NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Interventi

La Fiera di Vicenza e il diritto di accesso

di Mario Giulianati
6 febbraio 2016

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Interventi

La Fiera di Vicenza il diritto di accesso

 

 

VICENZA_ORO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Un signore, non di giovanissima età, un bel giorno si avvia tranquillamente e anche con un pizzico di nostalgia, a visitare l’ultima esposizione orafa dell’Ente Fiera. Più di un motivo lo conduce a questo. Sicuramente la bellezza della mostra, le fiere sono fatte anche per questo, poi, come accennato, anche un briciolo di nostalgia visto che ha lavorato per questa azienda per venti anni. Certo, è stato, non solo lui, licenziato e messo in”mobilità”, per una riorganizzazione dei servizi che sono stati, compreso il suo, “esternalizzati", cioè tolti dal rapporto diretto e organico della azienda e dati in carico a società esterne. Vero che questo signore ha fatto causa all’azienda- Una causa di lavoro, come avrebbe fatto la maggior parte di coloro che ritengono di essere stati licenziati senza una giusta causa. Così, perché la ristrutturazione pretende delle vittime e a chi tocca tocca e i guai sono suoi. Per questo ci sono i giudici del lavoro che mai come in questi anni hanno tanto lavoro da svolgere. C’è una crisi e pare che durante le crisi, per mantenersi in piedi le aziende, non tutte ma non poche, taglino nel corpo vivo della azienda, licenziando. Quindi il nostro personaggio se ne va a visitare la fiera dell’oro. Il Signor Lucio Zaltron, un tempo non lontano responsabile della sicurezza della Fiera, munito di un regolare invito, tanto per trascorrere qualche ora in serenità, vuol visitare VicenzaOro January. Ma alla cassa la addetta, una incolpevole signora, non gli consente l’ingresso: il computer la informa che lui non è persona gradita, anzi è persona non gradita e un funzionario gli conferma a voce la decisione di questo qualcuno della direzione, non meglio identificato. Almeno per ora. Ma il Signor Zaltron mica è un bombarolo. È un cittadino incensurato, a suo avviso ingiustamente licenziato che per far valere i suoi diritti si è rivolto, guarda un po’, alla Magistratura. Ci riteniamo il paese del “diritto” e lo proclamiamo ad ogni piè sospinto. Ma poi, non si sa bene perché, di questo decantato “diritto” qualcuno proprio non pare sappia cosa farsene. Ma la Fiera di Vicenza non è figlia di nessuno, non è caduta dal cielo e diventata preda del primo che passa. Proprio no. Anzi, per una particolare coincidenza il Sindaco di Vicenza, dott. Achille Variati, in questo momento, mai avvenuto prima d’ora, è il “padrone pro tempore” del maggioranza azionaria della Fiera, per via del fatto che è sindaco di Vicenza e presidente della Provincia. Teniamo conto che il Signor Zaltron è un vicentino. Quindi è, in minimissima parte, uno dei proprietari della Fiera. I Padiglioni della Fiera mica sono gli uffici: sono luoghi che per loro natura sono aperti al pubblico. Se fossero chiusi che razza di fiera sarebbe? È sperabile che il primo cittadino di Vicenza si faccia carico di questa vicenda e ci tranquillizzi dimostrandoci che è stato tutto un errore di qualche sprovveduto o affrettato impiegato che ha male interpretato delle disposizioni ricevute dall’alto. Non ho mai ben compreso perché si parla sempre di “alto” quando si fa riferimento ai vertici di un qualcosa. Qualche volta non sono poi così elevati.

ROBERTO_CATTANEO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Magari il sindaco riuscirà a farsi spiegare, e quindi a spiegarlo a tutti noi, comproprietari, perché un cittadino incensurato non ha potuto accedere a una mostra che per un milionesimo è anche sua? O anche questo tristissimo episodio finirà come altri nel dimenticatoio, seppellito sotto montagne di “non ricordo”? La cosa non ha incuriosito solo lo scrivente ma è partita una interrogazione, a firma di Roberto Cattaneo, Capogruppo in Consiglio Comunale di FI, che pone delle domande al Sindaco Variati, in quanto questi è, in pratica, come già detto, il detentore della maggioranza azionaria dell’Ente, nella sua veste di Sindaco di Vicenza e Presidente della Provincia. Le domande sono: con quali poteri e per quale motivo la direzione di una società pubblica vieta ad un cittadino di visitare le esposizioni aperte a tutti? nello specifico, di chi è la responsabilità di tale grave decisione? come intende il Sindaco agire per chiarire la situazione e far sì che la dirigenza della Fiera si scusi con il cittadino Signor Lucio Zaltron? Un atteggiamento del genere, verso un cittadino incensurato, seppur con una causa per lavoro aperta verso l’ex suo datore di lavoro, se confermato, appare estremamente pesante e preoccupante proprio perché rappresenta un modo di essere azienda contrario ad ogni principio di rispetto della persona e di questa in quanto, seppur ex, lavoratore. Ritengo anche che una chiara e inequivocabile precisazione sia dovuta a tutti i vicentini di città e provincia, che, in ultima analisi, sono i veri proprietari dell’Ente Fiera. Compreso il Signor Lucio Zaltron.

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