 |
 |
|
  |
||
 |
 |
|
La coerenza e l'etica dove sono
Dal Segretario Regionale del PD on. Roger De Menech e dal Signor Giovanni Rolando, esponente di varie cose e componente di altre, vicentino di adozione, parte uno stesso messaggio che si aggancia al primo dimostrando in questo, almeno in questo, una qualche coerenza. Il primo messaggio era quello che le passate legislature e la attuale erano il frutto malato del duo Galan-Zaia, dimenticando, volutamente, la guerra aperta che l’on. Galan aveva combattuto con pervicacia contro Luca Zaia. Ma legare le due figure in un unico mazzo era un modo per creare un qualche imbarazzo all’attuale Presidente del Veneto. Ora arriva un secondo messaggio. 
Questo nuovo messaggio del duo sopra citato recita, parole di Giovanni Rolando che fanno il verso a quelle del Segretario Regionale: Il patto del Nazareno "si è rotto"?: no alleanza con NCD in Veneto” e prosegue “Apprendo dai tg nazionali al mio rientro a casa che il patto del Nazareno "si è rotto". "Meglio così", sono le reazioni dei capi del Pd nazionale. Lo scrivevo già come commento subito dopo l'esito del voto per l'elezione del nuovo capo dello Stato Sergio Mattarella………..si tenga conto della nuova situazione data e per le regionali in Veneto deve definitivamente accantonata ogni residua volontà di rapporto di alleanza con il partito dell' NCD il partito che ha s-governato la nostra Regione con i partiti di Galan e della Lega; ora sempre più nero-verde e alla ricerca di un indipendentismo che isolerebbe ancor più il Veneto”. (Vicenza Più). Fin qui la coerenza. Poi cala la nebbia nella memorai dei nostri eroi e il duo del PD dimentica che il NCD, a Roma, dove è stato siglato il patto del Nazareno, è al governo con il PD ed è un alleato di Renzi. Dimentica anche che il Ministro on. Angelino Alfano, leader del NCD non è tra i firmatari del Patto del Nazareno. Lo ha semplicemente accettato e, guarda un po’, a differenza di altri e di altre circostanze, l’ha anche rispettato, come ha rispettato l’impegno di votare il Presidente della Repubblica. Quello che non torna è il pasticciaccio della soluzione vicentina dell’assetto della Provincia di Vicenza dove, senza i voti dati, per me errando e non poco, dal NCD, al candidato presidente del PD, dott. Achille Variati questi non sarebbe diventato il presidente della provincia. In quel caso il fatto che il NCD in qualche misura “saltasse il fosso” sull’onda di un “vogliamoci tutti bene” e ancora “per il bene della comunità vicentina” e votasse a favore di un esponente del PD andava benissimo sia al Signor Giovanni Rolando sia all’on. Roger De Menech. In quella occasione non hanno trovato nulla da ridire e nulla da rinfacciare. Questo atteggiamento, indipendentemente dalle mie personali valutazioni politiche che percorrono altri sentieri, mi pare sia alquanto farfallesco e non si sposi affatto con una qualsiasi scelta etica ma solamente con una faccenduola di assai scarso buon gusto, dei due pesi e due misure.
