NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Elena e Manuela, promosse!

La giunta di Zaia “parla” bassanese, nell’esecutivo regionale entrano la Donazzan e la Lanzarin

di Gianni Celi

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Due donne bassanesi

Due donne del Bassanese inserite contemporaneamente nella Giunta della Regione Veneto: non era mai successo. I loro sono volti noti, siamo d’accordo, ma una coppia nella stanza dei bottoni dell’Amministrazione regionale nessuno lo avrebbe pensato. Eccole le nuove protagoniste del quinquennio 2015-2020 chiamate a sedere negli scanni più alti del governo veneto: una è la povese Elena Donazzan, ormai di casa a Venezia; l’altra è Manuela Lanzarin, di Rosà, alla sua prima esperienza in Regione.

Due donne bassanesi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ecco il breve curriculum delle due nuove assessore: Elena Donazzan, classe 1972, s’è diplomata al Liceo linguistico. Eletta nel 1994 in Consiglio provinciale a Vicenza, nel 2000 entra in Consiglio regionale. Nel 2005 diventa assessore regionale con referati all’istruzione, formazione, lavoro, caccia, protezione civile, tutela del consumatore, sicurezza alimentare, servizi veterinari. Nel 2010 viene rieletta in Consiglio regionale ed è nominata assessore all’istruzione, alla formazione, al lavoro (dall’ottobre 2014 anche trasporti) nella Giunta Zaia.

I nuovi referati che le sono stati assegnati dal presidente Zaia sono: istruzione, formazione, lavoro, pari opportunità, politiche dell’istruzione, diritto allo studio, scuole paritarie, edilizia scolastica, programmazione della formazione professionale, programmi comunitari FSE, politiche per il lavoro.

Manuela Lanzarin, classe 1971, diplomata alla Scuola superiore interpreti e traduttori, ha lavorato nell’area commerciale estera dell’azienda di famiglia. Assessore alla cultura e all’istruzione a Rosà dal 1997, è stata eletta sindaco per due mandati dal 2002 al 2012. Attualmente ricopre l’incarico, in Consiglio comunale, di vicesindaco. Nel 2008 è stata eletta deputato, carica che ha ricoperto fino alla scadenza di legislatura, nel 2013.

A lei sono stati assegnati i referati relativi ai servizi sociali, alla programmazione nei servizi sociali, agli interventi a favore dei minori, dei giovani, degli anziani e dei portatori di handicap. Si dovrà interessare, inoltre, del settore del no profit e del volontariato, dei rapporti con istituzioni di assistenza, flussi migratori, diritti umani, edilizia di culto.

Mentre per la Donazzan s’è trattato di una riconferma data per scontata, vista la sua ormai lunga esperienza nelle materie che le sono state affidate, la sorpresa vera e propria è stata quella della “promozione” ad assessore della Lanzarin,

“Non me l’aspettavo certo – ci confida – e men che meno che mi venisse affidato un settore così delicato come quello che riguarda la sfera del sociale. Mi ero sempre preoccupata, principalmente, di cose tecniche o legate all’ambiente, ma è una sfida che accolgo con entusiasmo e con impegno”.

“Quand’ero sindaco – aggiunge – mi sono occupata spesso, assieme all’assessore referente, di problemi legati al sociale (famiglie in difficoltà, anziani, portatori di handicap ed altro) e devo dire che ho seguito questo settore anche nella mia veste di vicepresidente della Conferenza dei Sindaci del Bassanese, partecipando a numerosi incontri svoltisi a Venezia”.

“Il mio sarà un impegno a 360 gradi – conclude la neoeletta assessore – Voglio prima capire bene quali siano le problematiche in questo campo per trovare le giuste soluzioni da adottare per dare un aiuto concreto a chi ha veramente bisogno. Altro momento importante sarà quello relativo alla riscrittura della legge sul sociale della Regione Veneto”.

Accanto a loro, in Consiglio comunale, è tornato il leghista Nicola Finco il quale andrà a ricoprire l’incarico di capogruppo della Liga Veneta-Liga Nord Salvini.

Due donne bassanesi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Ma vediamo, nei 45 anni di vita del Veneto come istituzione della Repubblica, quali e quanti sono stati i bassanesi mandati a Venezia o come consiglieri regionali o chiamati poi ad entrare in Giunta. Nel 1970, alle primissime elezioni regionali, furono due i consiglieri del nostro territorio: Giovanni Bottecchia , per la Democrazia Cristiana e Giampaolo Bassetti per il Partito Comunista. Il sei luglio 1970 il nuovissimo Consiglio regionale si riunì a Ca’ Corner, sede dell’Amministrazione provinciale, e fu presieduto dal consigliere anziano, vale a dire l’ing. Bottecchia. In quel quinquennio furono presidenti della Regione Angelo Tomelleri e Pietro Feltrin. La Dc nel Veneto ottenne il 51,89 % di voti, il Pci il 16,82% ed il Psi il 10,45.

