La mostra Di Carta/Paper rappresenta la seconda edizione della Biennale di carta e raccoglie a Schio, portati dalla curatrice Valeria Bertesina a palazzo Fogazzaro, un’ottantina di artisti a rappresentare 33 Paesi selezionati per l’alta qualità e la ricchezza dei materiali fra stampe, libri d’artista, fogli dipinti o disegnati articolati con le installazioni in tre sezioni.
Dodici artisti estoni dimostrano la vitalità della grafica nazionale, contemporanea e fra loro, ospite di riguardo e padrino dell’edizione 2015-2016 è Raul Meel che espone le nuove stampe digitali Lettere estoni a conferma dell’apertura verso la pluralità dei linguaggi e della personale ricerca artistica. Se, come scrive nel catalogo Chiara Signorini, fino ad alcuni anni fa la grafica d’arte era legata alla riproducibilità, metodi e formati nell’attualità sono svincolati da qualsiasi regola e sono liberamente scelti secondo l’intento dell’artista. La tecnologia delle macchine per il taglio laser e le stampanti 3D hanno ulteriormente ampliato le possibilità di chi sceglie di utilizzare la carta come medium, a confronto con il passato ci si interroga oltre che sul ”come” ancor più sul “cosa” e “perché” dell’arte.
In ogni caso la carta rimane e nel seguire il catalogo, rileva Bertesina, emerge il figurativo sull’astratto e il bianco e nero sul colore, la presenza delle tecniche di stampa tradizionali vicine ad esempi di serigrafie, stampa digitale e UV e nuovi materiali e sperimentalismi. Entra in contesti figurativi il realismo geometrico arricchito da segni astratti, il realismo integro di Dzhurayeva e di Cleavin ed una versione più fantastica in De Bei e nel proseguire nel catalogo entra la mimesi del reale di Huston, il minimalismo sofisticato di Cireenaune. Il richiamo al simbolismo appare ampiamente interpretato in sottese narrazioni letterarie e il surrealismo nell’interpretazione “totemica” di Elvieri. Altri punti emergenti appaiono nel ritorno dell’iconografia religiosa, nel rapporto uomo-natura e nella continua variazione dei temi. Le rappresentazioni dei vicentini spaziano dall’allegorismo e surrealismo di Mosele, all’opera astratta di Bonizza Modolo, agli oli dalle piccole dimensioni di Galuppo, fino all’intervento di transizione verso le installazioni di Giacomo Modolo e Jacopo Paggin, accanto a Paola Baggio, Roger Benetti, Armando Bertollo, Vladimiro Elvieri, Adriana Marchetto, Olivia Pegoraro.
Raul Meel è stato premiato con la medaglia d’oro dalla città di Schio. La donazione delle sue opere si è unita a quella di numerosi artisti che hanno così contribuito ad ampliare in maniera cospicua l’archivio della Città.
Progetto e cura di Valeria Bertesina