È di ogni cantastorie la prerogativa di scegliere una storia da raccontare al pubblico in un ritmo adeguato per accrescere con il fascino della parola stupori ed emozioni.
Annalisa Filippi, pari agli” antichi poeti di piazza”, raccoglie e dipinge in forma astratta scenari architettonici e visioni urbane, originali narrazioni di vite vissute e trasmesse nei secoli, ricche di sviluppi e di insolite sorprese. Nelle opere dal titolo “Cantastorie, simili a pagine di libri", Filippi dipinge in Metamorfosi la leggenda della vicentina Villa Valmarana ai Nani. L’autonoma pittura trasporta nel gesto curvilineo libero e sicuro la narrazione, che si sviluppa dinamica nel seguire l’espandersi del racconto in quattro fasce orizzontali. Le forme nel tempo hanno lasciato il segno lieve e diluito per passare ad un vigore nuovo e sicuro per un tratto duttile nel seguire la forza inventiva: opere unite in un unico canto della materia dalla calda colorazione distesa sulla superficie, delle evoluzioni della forma, dei puntini uniti a macchie, ai tratti che circondano ed avvolgono in Metamorfosi una figura misteriosa. Filippi risente delle trame dei cantastorie e le segue nei dipinti, in un cromatismo che si addensa per poi alleggerirsi, nel tratto inteso e più disteso delle tracce dei segni, nello sviluppo di più linee per delicatezza e forza dei sentimenti.
Filippi nel 2000 frequenta l’Accademia Internazionale d’Arte di Salisburgo con l’artista Giulio Paolini ed entra a far parte dell’Associazione degli Incisori Veneti. Nel 1999-2000 partecipa al corso di specializzazione “Il progetto architettonico e la composizione artistica ed iconografica al servizio della liturgia” a cura della Curia Arcivescovile di Trento in collaborazione con C.E.I., I.U.A.V. di Venezia e Accademia di Brera. Dal 2001 è docente di Progettazione Grafica presso l’Istituto per le Arti Grafiche Artigianelli di Trento.