Il Signore degli orpelli

Un tempo, non lontano, un noto amministratore cittadino, si era guadagnato, sul campo, o meglio sul’asfalto, il titolo di “Signore degli anelli”. Mica degli anelli al naso, tutt’altro. Aveva importato nella viabilità vicentina il sistema delle rotatorie,alla francese. Da decenni utilizzate all’estero, soprattutto in Francia, con fatica e polemiche entrate, finalmente, pur con qualche autentico problema, nel sistema vicentino.

Claudio Cicero, che proprio tute non le aveva ne indovinate ne pensate, comunque ne era diventato, nel bene e nel meno bene, il pater. Passata la mano, in amministrazione, giunge un nuovo direttore d’orchestra, naturalmente relativamente alla viabilità, e come accade spesso, specie in Italia, quella che è stata l’opera dei predecessori, va se non cancellata almeno messa in soffitta. Quindi nuovi indirizza, nuove scelte, nuovi esperimenti. Esperimenti che dovrebbero durare qualche settimana, magari un po’ di più. Un anno e più non sono proprio esperimenti: diventano problemi, magari temporanei, ma pur sempre problemi. Non per il nuovo vate ma per la gente che le strade le percorre, questo si.

L’assessore Marco Antonio Dalla Pozza probabilmente non la pensa così, ma altrettanto sicuramente a gisce così. L’esperimento della nuova sistemazione della viabilità sotto le scalette di Monte Berico, è durato assai a lungo ma non ha cambiato di un millimetro l’impianto, per quanto “provvisorio”, del primo momento. Eppure le voci contrarie alla decisione dell’assessorato erano state tante da mettere ai margini quelle pochissime che, molto sommessamente, difendevano l’operato della amministrazione. Quindi non si è capito proprio a chi doveva essere diretto il messaggio della sperimentazione e da ch i doveva, l’assessore, attendersi lumi in merito. Ora il tutto è definitivo e, come era da prevedersi, mal digerito dall’utenza. Ma con ogni probabilità i “tecnici” (quali?) avevano decretato il successo dell’opera. A chi e a cosa serve potrebbe essere un gioco anche divertente, seppur inutile, e quindi, come tale, lo lasciamo ad altri. Ora esce la dichiarazione della Polizia Stradale, in relazione ad un’altra presa di posizione, esperimento è stato chiamato anche questo, che riguarda il Biron. Riporta il Giornale di Vicenza “Bocciata su tutta la linea la nuova viabilità ideata dal Comune per strada Biron di Sotto, con tanto di dossi e restringimenti provoca la netta presa di posizione della polizia stradale…”.

Nettamente contraria anche perché rende la strada più pericolosa. Eppure le lamentele dei residenti, le perplessità degli utenti, le critiche rivolte all’esperimento provenienti da più parti, non avevano fatto cambiare parere all’assessore che, sicuramente fiducioso nella sua esperienza personale(si fa per dire) e in quella dei suoi esperti, l’esperimento lo voleva, e lo vorrà con ogni probabilità, portare a compimento. Pare che il sindaco non abbia digerito bene questa posizione della Stradale ma che, comunque, si dichiari disponibile a discuterne. Questa è una buona cosa ma non cambia la natura di un atteggiamento che suona, proprio dalle parole del sindaco, che afferma: “…. Sicuramente non andremo a spendere soldi per altre soluzioni…..Se il quartiere non vuole il senso unico alternato si toglie tutto e si lascia la strada così com’è”. In altre parole nessuna alternativa. Naturalmente questi sono solo due esempi, forse i maggiormente noti, ma di queste particolarissime prese di posizione da parte della amministrazione variati e dei suoi assessori, la viabilità vicentina ne è piena. Quando la realtà si scontra con la presunzione a farne la spesa è sempre la gente. Al di là del rumore mediatico che, magari, per un po’ assorda e rende incomprensibile la situazione reale, ma prima o poi, il gioco scopre le carte, e agli anelli si sostituiscono gli inutili orpelli della incompetenza.



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