NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Quando il volontariato non si risparmia

L’Unione Montana del Brenta lancia l’idea di una banca del tempo

di Gianni Celi

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L’Unione Montana del Brenta

L’Unione Montana del Brenta sta tentando di realizzare un progetto, che riguarda la sfera del sociale, quanto mai interessante, specie in questi momenti in cui la crisi morde sempre più le famiglie a cominciare dai soggetti più deboli. L’obiettivo da raggiungere è la creazione di una “Banca del tempo”, un soggetto ormai esteso da anni nel vicino Trentino e che sta offrendo ottime occasioni di benessere per i cittadini.

Vediamo anzitutto che cosa sia questa “Banca del tempo” e a spiegarcelo sono quei parlamentari che hanno presentato, oltre un anno fa, una proposta di legge proprio per il sostegno e la diffusione di queste istituzioni. “Le banche del tempo – affermano - sono comunità di persone che scambiano fra loro servizi utilizzando il tempo come moneta, secondo il principio che un'ora di un tipo di servizio è equivalente all'ora di qualsiasi altra tipologia di servizio scambiato: un'ora di stiratura vale quanto un'ora di lezioni di lingua inglese. Le regole del sistema sviluppano l'abitudine alle pratiche di reciprocità solidale e di mutuo aiuto”.

“Nell'attuale scenario economico, che può far temere un'irrimediabile crisi delle economie occidentali – aggiungono - queste forme di volontariato acquistano nuovo valore, soprattutto nell'ottica di un cambiamento radicale di mentalità e di prospettive, che potrebbero rendere interessanti i grandi mutamenti che ci aspettano. Ormai è chiaro che siamo in presenza di due modelli molti diversi che si fronteggiano, il modello fondato su un'economia solidale, che ha difficoltà ad emergere e che si collega intimamente con lo sviluppo di un'economia ecocompatibile, e il modello economico neoliberista, ancora imperante. Il modello ecosolidale ed ecocompatibile è un modello alternativo che tende a valorizzare le persone con tutte le loro differenze, le varie culture e le diverse etnie”.

In questo scenario occorre vedere le banche del tempo non semplicemente come una zona residua di amicizia tra gruppi di cittadini, ma considerarle come una parte integrata all'interno di un modello di economia solidale. Sempre più si avverte la necessità di un'economia più umana e il diritto di essere riconosciuti dagli altri. Su questi principi ci si interroga spesso senza trovare risposte esaurienti. Ma come creare le basi di una società più giusta e più solidale, di un'economia più equa e più distributiva, di un rapporto con gli altri più conciliante e più condiviso?

Tutte queste domande se le pone chi guarda alle banche del tempo come ad un luogo di scambio di generosità e di aiuto per le difficoltà sociali ed economiche, come soluzioni a qualche problema quotidiano pratico, come miglioramento della propria vita e come antidoto contro la solitudine.

Vediamo ora quali sono i servizi più richiesti dalle banche del tempo: si va dall'accudimento di bambini, prevalentemente nella fascia di età da 4 a 10 anni, alla preparazione di cibi, ai lavori di cucito, ai passaggi in auto, alle lezioni di lingue e di computer, queste ultime molto richieste dagli iscritti più anziani. Proprio gli anziani sono gli iscritti prevalenti, probabilmente per una maggiore disponibilità di tempo da dedicare alle attività, seguiti dalle donne e dai giovani. Infine alle banche del tempo in alcune realtà si stanno avvicinando anche i cittadini dell'Unione europea ed extracomunitari che vivono nel nostro Paese, anche in questo caso in prevalenza donne, che ritrovano nella banca del tempo un contesto amichevole, capace di far emergere le professionalità acquisite in patria e non spendibili nel nostro Paese. In tempi di instabilità lavorativa ed economica, quali quelli attuali, il ruolo delle banche del tempo e il loro coinvolgimento nella programmazione territoriale possono aprire inediti spazi di promozione delle risorse individuali portate a valore in una dimensione di scambio reciproco. Le banche del tempo sono importanti anche per i giovani che ancora non sanno come poter impiegare il loro tempo e come poter razionalizzare l'uso del tempo. Il denominatore comune di ogni rapporto sociale è il tempo, ma non il tempo della produzione, né il tempo libero, ma il tempo che si può dedicare agli altri.

