NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Interventi

La “Cittadella della cultura”

di Mario Giulianati
14 marzo 2015

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Interventi

La "Cittadella della cultura"

 

VEDUTA_DELLA_CITTA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Una passeggiata in centro città consente, in poche centinaia di metri di percorso, raggiungere una serie di monumenti e luoghi vocati all’arte, straordinari. Non dimenticando però che non tutto il bello e lo straordinario si concentra in questa area. Basta, quale esempio, ricordarci di una periferia dove è collocata la Rotonda e Villa ai Nani. Cito queste due splendide ville perché, in un recente passato, qualcuno, preso dalla furia di fare cose straordinarie se ne era proprio dimenticato. Ma, probabilmente, era un uomo che veniva da lontano e Vicenza non la conosceva se non del tutto scolasticamente.

CHIERICATI (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Partendo dall’Isola verso il centro della città storica si sfiora il Teatro Olimpico, il Palazzo Chiericati, la Basilica Palladiana, la Chiesa di Santa Corona, il Palazzo Leoni Montanari, e ancora Palazzo Thiene, Palazzo Barbaran -Porto sede del C.I.S.A., la Bertoliana con Palazzo San Giacomo e Palazzo Cordellina. Purtroppo se si scavalca l’ex scuola Giuriolo e ci si porta in San Biagio ci si scontra con la triste realtà delle vecchie carceri, ormai ridotte ad uno scheletro, ad un rifugio di sorci, ad un groviglio di sterpi, ad un mucchio di rovine.

TEATRO_OLIMPICO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Da non dimenticare Palazzo Leoni Montanari e quella di Palazzo Thiene i quali, oltre ai gradevolissimi restauri architettonici e degli interni, possiedono collezioni interessanti ed importanti. Ma se si osserva attentamente e quanto si vede viene letto con la chiave della curiosità si scopre facilmente che la città possiede un concentrato di strutture utilizzate o utilizzabili per “fare cultura” che potrebbero, evidentemente con tempi probabilmente lunghi e con alcuni adattamenti, trasformare il cuore della città in una autentica oasi culturale. In un’area di circa 600x600 metri esiste un concentrato di luoghi della cultura e dell’arte straordinario. Con un po’ di coraggio si potrebbe dare uno spazio di supporto, indispensabile a mio avviso, al Teatro Olimpico assegna dogli tutto ciò che oggi è occupato dalla Accademia Olimpica e trasferire questa, sempre nello stesso complesso architettonico assegnandole i due piani del Palazzo del Territorio che attualmente sono occupati dall’assessorato alla cultura (alla crescita? ) e all’istruzione. Uno spazio che consentirebbe alla Accademia di sviluppare le proprie attività di studio e di ricerca. Rimangono alcuni problemi inerenti lo sviluppo, e anzitutto la salvaguardia, della Bertoliana, il completamento del restauro dei Chiostri di Santa Corona e il recupero della volumetria dell’antica biblioteca. Mi pare anche di dover sottolineare l’interrogativo che mi pare esista sopra il futuro del Cisa, il Centro di Architettura Palladiana che è il cuori di tantissime iniziative che ci proiettano in tutto il mondo e che ho il timore, spero infondato, che scelte avventate possano nel futuro sminuirne pesantemente il valore.

EX_CARCERI_DI_SAN_BIAGIO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Un secondo interrogativo mi si pone relativamente a quale sarà il futuro destino, per ora solo in termini di continuo disfacimento del complesso, delle ex carceri e prima ancora convento, di San Biagio. Oltre la struttura vi è anche da tenere in gran conto la sua trasformazione urbanistica, area importante e delicata, da non maltrattare con avventure speculative. Ma di aree non propriamente ordinate ve ne sono altre. Una è strategica proprio per la sua collocazione. Si tratta dell’ex Macello, posto in fondo alla Piazza che ospita un capolavoro palladiano, Palazzo Chiericati che è anche la pinacoteca. Si sente dire che li troverà spazio un albergo a cinque stelle.

IL_PARCHEGGIO_MANCATO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Il Piano Coppa prevedeva li un parcheggio multipiano al servizio di una parte del Centro S torico. Naturalmente (si fa per dire) non ne è stato fatto nulla. Così come si sente dire, e l’indicazione regge assai di più, che il Palazzo Repetta, ex sede della Banca d’Italia, ora di proprietà della Banca Popolare di Vicenza, sarà trasformato in albergo, sempre a cinque stelle. Di fronte ha la Chiesa di San Lorenzo che merita grande attenzione, collocata anch’essa nello straordinario quadrilatero del centro storico, dove non mancano alti edifici religiosi importanti.

L’attuale Amministrazione Comunale, e in particolare l’assessorato alla crescita, non pare proprio che abbia particolare attenzione alla armonizzazione di tutte le varie componenti la “bellissima Vicenza” tanto che vi sono, immediatamente a contatto con i capolavori architettonici, oltre le aree di degrado già accennate, ma non sono le sole, anche strade e stradine per nulla curate e che inviano, al tanto atteso turista un messaggio non certamente positivo. L’opera di un attento e completo recupero storico, architettonico, urbanistico, che si impegni anche per le piccole cose, gli spazi più modesti ma che insieme ai capolavori formano la città, sono parte viva della città, partendo da un nobile passato per giungere, tramite una autentica dimensione culturale, ad una nuova prospettiva sociale che, a mio parere, è un obbiettivo importante e non effimero come altre cose che nascono e muoiono in una stagione.



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