seguito presso l'Università degli Studi di Milano (fondata nel 1924). Tra gli esponenti di questa scuola si annoverano importanti filosofi italiani del secolo scorso come Mario Dal Pra, Ludovico Geymonat, Enzo Paci, Mario Untersteiner, Giulio Preti, Remo Cantoni, Dino Formaggio, Fulvio Papi, Franco Alessio.

 

nr. 03 anno XX del 24 gennaio 2015



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