Stiamo andando verso un periodo in cui dovremo riscoprire lo scambio del tempo e dell'aiutarsi, anche perché siamo arrivati a un livello preoccupante di indifferenza delle persone verso le altre persone.

L’Unione Montana del Brenta (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Come Unione montana del Brenta – ci dice il vicepresidente, nonché sindaco di San Nazario ed assessore al sociale dell’Unione stessa, Ermando Bombieri – abbiamo lanciato la proposta di un’iniziativa del genere perché ci stiamo accorgendo quanto bisogno ci sia, anche nella nostra Valbrenta, di dare un aiuto a chi soffre o si trova ad affrontare dei disagi dovuti alla perdita di lavoro o ad altro”.

“La situazione del sociale – continua – è sempre più grave in Valle e tocca in particolar modo le famiglie degli extracomunitari, una realtà alquanto numerosa nei nostri Comuni. In Trentino ed in Alto Adige queste banche del tempo sono molto diffuse e stanno funzionando alla grande. Prendendo spunto da quelle realtà vorremmo anche noi arrivare ad offrire dei servizi disinteressati a chi si trova in difficoltà”.

“Gli uffici del sociale dei nostri paesi - aggiunge Bombieri – vengono tenuti sotto pressione dalle tante richieste di gente che non arriva alla fine del mese, che non può pagare l’affitto, che non riesce a pagare la mensa scolastica dei propri figli, che teme di vedersi staccare la corrente elettrica perché non ha i soldi per pagare la bolletta dell’Enel ed altro ancora. Come Unione stiamo lanciando l’idea di creare un fondo di solidarietà per le necessità straordinarie. I sei Comuni, grazie all’aiuto di Pove che ci permette di arrivare ai diecimila abitanti, disponendo di un euro per residente, potrebbero disporre di un fondo di diecimila euro all’anno per le urgenze immediate”.

“Abbiamo lanciato la proposta per istituire una banca del tempo anche in Valbrenta –conclude il vicepresidente dell’Unione Montana – e stiamo aspettando di raccogliere le adesioni. Non è un lavoro facile anche perché si corre il rischio di tirare per la giacca sempre le solite persone che già fanno tanto per il sociale, a livello di volontariato. Vediamo se riusciamo a raggiungere questo importante obiettivo”.

Esiste anche un’Associazione nazionale delle banche del tempo nata ad Alì Terme (Messina) nel 2007 grazie all'attività di otto donne rappresentanti di banche del tempo e dei coordinamenti dell'Emilia-Romagna, del Lazio, della Liguria, della Lombardia, del Piemonte, della Sicilia e del Veneto.

In Trentino sono quindici le banche del tempo diffuse in tutta la provincia ed i sostenitori sottolineano la valenza di queste istituzioni spiegandone lo scopo che “è quello di cooperare e "fare famiglia" contribuendo al sostegno dell’economia informale,locale, etica e sostenibile. La banca del tempo, in un contesto di comunicazione vera, offre l'opportunità di promuovere buone relazioni nella comunità basate sulla fiducia e la reciprocità, di trovare aiuto e solidarietà nelle necessità pratiche, di valorizzare esperienze della tradizione locale mai veramente cadute in disuso, di promuovere stili di vita sostenibili ed infine di realizzare insieme veri e propri progetti di economia solidale”.

Ma come funziona nella pratica la banca del tempo? Il socio iscritto, indica le proprie disponibilità e quindi contatta gli altri soci per gli scambi amichevoli utilizzando fino a 50 ore di credito libero. Può conoscere gli altri iscritti partecipando alle riunioni mensili e alle iniziative o ai progetti organizzati. Ogni socio nelle riunioni può poi proporre nuove iniziative. Gli scambi amichevoli che avvengono nella banca del tempo, sono scambi di cose, di servizi e di saperi tipici dell'ambiente familiare, ma sono promossi anche attraverso eventi sociali (iniziative culturali, formative, ricreative e veri e propri  progetti di economia solidale). Questi eventi vengono condivisi dai soci nelle riunioni mensili e realizzati insieme. Gli scambi in "valuta tempo"  fra i soci iscritti alla banca, sono legali e con esenzione fiscale.

 

nr. 12 anno XX del 28 marzo 2015

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