NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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La Biennale di Venezia - 56.Esposizione Internazionale d’Arte

Venezia - Giardini-Arsenale
Orario: 10-18
Chiuso il lunedì
Fino al 22 novembre 2015

di Maria Lucia Ferraguti

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La Biennale di Venezia - 56.Esposizione Internazio

A Venezia l’Arsenale ed i Gardini ospitano la 56. edizione della Biennale di Venezia dal titolo All the World’s Futures, a cura di Okwui Enwezor. Il tema coinvolge l’arte ed artisti provenienti da diverse discipline ed indaga come le pressioni esterne stimolino le sensibilità e le energie espressive degli artisti. All’Arsenale si respira un’aria d’internazionalità che ben conduce alle opere intense e significative. L’artista moscovita Olga Chernysheva coglie l'arte nella vita e con empatia dà della realtà un’immagine nei disegni. Un viaggio come incursione nella vita di culture eterogenee con l’obiettivo di cogliere la diaspora, elemento della realtà contemporanea, proviene da Barthélémy Tguo, nato in Camerun, toccante per la versatilità dei lavori, rappresenta la mutilazione del corpo, oggetto di violenza e di profanazione. A sua volta la vietnamita Tiffany Chung indaga staticamente, nell’evolversi della ricerca, la tragedia dell’abbandono delle popolazioni della loro terra per motivi bellici e trasferisce, nella fragilità delle trame su rosse superfici l’analisi riportata su mappe dell’ attuale diaspora di una parte dell’umanità. Guarda alla disparità economica attuale Gonçalo Mabunda, nato a Maputo in Mozambico, al declino dell’Africa postcoloniale e lo spiega nei simboli di un trono tradizionale, nel confronto eloquente di chiodi e legni ed i progetti di speranza proiettati nell’utopia di un futuro migliore.

La Biennale di Venezia - 56.Esposizione Internazio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Kay Hassan sudafricano, istituisce un dialogo fra opere di carte e composizioni jazzistiche per pianoforte, eseguite sul confronto fra il suono di un pianoforte bianco e il silenzio di un altro, nero e muto. Per Jason Moran, pianista e compositore, direttore artistico per il jazz al Kennedy Center di Washington, D.C. gli arredi scenici s’integrano ad elementi architettonici, “attivati” da colonne sonore pre-registrate conduce attraverso il canto di operai dalla dura realtà esistenziale alla formazione dell’identità culturale dei neri d’America. Motivi di riflessione anche dagli artisti storici Bruce Nauman, Pino Pascali, Georg Baselitz fino ad arrivare nell’esposizione alle Gaggiandre. Xu Bing, artista della prima avanguardia cinese trasforma materiali di recupero, li avvia al funzionamento di mitiche “Fenici” sospese, attratte dal volo per la forza dell’unità tra l’abilità tecnica, il lavoro creativo e la sua cultura. Cataloghi Marsilio Editore.

La Biennale di Venezia - 56.Esposizione Internazio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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