NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Bassano diventa “più grande”

Bilancio e programmi del sindaco Poletto alle premiazioni di San Bassiano, primo obiettivo raggiunto ampliare la collaborazione con i comuni contermini unificando attività e servizi

di Gianni Celi

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San Bassiano

È dal 1978, anno in cui l’allora sindaco Sergio Martinelli, decise di ricordare degnamente la festa del Santo Patrono San Bassiano, con premi di riconoscenza a quanti avevano lasciato un ricordo speciale con il loro impegno, le loro attività, la loro generosità, il loro ingegno, la loro dedizione alla città, che l’ormai collaudata iniziativa non si interrompe. Il 19 gennaio è anche momento, per gli amministratori che si succedono, di trarre un bilancio dell’anno appena passato, delineando i programmi di quello nuovo.

San Bassiano, lo ricordiamo, è stato vescovo di Lodi, ma era nato a Siracusa, nel 319, da un alto magistrato che lo aveva mandato a Roma per gli studi. Era poi fuggito dalla capitale, quando s’era convertito al cristianesimo, per allontanarsi dal padre che lo osteggiava in questo suo nuovo percorso. Visse fino a novant’anni. Di lui, in città, si comincia già a parlare negli statuti comunali bassanesi del 1389.

Lunedì quindi la città s’è fermata per rendere omaggio al proprio Patrono. In mattinata momento liturgico e, nel pomeriggio, nella sala Da Ponte del Centro Giovanile, interventi e premiazioni. Al sindaco, Riccardo Poletto, l’apertura della giornata con un sunto sul lavoro fin qui fatto, dalle elezioni di primavera ad oggi ed un altro sui programma per il 2015.

Il primo cittadino ha esordito con un cenno alla nuova strada intrapresa “nella direzione della più ampia collaborazione tra Comuni e della unificazione di attività e servizi”.

San Bassiano (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Non bisogna su questa strada perdere tempo – ha sottolineato Poletto - ed infatti siamo subito partiti con un percorso che ci porterà entro quest’anno a poter gestire, ed offrire al territorio, un servizio di Polizia locale associato tra più Comuni. La sfida è riuscire nei prossimi mesi e anni a condividere altri servizi e altre attività. Senza dimenticare che questa propensione non è sconosciuta al passato amministrativo di Bassano, basti pensare, a titolo di esempio, a quanto il cartellone di Operaestate si sia allargato non solo in quanto a proposte culturali, quanto anche a un numero sempre maggiore di Comuni che, grazie alla nostra attività, riescono ad offrire occasioni di crescita culturale ed artistica altrimenti di difficile realizzazione”.

Parlando poi di occupazione ha spiegato di avere cominciato ad agire “in favore del rilancio dell’economia locale, del mondo del lavoro e delle imprese, in particolare, creando occasioni di investimento nel nostro territorio e facendo squadra per veicolare tutti i vantaggi che la nostra zona può offrire a nuovi insediamenti produttivi ed abbiamo iniziato fin da subito, con la scelta di rendere meno pesante la TASI per le categorie produttive, con il proseguimento dei tirocini lavorativi e il sostegno nella promozione del territorio e delle sue eccellenze”.

“Se da una parte l’Amministrazione comunale si mette in gioco per favorire sviluppo e occupazione - ha proseguito - dall’altra emerge evidente la richiesta di sostegno a numerose persone e nuclei familiari, per questo c'è una priorità su tutte: fare il possibile per sostenere le situazioni, personali e familiari, di maggiore difficoltà economica e sociale. L'impegno nel 2014, sicuramente perfettibile come del resto anche su altri fronti, c'è stato senza tentennamenti: sono state abbassate le rette degli asili nido comunali a luglio, sono state previste sulla TASI detrazioni significative per i figli, è stato istituito un fondo di solidarietà per chi fatica o è impossibilitato a pagare i tributi locali, sono state affrontate numerose situazioni specifiche di fragilità, solo per fare alcuni esempi. Per il 2015 si intende proseguire con maggiore impegno ed il bilancio di previsione parla chiaro: i capitoli di spesa relativi a spese sociali generali e alle situazioni di particolare fragilità hanno visto aumentare i finanziamenti provenienti dalle entrate generali, ossia i cosiddetti differenziali”.

