Da poeta visuale Armando Bertollo conferisce alle parole il valore delle immagini. In tal modo le parole da leggere rese in forme visive trasformano le pagine in quadri, in opere lievi, dai caratteri tipografici chiari e immediatamente leggibili. Le “tavole” (Adriano Accattino) accolgono con le parole dei segni nel seguire la disposizione dell’animo di Bertollo, suggerita alla fine per una composizione, che unisce l’intento formale a quello poetico mentre si evolve sul bianco delle superfici. Ed è su questo bianco che la scrittura migra, interpreta varianti e sperimentazioni, ospita frammenti di collage, si configura in “strisciate”, organizza risonanze visive tra parola poetica e l’affiorare di un tracciato di linee. Conosce il poeta visivo, l’accordo interattivo tra l’osservatore e l’opera soggetta al variare delle letture personali.

 Un avvio squisitamente italiano risale alle “Parole in libertà” di Marinetti verso gli anni dieci, e nel ripercorrere a ritroso il tempo, come Vette ricorda, al tempo della poesia alessandrina nel suo evolversi in “carmi quadrati” e nelle “parole dipinte” in latino di oscuri monaci. Più vicini a noi, nel ricorso alla storia verso gli anni Sessanta, dopo la fase neo-realista, appare un nuovo spirito disponibile ad ogni possibilità tecnologica, che con l’apparire del movimento del Gruppo 63, supera ogni resistenza del passato.

 Bertollo incoraggiato nella sua ricerca poetica - artistica, sostenuta fin dalle origini da Giobatta Meneguzzo curatore del Museo di Grafica Contemporanea Casabianca di Malo (Vicenza) e da Andrea Zanzotto, riunisce nell’esposizione tavole poetiche verbo-visuali tratte dai suoi tre libri, che rendono bene l’intesa tra la forza della parola nel dinamico apparire in figura espressiva.

È in programma per il 18 settembre alle ore 20,30 la conferenza dedicata al tema “La poesia come mappa visuale” con l’introduzione dell’assessore alla Cultura di Piovene Gastone Bortoloso.

Bertollo, artista dalla notorietà non solo nazionale, entra nel gruppo degli artisti e poeti invitati al Congiunzioni Festival, Spinea (Venezia) in programma per il 12 e 13 settembre. Presenta per l’evento delle opere inedite: un progetto segnico e un'installazione di scritture poetiche verbo-visuali dal titolo "Mappe di scrittura migrante".