Una prova dell’abilità nel disegno a inchiostro lieve e soffice allontana Sandra Fuka dalle precedenti esperienze pittoriche più legate all’espressionismo.
Il delicato colore azzurro, non aggressivo, richiama ad un’intesa con lo spettatore. Traccia con segno sicuro, tratto scorrevole e sottile volti femminili, in risalto nello spazio, per porli sul piano di una femminilità quasi ideale, carica di una forza nello sguardo capace di far rivivere le tensioni dello spirito. Una verità di donna che si dichiara quando i volti sensibili, carichi di vita si rinnovano e si precisano nel segno del colore, che rafforza l’intesa con il vicino pesce azzurro, con l’ippocampo dal rosso brillante, con il lepidottero verde e giallo e la colomba pronta al volo. Immagini rese nel segno dell’unità con la natura, a rappresentare una libertà conquistata, che nelle opere composte a dittico rinnovano l’affermazione di un’identità femminile sempre diversa ed emancipata. Entra nelle opere la vivacità narrativa dei collages di biglietti, di note e ricevute ingiallite dal tempo, di testimonianze datate anni sessanta. Segnano uno stile di vita ed inseriscono l’idea del tempo nello spazio, simboli lontani dalle immagini femminili protagoniste delle opere. Dopo la formazione all’Accademia di Arte, Moda e Design di Amburgo, Fuka sviluppa un percorso che dall’espressionismo la conduce alla lievità delle immagini.