D’obbligo quindi un cenno sulla soppressione del tribunale e dell’Ordine degli avvocati.

“Ho sempre sostenuto, e lo ribadisco oggi, che la nostra battaglia non finisce qui – ha detto - e che proseguirà a sostegno di un tribunale della Pedemontana che restituisca efficienza ed efficacia all’azione giudiziaria nel Veneto e in Italia. Non voglio in questa sede dilungarmi sulla scelleratezza di questa scelta né sulle sue ampie paternità, certo è che le sue drammatiche conseguenze sono sotto gli occhi di tutti e molto chiari sono i dati relativi al peggioramento che il sistema giudiziario ha fatto registrare dopo la chiusura della sede di via Marinali. Una sede nuova, completa, costosa e vuota. Quale sarà il suo destino ancora non possiamo saperlo, decisi come siamo a non gettare la spugna e a proseguire la nostra battaglia affinché l’edificio, progettato come sede di uffici giudiziari, possa rispettare la sua destinazione”.

Non si poteva non parlare poi dei finanziamenti arrivati dalla Regione Veneto e dalla Presidenza del Consiglio per rimettere in ordine il Ponte Vecchio e per ultimare la ristrutturazione del Tempio Ossario, specie in occasione dei cent’anni dall’entrata in guerra dell’Italia.

E a proposito di contributi e finanziamenti, il sindaco ha ringraziato vivamente la Fondazione Cariverona annunciando l’arrivo di un milione di euro per gli interventi sul Vecchio Ponte. “Il mio grazie – ha specificato – va al suo presidente ing. Biasi e ai nostri preziosi ambasciatori, permettetemi di chiamarli così, avv. Binda e avv. Taras per la costante e continua attenzione nei confronti della nostra città”.

“Per quanto riguarda il Ponte degli Alpini – ha chiarito Poletto - abbiamo deciso fin da subito di affrontare l’importante sfida del restauro e del consolidamento in collaborazione con un ente di assoluto prestigio come l’Università di Padova, che ci ha permesso di approfondire ulteriormente le problematiche dell’antico manufatto e di stabilire una programmazione in grado di definire tutti i passaggi necessari per restituire al simbolo per eccellenza della nostra città bellezza e funzionalità. Il Ponte è patrimonio non solo di tutti i bassanesi, ma delle tantissime persone che, nel mondo, amano Bassano e si considerano, pur a distanza, parte della nostra città, è dunque importante che tutto ciò che lo riguarda sia proposto nel modo più ampio e diffuso possibile. Non vi è dubbio alcuno che il Tempio Ossario sia stato, in tutti i lunghi anni della sua chiusura, fonte di preoccupazione e di profondo dispiacere, sia per noi che per le migliaia di persone giunte in città con il desiderio di visitare la tomba dei loro cari o anche, semplicemente, di condividere il ricordo dei tragici fatti che scossero il mondo durante la prima guerra mondiale. Finalmente oggi possiamo ribadire una buona notizia. Grazie anche al lavoro continuo ed importante della precedente Amministrazione, che abbiamo proseguito e accelerato, attraverso numerosi contatti personali, è stato raggiunto un accordo tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione del Veneto. Il Tempio Ossario della nostra città è stato ufficialmente inserito nelle opere nazionali sulle quali si interverrà in occasione delle celebrazioni per il centenario della fine della Grande Guerra. Questo è un risultato molto importante, perché l'essere stati inseriti in quell'elenco significa assicurare anche uno stanziamento economico adeguato per poter finalmente concludere i lavori di recupero e ristrutturazione del Tempio e consentirne la riapertura al pubblico nei tempi il più possibile brevi”.

Ma il centenario della Grande guerra sarà importante sotto molte angolature non solo in campo storico e culturale, ma anche come volano per il turismo da promuovere sia nelle forme classiche sia nei suoi nuovi sviluppi.