Nel 1975 ecco il primo assessore bassanese, il rag. Pietro Fabris (Dc) chiamato dall’allora presidente Angelo Tomelleri a seguire il settore dei trasporti. Fabris aveva appena concluso il suo ottavo anno da sindaco della città. In quell’anno ecco quali furono i risultati elettorali regionali: Dc 48,02%; Pci 22,84% e Psi 12,81.

Nel 1980 ritroviamo Pietro Fabris nella Giunta regionale , presieduta da Carlo Bernini, con l’incarico di assessore all’urbanistica ed alla tutela dell’ambiente. I risultati elettorali videro la risalita della Dc al 49,4 %, seguita dal Pci con il 21,7% di consensi e dal Psi con il 12,1%. Compare per laprima volta la Liga Veneta che si deve però accontentare dello 0,04 % di voti.

E arriviamo al 1985 ancora con Pietro Fabris assessore all’urbanistica, alla tutela dell’ambiente ed al controllo di cave e torbiere (presidente Carlo Bernini). Questi i risultati elettorali della nuova tornata: Dc 45,91%; Pci 20,41% e Psi 12,35%.

Nel 1990 è la volta di Luigi D’Agrò (DC) che diventa assessore , prima con il presidente Franco Frigo il quale gli consegna i referati di organizzazione generale del personale, enti locali e sport e poi con Aldo Bottin che gli affida il bilancio, il lavoro, la cultura e lo sport. È questo l’anno dell’ulteriore calo della Dc (42,38 % e del Pci (15,56%). Leggero il rialzo del Psi (13,72%), ma la novità sta nella presenza più consistente della Liga Veneta che raccoglie il 5,91% di consensi.

Il 1995 segna l’inizio di una nuova era politica anche per il Veneto perché spariscono i partiti storici per lasciare posto a tutta una serie di nuove sigle.

L’unico bassanese che entra in Consiglio regionale è Giuseppe Milani (Forza Italia-Polo Popolare), già presidente dell’Unione del commercio del mandamento e consigliere comunale. Vince le regionali Giancarlo Galan sostenuto da Forza Italia-Il Polo Popolare (23,97%); da Alleanza Nazionale (10,73%) e dal Centro Cristiano Democratico (3,56%). Il suo prossimo concorrente, Ettore Bentsik, raccoglie il 32,34% di voti con cinque liste (Pds, Popolari, Partito dei democratici, Federazione dei Veneti e Pri-Federazione laburista). Si affaccia con buoni risultati la Lega Nord-Liga Veneta che mette in tasca il 17,52% di voti presentando, come candidato presidente, Alberto Lembo.

Eccoci nel 2000 con ben quattro bassanesi premiati dagli elettori: Raffaele Grazia (Forza Italia), che viene scelto dal presidente Giancarlo Galan come assessore alle politiche dell’occupazione, della formazione, dell’organizzazione e delle autonomie locali e per la prima volta , entrambe come consigliere, Elena Donazzan (AN), Mara Bizzotto (Lega Nord) e Maria Pia Mainardi Agostinelli (Lista Cacciari). Stravince Giancarlo Galan che totalizza il 54,96% di voti con otto liste fra cui Forza Italia (30,38%), Lega Nord-Liga Veneta (11,97%) e Alleanza Nazionale (10,82%).

Nel 2005 sono nuovamente Raffaele Grazia (Forza Italia) , Mara Bizzotto (Lega Nord) ed Elena Donazzan (AN) a rappresentare il Bassanese , ma , quest’ultima, non più come consigliera, bensì come assessore alle politiche dell’istruzione e della formazione con il presidente Giancarlo Galan. I risultati elettorali vedono Galan primeggiare con il 50,58% sostenuto da cinque liste (Forza Italia 22,71%; Lega Nord-Liga Veneta 14,65%; Alleanza Nazionale 8,08%; Udc 6,41% e Nuovo Psi 1,42%). Sono undici le liste che sostengono invece Massimo Carraro il quale racimola il 42,35% di consensi.

Il 2010 è un anno ancora fortunato per i bassanesi che collocano tre consiglieri regionali: di nuovo Raffaele Grazia (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro) , Elena Donazzan (Il Popolo della Libertà) che entra nuovamente nella Giunta, presieduta per la prima volta da Luca Zaia, con i referati all’istruzione, alla formazione ed al lavoro e, come new entry, Nicola Finco (Lega Nord). È anche l’anno di massimo splendore per Zaia che incassa il 60,16% di voti con Lega Nord-Liga Veneta (35,16%); Pdl (24,74%); Alleanza di centro-Dc (0,81%)

Delle recentissime elezioni, edizione 2015, già abbiamo detto e ci limitiamo soltanto a spiegare come si è votato. Ha vinto ancora Luca Zaia (50,1%) con cinque liste (due le più fruttuose: Lista Zaia (23,1%) e Lega Nord (17,8%). Alessandra Moretti, con le sue cinque liste, s’è dovuta accontentare di un modesto 22,7%.

 

nr. 26 anno XX del 4 luglio 2015



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