NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il filosofo di Grancona

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Il filosofo di Grancona

Perché vi siete interessati proprio a Zuccante?
Il filosofo di Grancona (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Peotta: "L’ attenzione nasce dal mio interesse per la storia locale e la riscoperta delle memorie culturali del territorio in cui vivo e lavoro. Sono nato a Grancona e ho sempre vissuto qui, in questo ambiente per fortuna ancora ben conservato ed intatto nel suo aspetto naturale. Il mio contributo al saggio si è concentrato sulla biografia e sulla ricostruzione delle vicende familiari dello studioso. Negli ultimi anni molto si è fatto per valorizzare dal punto di vista naturalistico il nostro straordinario territorio berico: si sono aperti nuovi sentieri escursionistici, pubblicato libri e guide, dato impulso al turismo locale. A mio avviso poco si è fatto invece nel campo della conoscenza storica e culturale. In passato la comunità di Grancona aveva già più volte degnamente ricordato il suo celebre cittadino: nel 1964 gli fu intitolata la nuova scuola media unificata e negli stessi anni dedicata la strada principale del paese. Tre anni fa l’amministrazione comunale ha acquistato dagli eredi la casa Zuccante per destinarla a sala convegni, biblioteca e un piccolo museo con opere originali dello studioso. Speriamo che il pregevole edificio ottocentesco, che attualmente è in un avanzato stato di degrado, venga al più presto restaurato e reso agibile. Mancava a mio avviso uno studio sulla figura di questo importante studioso che nessuno prima aveva pensato di affrontare. Mosso da questo convincimento, circa due anni fa ho iniziato con entusiasmo a raccogliere notizie, collezionare saggi e pubblicazioni originali, contattare le Università di Padova e Milano, avvicinare gli eredi e frequentare biblioteche".
Maron: "Nei miei studi universitari non ho mai incontrato la figura del filosofo Zuccante, mi è stata presentata da Raffaello, il quale, conoscendo la mia formazione accademica mi chiese di collaborare con lui alla riscoperta e presentazione di questo uomo di cultura".

Quali erano i pregi e le peculiarità della sua ricerca di studioso?
Peotta: "Innanzitutto la sua umile origine, lontano dai grandi centri urbani e nato da una famiglia di modeste condizioni economiche; suo padre era un piccolo coltivatore diretto e riuscire fin dalla giovanile età a diventare uno studioso di fama nazionale nel campo della filosofia, non doveva essere stato molto facile. Sua singolare peculiarità è di essersi interessato, oltre di filosofia greca antica, anche del pensiero positivista, una corrente filosofica moderna nata alla metà dell’ottocento in Francia e in Inghilterra, viva e presente nel dibattito culturale europeo, che ha influito sul modo di intendere la politica, la letteratura e l’arte. Voglio ricordare i suoi interessi multidisciplinari rivolti non solo alla filosofia, ma anche alla letteratura italiana. Ho voluto approfondire la figura di Zuccante in quanto è stato sicuramente un importante intellettuale vicentino del suo tempo, riconosciuto e stimato a livello nazionale, tanto da meritare 1912 l’elezione di Socio dell’Accademia dei Lincei”.
Maron: "Zuccante fu un uomo di estrema cultura figlio del suo tempo. Indirizzò la propria intelligenze non solamente verso gli studi filosofici ma seppe anche coniugare la propria ricerca filosofica ad altre aree dello scibile umano, come la letteratura, emblematico a tal proposito lo scritto su Dante. analizzò in modo approfondito lo studio della filosofia greca, in particolare Socrate e Platone utilizzando un metodo esegetico che gli permise di far emergere aspetti talora oscurati dalla storia della filosofia, come la figura della donna nella filosofia greca. Non è da dimenticare, inoltre, il profuso impegno che egli dedicò alla riforma della scuola in atto in quegli anni, a fianco del filosofo Giovanni Gentile".

Alle presentazioni del libro la sala era affollata: c'è interesse anche per materie così specifiche?
Il filosofo di Grancona (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Peotta: "La filosofia è sempre stata una disciplina trascurata ed insegnata solo in pochi istituti della scuola superiore, una materia per pochi eletti insomma. Un serio approfondimento della filosofia si impartisce esclusivamente al Liceo Classico, mentre allo Scientifico e negli indirizzi Pedagogici, filosofia è considerata una materia quasi secondaria. Ma una più approfondita conoscenza dei grandi temi del pensiero antico e moderno, darebbe a giovani studenti una formazione più ampia e completa. In fondo la filosofia, da quando è nata 2.500 anni fa in Grecia, si è sempre posta dei grandi interrogativi essenziali intorno all’esistenza umana: qual è il senso della vita, il perché del dolore e della fragilità della nostra condizione, come possono gli uomini raggiungere la felicità, può l’uomo con le sue capacità modificare il proprio destino? Forse per questo sia nella serata di presentazione di Grancona del 17 ottobre scorso, alla prima presentazione del nostro saggio, che alla serata di Lonigo c’era una grande partecipazione".
Maron: "Non mi sento di essere così ottimista, basti solo notare l'assenza o la poca presenza della filosofia nei cartelloni di eventi culturali delle nostre città. Il pubblico è stato notevole nelle serate a Lonigo e a Grancona, forse condotto da curiosità o semplicemente da un desiderio di sentir parlare di luoghi e persone del proprio paese natio. Purtroppo o per fortuna, ai posteri l'ardua sentenza, la società è fondata su una sorta di materialismo economico che guarda con molta diffidenza a tutto ciò il cui valore non possa essere monetizzato e soprattutto che non possa essere dimostrato scientificamente. L'uomo moderno ha bisogno di certezze e di sicurezze, e la filosofia per sua natura non può fornire".

Oggi temi come filosofia e letteratura sono un po' in disarmo rispetto ai tecnicismi moderni. Secondo voi cos'hanno invece di attuale?
Peotta: "Sicuramente le materie letterarie – umanistiche attualmente sono messe in secondo piano dall’avvento delle nuove tecnologie della comunicazione e dal grande interesse verso i nuovi orizzonti nel campo scientifico. Viviamo in un mondo ipertecnologico dove anche rapporti umani e le comunicazioni si concepiscono in modo sempre più veloce e superficiale. Sempre meno c’è spazio per l’approfondimento e la riflessione sui grandi temi del vivere, sui valori e sul senso della nostra esistenza. La disciplina della filosofia, che al contrario prevede la lentezza dello studio, la conoscenza approfondita dei concetti ed una seria riflessione sulle idee, sembra non avere più margine di sviluppo e non avere perduto il suo scopo. Tuttavia anche nel nostro mondo globalizzato, così convulso e pieno di contrasti, c’è la necessità di tornare alla semplicità del vivere e ai fondamenti del pensiero. Anche una materia come la filosofia, che a molti appare astratta e complicata, può dare risposte ai grandi interrogativi dell’uomo contemporaneo privo purtroppo di punti di riferimento e di ideali da perseguire".
Maron: "Mi sentirei di rispondere con un'unica parola: ragione. Mi spiego meglio. Discipline come filosofia e letteratura, in questo specifico caso, non presentano teorie già preconfezionate e pronte all'uso quotidiano, valevole per ogni uomo in quanto tale, ma forniscono strumenti per affrontare il reale, strumenti che fanno leva sulla ragione che appartiene a ogni uomo in quanto essere umano. Una ragione che l'epoca moderna vuole asservita a una mera applicazione di istruzioni e comandi. Ma è solamente questo l'uomo?".

 

nr. 13 anno XX del 4 aprile 2015



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