“Non è un caso infatti che tutti i comuni dell'IPA pedemontana del Brenta – ha affermato - abbiano ritenuto opportuno porre alla propria condivisa attenzione la necessità di dare concretezza alla ciclovia del Brenta ossia quel tratto veneto del più lungo percorso turistico ciclabile chiamato Monaco-Venezia. Da molti anni si parla di implementare a dovere una pista ciclabile in grado di accogliere un flusso di cicloturisti potenzialmente molto elevato, di completare una tratta che già attrae numerose presenze dall'estero. Solo recentemente ci si è messi al lavoro per individuare concretamente i percorsi e redigere un progetto preliminare condiviso e coerente sia dal punto di vista tecnico sia da quello iconografico, da Cismon a Pozzoleone, e devo dire che in quanto sindaci coinvolti siamo tutti ragionevolmente convinti che presto quest'opera comincerà a concretizzarsi con beneficio di tutti”.

E, a proposito di promozione turistica, il sindaco ha ricordato la scelta fatta dal Comune di dar vita al nuovo Ufficio di Informazione e Accoglienza turistica (Iat) in seno al Museo Civico.

Ha annunciato quindi che anche il cantiere del Polo S.Chiara riprenderà i lavori.

Poletto ha quindi chiuso il suo intervento presentando i premiati del 2015.

Tre i Premi San Bassiano: “I Padri Gesuiti di Villa San Giuseppe, centro spirituale per eccellenza, festeggiando 90 anni di storia a Bassano hanno compiuto un atto di grande generosità mettendo la loro casa a disposizione delle persone più fragili del territorio, perché ci sia un nuovo faro cui affidarsi nel mare in tempesta delle difficoltà”.

Altro premio agli arbitri della sezione bassanese dell’AIA, “che scendendo in campo ogni settimana, testimoniando che non conta solo il risultato, ma occorre ottenerlo con correttezza e fairplay e che rispettare le regole significa rispettare gli altri, grazie alla loro abilità nel coltivare i talenti con passione e intelligenza, da 60 anni operano nei campi sportivi di tutto il mondo”.

Il terzo premio poi alla “redazione di Bassano del Grappa del Gazzettino, che dopo oltre un secolo di cronaca quotidiana puntuale e affidabile, sceglie di percorrere le vie della modernità trasferendo le pagine bassanesi e le voci dei suoi appassionati giornalisti sul web, per essere presente con tempestività nei moderni strumenti tecnologici che sono ormai alla portata di ogni lettore”.

San Bassiano (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il Premio Città di Bassano del Grappa è stato assegnato invece a Sammy Basso, il ragazzo bassanese malato di progeria. Di lui il sindaco ha spiegato che “non ha veramente bisogno di alcuna presentazione” e che “la sfida più grande è iniziata per lui, fin dalla nascita, ma se ci pensiamo bene, per chi di noi non è così? La grandezza di Sammy sta nella sua straordinaria normalità, nel modo in cui affronta le giornate, con passione per la vita e tenacia, tanta tenacia, e nel suo mettersi in gioco per gli altri. Per Sammy la sfida è essere semplicemente se stesso e possiamo dirlo ad alta voce senza alcun dubbio: l’ha vinta”.

San Bassiano (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il Premio cultura Città di Bassano è stato assegnato al prof. Vittorio Andolfato. “Chi lo conosce – ha detto Poletto - sa bene quale sforzo stia facendo oggi e forse già questa per lui è stata una sfida. Attribuirgli il Premio cultura è un segno per ringraziarlo per avere diffuso tra i suoi numerosi alunni l’amore per la conoscenza e per la sua lungimiranza nel vivere cultura e intercultura in modo aperto e libero, fortemente radicato nella storia e nella filosofia occidentali eppure straordinariamente aperto al dialogo con altre culture. Ma vuole essere soprattutto un modo per testimoniare quello che è stato forse l’insegnamento più importante che ha dato, non solo in classe e non solo nelle molte iniziative cittadine, ma con la sua vita: la cultura non si diffonde nella fragilità dell’apparenza, ma con la forza della sostanza”.

Infine sono stati consegnati i premi per varie tesi di laurea. Quella su Bassano è andata a Ludovica Fiorese; il premio Chini a Nicola Chetta e ad Alessandro Lunardon ed il Premio Baccin a Luca Pegoraro.

 

nr. 03 anno XX del 24 gennaio 2015

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