NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 
Home | Rubriche | Mostre 

Riccardo Curti

Nuova Galleria Civica
Montecchio Maggiore
Chiude il 10 aprile 2016
Orari: sabato e domenica 10,30-12,30 e 16-19
Apertura straordinaria lunedì 28 marzo
Inaugurazione 12 marzo alle ore 17,30

di Maria Lucia Ferraguti

facebookStampa la pagina invia la pagina

Riccardo Curti

Il volto, il proprio o più ampiamente altri volti della pittura di Riccardo Curti sono celati fra elementi verticali e fasce cromaticamente delicate, dove segni volanti dalla forza aspra concentrano energia e filtrano lineamenti appena violati dal respiro lieve della luce.

Riccardo Curti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il segno traccia forme di volti per passare dalla memoria all’immagine ed arrivare a scoprire, sul filo dello svanire della forma, la storia individuale.Curti racchiude il suo marchio nel titolo della mostra “La voce del silenzio” dove Giuliano Menato scrive come “in un primo momento dipinge forme simboliche come la croce” per poi inserire più “agili strutture, caratterizzate da superfici cromatiche che riaffermano l’insopprimibile esigenza di semplicità e semplificazione”. Una pittura che Curti supera in seguito avvalendosi di nuovi pigmenti e nel frattempo allargandosi in nuovi supporti di lamiera zincata, più sensibile alle vibrazioni luminose.

Riccardo Curti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Colpito da alcune riflessioni di Alberto Giacometti - scrive Menato - artista che sente particolarmente vicino” Curti ritrae se stesso e volti umani circondati dal silenzio, fissa labili profili umani, sempre nuovi e sconosciuti, prendendone coscienza nell’atto di dipingerli. “Non sono presenze invadenti né fantasmi immaginari, ma creature - conclude il curatore della mostra- che chiedono di essere legittimate”. Ha scritto Dino Marangon «Le fisionomie sembrano aprirsi agli spazi, espandersi sul piano del quadro, fino quasi a diventare enigmatiche e indecifrabili, mentre invece per parte loro le forme, non potendo rimanere indifferenti a tali incancellabili presenze, vengono anch’esse flettendosi, modulandosi, avanzando o arretrando sulla superficie».

Mostra a cura di Giuliano Menato.

Venerdì 18 marzo, ore 20.30 incontro con l’artista e concerto di Giuseppe Dal Bianco - flauti etnici, duduk armeno, Giuseppe Laudanna - tastiera, percussioni



Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar