NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Interventi

Le priorità culturali dell'Assessore alla Crescita

di Mario Giulianati
4 aprile 2015

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Interventi

Le priorità culturali dell'assessore alla Crescita

 

Annotazioni (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Trovo sempre scarsamente di buon gusto quando un amministratore pubblico, investito di autorità, si rivolge ad un avversario politico, che non ha potere nella conduzione del bene comune, ma ha solo il dovere/potere di esercitare il controllo, con toni pesanti, al limite dell’offesa. Nel caso specifico mi riferisco a quanto riportato dal Giornale di Vicenza in relazione ad una interrogazione rivolta alla Amministrazione Comunale, dal Consigliere avv. Francesco Rucco, e nello specifico diretta alla persona dell’Assessore signor Jacopo Bulgarini D’Elci. L’interrogazione riguarda una delibera che assegna dei fondi ad una Compagnia Teatrale di Rovigo, la Lemming. Non entro in merito alle qualità artistiche di questa Compagnia che sicuramente ha grandi meriti che però non entra se non incidentalmente in questo mio scritto, ma mi limito a rilevare ancora una volta che il concetto di rispetto delle diverse funzioni di un pubblico amministratore è spesso dimenticato. Però quello che mi colpisce maggiormente è il titolo della intervista rilasciata dall’Assessore alla crescita alla giornalista Roberta Labruna che sintetizza quanto espresso dall’intervistato: “La cultura locale è la nostra priorità. Risorse in crescita”- Non metto indubbio che per alcuni settori vi sia una maggior disponibilità rispetto qualche tempo addietro, ma anzitutto dovrebbe essere chiarito che cosa si intenda per cultura locale. E dopo aver definito questo, indicare cosa è, per l’Amministrazione, prioritario. Lo stesso giorno, sul Corriere del Veneto, appare un titolo che recita “Bertoliana, fondi al lumicino per comprare nuovi libri. E così si vendono i doppioni”. Il tutto per ricavarne pochi euro. Infatti l’articolo conclude scrivendo “Per interrompere il circolo vizioso la Bertoliana ha deciso di vendere libri donati da privati ma già presenti nei cataloghi della biblioteca, per incamerare 2300 euro: fino a sabato 4 aprile cinquecento volumi saranno in vendita nelle sedi di palazzo San Giacomo e PALAZZO Costantini…mentre altrettanti volumi saranno messi in vendita nei prossimi mesi”. Mi pare che il ritratto che ne esce è di una semplicità sconcertante: la Istituzioni, Comune e Provincia, non considerano prioritaria la difesa di una delle più importanti istituzioni culturali non solo di Vicenza e, appunto, della Provincia ma sicuramente del Veneto. Certamente non esiste solo la pubblica lettura nell’universo della cultura, e il teatro ha, nelle sue diverse manifestazioni, una importanza notevole, ma quando i mezzi sono limitati necessita fare delle scelte, a volte anche dolorose. In fondo quello che importa sapere al cittadino qualunque è quali siano le priorità di questa Amministrazione. 

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